Full Of Darkness

Capitolo 4

"Il buio e l'attesa hanno lo stesso colore."

-Giorgio Faletti

Ad ogni lato del corridoio ci sono delle stanze, ognuna specializzata in una tipologia di combattimento diverso.

Combattimento corpo a corpo, l'arte del lancio dei pugnali, armi da fuoco, frecce, arti marziali e tanto altro.

<<Allora da dove vuoi cominciare?>> Mi domanda Travis fermandosi braccia conserte all'inizio del corridoio.

<<Mmmh....vediamo, mi manca esercitarmi con i pugnali, oltretutto sono tra le mie armi preferite...>>

<<Perfetto andiamo.>> Mi avvolge le spalle con un braccio e mi porta verso la stanza.

Il primo ad entrare è mio fratello, che attira subito l'attenzione dei presenti, che smettono di allenarsi per salutarlo devotamente.

Tutti tranne uno...che continua a scrutare la mia figura con sguardo penetrante.

Ma chi si crede di essere?!

Sto per dirgli qualcosa ma vengo interrotta da mio fratello <<Per oggi l'allenamento è finito, uscite tutti fuori.>>

Ed in pochi secondi la stanza la stanza viene sgomberata, tranne per una persona, il ragazzo di prima, che raggiunge mio fratello con un accenno di sorriso.

Lo esamino lentamente dalla testa ai piedi.

Ha la classica abbronzatura da surfista, il corpo tonico e muscoloso ma non esageratamente, i capelli biondo scuro gli cadono ribelli sulla fronte, lasciando intravedere due pagliuzze verdi.

Dalla maglietta bianca aderente e leggermente trasparente per il sudore, sbucano degli splendidi tatuaggi, che porta anche sulle gambe.

Non credo abbia più di venticinque anni.

Bhe....devo dire niente male.

Si scambiano un abbraccio amichevole <<Allora com'è andata la settimana?>>
Chiede Alex.

<<Tutto secondo i piani, come avevi richiesto.>> La sua voce mi fa venire i brividi... e non di paura ve lo assicuro.

<<Perfetto...>>

Alex si volta verso di me e mi presenta <<Sayah lui è Dylan, il nostro soldato migliore, nonché mio migliore amico, Dylan lei è mia sorella.>>

Mi scruta attentamente ma non riesco a leggere le sue espressioni, dato che rimane serio in volto.

<<Piacere>> afferma guardandomi come se si fosse sforzato, per poi rivolgersi a mio fratello.
<<Ci vediamo stasera.>>

Fa per andarsene, ma Alex lo blocca.

<<No aspetta, ti volevo dire che da domani incomincerai ad allenare mia sorella, deve riprendere ad addestrarsi come si deve.>>

Mi rivolge uno sguardo direi quasi sprezzante, per poi parlare <<Non può farlo qualcun altro?>>

Il suo tono mi fa inarcare un sopracciglio.

Scusami?!
Ma chi pensa di essere?!

<<No, è più brava di tutti i miei uomini messi insieme, si annoierebbe dopo neanche cinque minuti ed io non ho proprio tempo per allenarla. E poi è a te che voglio affidarla.>> Sbuffa ed in risposta.

Il mio sguardo mortale lo trafigge, ma questo non sembra scalfirlo.

<<Chi ti credi di essere per sbuffare davanti ai tuoi superiori, ed oltretutto sfidarli?>> Domando con tono neutro, ma velato di minaccia.