Capitolo 38

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"Diffidate delle persone che puzzano di perfezione, che la vita è fatta di sbagli e ferite."
-Oscar Wilde

Ho costretto Dylan ad andare con la mia macchina, dopo qualche imprecazione ovviamente, ho voglia di sfrecciare un po' per le strade notturne di Los Angeles.

Accendo la Lambo e guardo lo schermo sul cruscotto, notando che è l'una passata.

Fuori è buio, e le strade illuminate dalle luci notturne, donano serenità all'ambiente.

Dopo essermi fatta dire l'indirizzo che metto sul navigatore, accendo lo stereo.

Parte Pray for me di The Weeknd e alzo il volume al massimo.

Entro nella statale quasi libera, mi lascio trasportare dalla musica e dalla tranquillità della notte, approfittando della strada vuota per aumentare velocità.

Dylan è in silenzio accanto a me e non batte ciglio mentre la freccetta dei km/h sale sempre di più.

Supero i centottanta chilometri orari e mi sento viva, l'adrenalina scorre nelle mie vene e un sorriso involontario spunta sulle mie labbra.

I vetri aperti della Lamborghini consentono al vento di scompigliarmi i capelli e chiudo gli occhi per un secondo, perché questa canzone, quest'ora del giorno, la velocità, i brividi sulla pelle, le mie mani sul volante, il piede sull'acceleratore, creano il momento perfetto.

Inizio a decellerare quando sto per raggiungere l'uscita che devo prendere, sotto le ultime note della canzone.

Mi volto verso Dylan che mi sta osservando, ma non commento e riporto gli occhi sulla strada.

Arriviamo finalmente al locale e noto una cinquantina di persone in fila per entrare, leggo l'insegna.

-The Side Walk-

Parcheggio lì vicino e spengo il motore.

<<Sei già stato in questo posto?>> Domando estraendo la chiave della macchina.

<<Si ci vengo spesso con tuo fratello.>>

<<Potrebbe essere qui?>> Chiedo scendendo dalla macchina insieme a lui.

<<Probabile, anche per questo sono venuto.>>

Ci incamminiamo fianco a fianco e dato che Dylan è un vip non dobbiamo fare la fila, ma si ferma qualche secondo a parlare con il buttafuori, per poi girarsi verso di me.

<<Alex non è qui.>>

Non dico nulla ed entro.

Questo posto è pieno di gente, la musica è altissima, luci psichedeliche inondano la vista, ci sono persone che ballano, si baciano e bevono ovunque.

Un tizio mi viene quasi addosso, lo schivo sbattendo contro Dylan.
<<Sta attenta>> dice mettendomi un braccio intorno alla vita.

<<Vieni>> mi guida.

A mano a mano che ci inoltriamo nella mischia mi tiene più stretta, fino a che non mi mette davanti a lui tenendomi per i fianchi.

<<Non ti stai approfittando un po' troppo della situazione Jonhson?>> Insinuo cercando di sovrastare la musica con la voce.

<<Smettila di sognare Morrison, vedi cose inesistenti>> ribatte mentre continua a farmi strada.

Una donna spunta dal nulla e mi viene addosso facendomi quasi cadere all'indietro.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora