Capitolo 37

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"Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita."
-Boris Pasternak

Rientro a casa frastornata, non riesco a smettere di pensare.

Che cavolo è appena successo?

Lascio le chiavi sul mobiletto accanto la porta e mi tolgo le scarpe.

Sento dei passi e alzo lo sguardo.

Trovo Dylan in pantaloncini rossi a petto nudo osservarmi.

<<Dov'è Alex?>> Domando sfilando la giacca di pelle.

<<Non è ancora tornato, e non risponde al telefono.>>

<<Meglio così.>> Affermo dirigendomi verso la mia stanza.

<<Com'è andata? Hai scoperto qualcosa?>> Mi segue.

<<Ho scoperto anche troppo. Ma per la prima volta, rimanderò la questione a domani. Ora non ho intenzione di pensarci.>> Mi tolgo la maglietta, rimanendo in reggiseno davanti a lui.

I suoi occhi rimangono fissi nei miei, anche se vedo la tentazione di abbassare lo sguardo.

Mi volto e incammino verso il bagno.

<<Vado a farmi una doccia...puoi unirti se vuoi.>> Dico con tono malizioso alzando un angolo della bocca.

Entro nel bagno e mi osservo allo specchio. Percepisco la sua presenza, ed infatti se ne sta poggiato sullo stipite della porta braccia conserte.

<<Cosa stai cercando di fare ragazzina?>> Sottolinea serio.

<<A cosa ti riferisci?>> Domando sbottonando i jeans.

<<Non fare la finta tonta.>>

Mi abbasso i pantaloni.

Mi tolgo anelli e orecchini senza prestare attenzione al colosso a un metro da me.

<<Prima provochi e dopo stai zitta?>>

Alzo gli occhi al cielo <<Devi sempre parlare?>>

<<Vuoi farti scopare nella doccia, ma non vuoi parlare?>>

<<Esatto.>> Affermo slacciando il reggiseno, che faccio cadere per terra davanti ai suoi occhi, ma prima che essi vadano a finire lì, involontariamente ci si posizionano i capelli, dando un effetto vedo non vedo.

Lo vedo innervosirsi impercettibilmente <<Hai finito?>>

<<In realtà no, come vedi mancano le mutandine, ma se non vuoi goderti lo spettacolo puoi anche andartene, dopotutto sei te che mi stai fissando dalla porta come un pervertito.>>

Scuote la testa con un leggero sorriso. <<Sei proprio incorreggibile.>>

<<No, sono semplicemente irresistibile.>>

Rimane in silenzio per un istante, e poi si avvicina.

<<Certo che sei bipolare, passi dall'insultarmi dalla mattina alla sera a voler->>

<<Basta, mi stai facendo passare la voglia.>> Sbuffo levando le mutande.

<<Voglio solo una distrazione, ecco perché, questo non vuol dire che mi stai simpatico, per me sei ancora uno stronzo.>>

Con uno scatto mi afferra il collo e mi avvicina a lui.

<<Attenta a come parli.>> Scandisce lentamente ogni parola incenerendomi con lo sguardo.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora