Capitolo 68

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"Si erano dichiarati guerra mentre con gli occhi facevano l'amore.
-Charles Bukowski"

Passo il resto della notte chiusa in una delle camere degli ospiti, che si è confortevole, ma non quanto quella di Victor.
Sarà per le tonalità chiare delle pareti e di ogni singolo mobile che stonano così tanto con il mio essere?

Capisco la sua scelta, è più accogliente una stanza del genere solitamente per degli ospiti, ma non per me.

Pensandoci abbiamo entrambi la stanza dipinta di nero.
Una cosa che ci accomuna...

Sta di fatto che mi innervosisce tutto questo bianco.

Vorrei solo tornare in quel letto nero come la mia anima e confortarmi tra le tenebre.

Ma...Ma...

Non ho intenzione di sfidare di nuovo Victor per stasera, anche se una parte di me vuole sapere come sarebbe andata a finire se avessi ceduto.... Come sarebbe stato...

Un rantolo di esasperazione mi sfugge dalle labbra.
Mi sto annoiando...

Mi alzo dal letto su cui stavo a pancia in giù a giocare con la fiamma dell'accendino.

Ho finito le sigarette del pacchetto che ho fregato per la seconda volta a Victor, e non riesco a stare ferma.

Esco dalla stanza e mi affaccio lentamente alle scale. Non sento rumori dal piano di sotto.

Sono passate due orette dal nostro ultimo scambio, sarà andato a dormire?
Non oso neanche avvicinarmi alla sua stanza...

Scendo al piano di sotto in punta di piedi.

Fortunatamente non è buio, la luce dei lampioni esterni filtra dentro rendendo la casa visibile.

Entro in cucina.
Pensandoci ho un po' fame, l'ultima volta che ho mangiato è stato un giorno fa? Non lo so di preciso con questo fuso orario.

Apro con cautela il frigo, e silenziosa come solo io so fare mi preparo un sandwich con ciò che trovo nel frigo. Insalata, pomodori e prosciutto. Ci sarebbe anche del formaggio ma non ho voglia di mangiarlo ora.

Risistemo tutto nel frigo per poi sedermi sullo sgabello dell'isola e posare il piatto sopra di essa.

Mentre mangio osservo il giardino illuminato dalla notte, il leggero vento muove le foglie degli alberi e il suono dei grilli rende l'atmosfera piacevole e serena.

È quasi più bello vivere questa casa di notte che di giorno.

Finito il panino mi alzo ed esco.

Apro e chiudo la porta facendo più piano possibile.
Le luci sul fondo della piscina la illuminano.

Mi siedo sul bordo con la voglia di entrarci, ma mi limito a togliermi i calzini ed immergere solo le gambe fino ai polpacci.

Rimango seduta ad osservare l'acqua.

È così bello stare qui in solitudine, in pace... Cazzo sarebbe un sogno vivere in un posto così...

Alzo lo sguardo verso il cielo e mi pento per non averlo guardato prima. Stasera è una meraviglia...

Uno strascico di sonnolenza si fa spazio dentro di me e dato che è molto rara la accolgo.

Mi sbrigo a stendermi su uno sdraio, altrimenti tempo che arrivo in stanza e mi è già passato il sonno, mi rannicchio coprendomi con la felpa.

Poco dopo cullata dalla brezza notturna e dalle stelle che vegliano su di me, cado nel sonno.

Quando mi sveglio l'indomani, mi rendo conto che sono avvolta da una coperta e che lo sdraio è
stato abbassato per farmi stare più comoda.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora