Full Of Darkness

Capitolo 35

⚠️⚠️ perfavore leggete lo spazio autrice a fine capitolo🙏⚠️⚠️

"Non sei senza ambizione, ma ti manca la crudeltà che deve accompagnarla."
-William Shakespeare

Non dico una parola. Lo osservo e basta.

Osservo colui che ho provato ad immaginarmi per così tanto tempo... e la mia immaginazione non è mai arrivata a questo.

In un altra vita, potrei venerare un uomo così.

Se non fossi una boss.

Se non fossi la sua nemica.

Volgo lo sguardo altrove, ma lui rimane impresso nella mia mente.

Non posso dimenticare il suo sguardo, e le sensazioni che mi ha fatto provare al minimo contatto, come non posso dimenticare tutto quello che ha fatto.

Una rabbia improvvisa prende possesso del mio corpo.

Digrigno i denti.

<<Guardami.>> Mi intima, ma mi oppongo.

<<Ho detto guardami.>> Ripete con più insistenza.

Lo sento avvicinarsi e prendermi il mento con una mano, alzandolo verso di lui, con delicatezza.

<<Non osare toccarmi.>> inveisco incrociando il suo sguardo.

Lui lascia la presa e si abbassa al mio livello.

Non muovo un dito contro di lui, perché sono circondata da uomini che hanno fucili puntati verso di me.

Non sono stupida ad agire senza pensare, anche se dubito mi spareranno.

<<Sayah Morrison...>> dice il mio nome lentamente con un sorrisetto, un brivido mi scende lungo la schiena.

<<Abbiamo molto di cui parlare e che ti piaccia o no, dovrai venire con me.>> Il suo viso così vicino al mio mi provoca una fitta di disagio, che ovviamente non faccio trapelare all'esterno.

Non rispondo, alzo il mento e lo fisso a mia volta.

Il suo sorriso si allarga.

<<Lo trovi divertente? Chi sei tu per ridermi in faccia?>> Sibilo seria.

I suoi denti bianchi entrano nel mio campo visivo e distolgo lo sguardo, può un sorriso essere così perfetto?

Ma che cazzo.

Che cazzo penso? 

Avvicino di poco il mio viso al suo e sussurro lentamente <<Quando romperò uno ad uno i tuoi denti perfetti vedremo come riderai.>>

Mi guarda divertito, non si intimidisce minimamente e si alza in piedi.

<<Ti dimostrerò che non sono il mostro che credi. Tantomeno il tuo nemico.>>

Mi porge la mano.

<<Vieni, avevo detto che avremo parlato di affari solo nella mia base, e così faremo.>>

Mi alzo ma non prendo la sua mano.

<<Ti seguo>> dico solamente braccia conserte.

Lui rimane a fissarmi per qualche secondo, per poi voltarsi e andare verso la porta.

Lo seguo e i suoi uomini mi circondano mentre cammino.

Osservo le sue spalle larghe.

La sua altezza impone su di me, gli arrivo a malapena al petto.