Capitolo 64

1.1K 54 8
                                    


"Vi sono uomini che non hanno mai ucciso, eppure sono mille volte più cattivi di chi ha
assassinato sei persone."
-Fëdor Dostoevskij

Premo il pulsante sul tasto verde del monitor.

La voce di Carl risuona nell'abitacolo <<Sayah c'è un problema, il campione è qui. Si è inserito in gara da solo, e vi sta raggiungendo, non so che intenzioni abbia ma non credo gli interessi la gara.>> Guardiamo contemporaneamente lo specchietto retrovisore.

C'è una macchina che sta correndo senza fari, il suo colore scuro la rende praticamente invisibile nella notte.

<<Chi è?>>
Riconosco nervosismo nel suo tono apparentemente calmo.

<<Non ne siamo sicuri, ma..>>

<<Ditemelo ora>> gli ordina lei concentrata sulla strada.

<<Crediamo sia Fernando Ramirez.>>

Il suo sguardo si gela.

<<Sayah perfavore esci dal circuito, potrebbe essere pericoloso->>

Attacca prima che Carl possa continuare.

<<Hai intenzione di finire la gara?>> Le domando.

<<Si, non me la farò rovinare da lui>> risponde convinta.

Riporto lo sguardo allo specchietto, quel bastardo è proprio dietro di noi.

Guardo la strada, siamo alla fine ormai, l'ultima curva è strettissima è ad U che riporta verso la partenza, a sinistra infatti si scorge la folla sulla linea.

Quel bastardo sarà sui trecento chilometri orari passati, per questo ci ha recuperato.

Non riesco a vedere nulla dai vetri oscurati.

Mi preparo per la curva.

Possibile superare solo con una derapata.

<<Facciamo una scommessa>> dice ad un certo punto.

<<Cosa?>>

<<Se riesco a fare una derapata ad occhi chiusi mi dovrai un favore, se non ci riesco, ne dovrò io uno a te>> le sue parole mi fanno venire in mente la sera del gala quando ero io a farle la scommessa.

Mancano pochi secondi.

La osservo attentamente mentre è concentrata a guardare avanti.

<<Cazzo sei allucinante>> mi lascio sfuggire <<Ad occhi chiusi?!>>
Va bene, sono un po' preoccupato.

<<Hai tre secondi>> mi dice sul pelo della curva.

<<Accetto>> non posso perdermi un momento come questo.

La osservo mette chiude gli occhi.

Il tempo rallenta, il monitor segna i duecento chilometri orari mentre siamo sulla curva, frena e tira il freno a mano, girando il volante al massimo verso sinistra.

Ho la pelle d'oca.

Passo gli occhi da lei alla strada, sono letteralmente estasiato da quello che è appena successo.

Riapre gli occhi una volta ripreso il rettilineo, dove riabbassa il freno a mano e accelera fino ad arrivare ai trecento chilometri orari, che raggiungiamo in tempo per tagliare il traguardo per primi.

Un sorriso stupendo compare sulle sue labbra , si volta verso di me.

Noto la felicità nei suoi occhi. <<Visto?>> Domanda lei sicura di sé mentre decellera.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora