Capitolo 50

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"Un dolore fisico, spesso, può essere velocemente domato con un antidolorifico, ma la sofferenza interiore non conosce rimedi immediati: essa è per natura indomabile in un sol colpo."

La mattinata è molto impegnativa, dato il cambio di piani.

Dopo varie congetture per sistemare l'attacco rimandato, siamo finalmente riuniti io Alex, Victor e Aaron il suo secondo, nella sala riunioni.

Io ed Alex siamo seduti davanti uno dei due lati lunghi del tavolo rettangolare che occupa quasi tutta la stanza, di fronte gli altri due.

Soffermo gli occhi sull'uomo di fronte a me, Aaron, colui che non avevo mai visto prima.

D'aspetto devo dire che non è niente male.

Il fisico scultoreo non presenta molti tatuaggi ed è imponente.

I capelli sono neri con riflessi naturali blu, gli occhi invece, di un colore particolare che tende al verde chiaro.

I lineamenti del viso tagliente gli danno un espressione da duro.

È di una bellezza particolare.

Incrocia il mio sguardo mentre mio fratello e Victor stanno parlando.

Alza di poco il mento come a sfidarmi.

Alzo un sopracciglio e mi rivolto verso i due.

Devo fare qualche ricerca su di lui...

Non lo degno più della mia attenzione e ascolto Victor.

<<I miei alleati saranno qui tra qualche settimana, so già dove farli stare per non dare nell'occhio.
Ti darò i recapiti dei capi per tenerti in contatto con loro, io non sarò sempre reperibile.
Non è facile fare il doppio gioco soprattutto con quei due, che ancora non si fidano al cento percento di me.>>

<<Cosa sai riguardo le informazioni che hanno contro di noi?>> Domanda mio fratello strofinandosi il mento con una mano, il gomito dell'altro braccio poggiato sul bracciolo della sedia.

<<Essendo responsabili della morte di mia sorella, della sparizione di vostra madre e di tutto quello che è successo a Sayah, sanno la verità e la stanno giostrando a loro piacimento, falsificando documenti e relazioni per uscirne puliti, dando la colpa agli altri.
Sono riuscito a scoprire cosa è successo a vostra madre, ma non del perché hanno fatto passare l'omicidio di Cecilia per opera di Sayah, sto ancora cercando dei possibili collegamenti. Per questo motivo dovremo discuterne io e lei da soli, appena se la sentirà di parlarne, per andare a fondo della situazione.>> Mi guarda per un momento per poi riportare lo sguardo su mio fratello.

Sono pronta a parlarne con qualcuno?

<<E nostra madre?>> Domanda sempre Alex.

<<Te ne parlerò quando sarò sicuro di avere il tuo appoggio in questa guerra. Non dubito di tua sorella, ma tu? Cosa mi assicura che tu non possa riscendere a patti con Fernando di nascosto?>>

Rabbia inonda gli occhi di mio fratello.

<<Cosa stai insinuando?>> Chiede con rabbia.

<<Devo essere sicuro di potermi fidare di te, niente di personale. Solo diplomazia.>> spiega Victor con calma.

<<E a me chi assicura che tu sia sincero e che non stai facendo il doppio gioco con noi?>>

<<Alex>> lo richiamo.

<<Diamo tempo al tempo, presto ti sarà tutto più chiaro.>>

<<So che in passato ho dato modo di pensare di fare parte del nemico, ma ho dato prova a Sayah che non è così e presto ne darò prova anche a te.>>

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