Capitolo 51

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"A un cuore in pezzi, nessuno s'avvicini senza l'alto privilegio, di aver sofferto altrettanto."
-Emily Dickinson

Pov Victor

<<Sayah!>>

Le accarezzo il volto mettendomela in grembo.

È scossa da tremiti, mentre si tiene una mano sulla gola come se stesse soffocando, lo sguardo è vuoto come se non fosse qui.

<<Torna da me Furia forza>> le prendo il volto tra le mani facendo toccare le nostre fronti.

Il mio sguardo cerca il suo ma non c'è.

Lascio che i nostri volti si tocchino, il suo scotta.

Le accarezzo le guancia chiudendo gli occhi.

Un leggero ansito di dolore lascia le sue labbra, e apro gli occhi.

Delicatamente le sposto la mano dalla gola, ma oppone resistenza, finché non si appiglia al mio braccio stringendolo disperatamente.

Il contatto mi manda un brivido freddo.

Come se dalla sua stretta percepissi il suo dolore, e questo mi manda un bestia.

<<Sono qui con te. Per te. Ti prego svegliati>> imploro.
Mi sta facendo un male orribile vederla in questo stato.

La mia povera anima, tormentata dagli spiriti più oscuri...

Farei di tutto per prendermi il suo dolore.

Chissà quante altre volte è stata in questo stato.

Da sola.

Per paura che qualcuno la vedesse.

Perché la conosco, e so che non vorrebbe mai farsi vedere così.

Il mio cuore si riempie di tristezza, di rabbia.

Ora che ci sono io non sarà più sola.

<<Torna da me Furia>> continuo ad accarezzarla e stringerla tra le mie braccia tenendo la sua testa sul mio petto, finché non la sento emettere un respiro forte.

Le riporto il volto davanti il mio vedendo i suoi occhi muoversi.

Dio.

<<Victor...>> Sussurra ancora persa.

Perdo un battito.

<<Si Furia sono io, ci sono io con te>> la sua mano allenta la presa sul mio braccio, guardo il suo collo, diventato rosso dalla stretta.

Abbandona la testa in avanti sul mio petto e prende respiri profondi.

La stringo e le accarezzo con una mano i capelli, con l'altra la schiena.

Le lascio dei baci sul capo ispirando forte il suo profumo che mi fa perdere la testa, sollevato che sia di nuovo qui.

La sento calmarsi, il suo battito piano piano rallenta.

<<Portami lontano da qui per favore>> mormora sofferente.

Mi alzo con lei in braccio, le avvolgo le gambe intorno alla mia vita.

Cerco i suoi occhi ma non li incrocio.
Fissano il vuoto.
Il suo volto è privo di espressione, persa tra i suoi pensieri.

Le continuo ad accarezzare la schiena mentre con l'altro braccio la reggo.

Esco dallo spogliatoio e vado verso l'ascensore.

Aaron mi corre incontro.

<<Andiamo>> dico solamente lanciandogli le chiavi della jeep che estraggo dalla tasca.

Full Of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora