Full Of Darkness

Capitolo 47 pt.2

"Io prendo delle decisioni, forse non sono perfette, ma è meglio prendere decisioni imperfette che: essere alla continua ricerca di decisioni perfette che non si troveranno mai."

Mi sbrigo a tornare dagli altri, salgo nel furgone e chiudo gli sportelli.

<<Siamo pronti>> dico dalla finestrella che collega e apre uno spazio tra il retro del furgone e il  lato guida.

Il motore si accende e il veicolo parte.

La serranda si alza ed usciamo dopo i furgoni con le squadre di Alex e Travis. Fuori è buio pesto.

Tutti percorriamo la statale fino a che non ci separiamo.

Mi affaccio dall'altra finestrella che stavolta si trova sul retro del furgone ed è oscurata, per vedere se Meyer sta dietro.

Una volta che mi sono accertata di ciò, vado da Nick.

<<Sei pronto?>>

<<Io ovvio, la domanda è se sei pronta tu a fare quello dovrai fare.>>

<<Nick...sono a capo della squadra per un motivo>> rispondo semplicemente prima di tornare al mio posto, accanto agli sportelli.

Guardo l'orologio.

Tra quindici minuti dovremmo essere arrivati.

Nel frattempo ripasso il piano con gli altri, io e Meyer dovremo agire da soli prima che gli altri entrino in azione.

Ne riparlo ovviamente anche con il diretto interessato dal trasmettitore, sulla linea collegata alla sua squadra.

Sulla linea 5 parla solo la mia squadra e quella di Meyer, e tramite la 1 tutte le squadre, dove possiamo comunicare solo poche volte per sapere se è tutto apposto.

Il trasmettitore fa un bip e poi sento la voce di Alex <<le squadre uno, due, cinque e otto sono arrivate a destinazione.>>

Quando siamo quasi arrivati, ordino di caricare le armi.

Prendo la trasmittente e parlo sulla linea principale <<le squadre quattro e sei sono sul campo.>>

Come concordato il nostro furgone accosta a due chilometri dall'entrata principale della base.

Meyer fa lo stesso ma dall'entrata posteriore.

Comunico alla squadra <<io andrò per prima e farò la mia parte, come Meyer farà la sua, al mio segnale mi raggiungerete.>>

<<Affermativo capo>> annuiscono.

Ci dirigiamo tra l'erba alta verso il nostro obbiettivo.

La mia mente è lucida e controllata.

So quello che devo fare.

So come lo devo fare e non fallirò.

Sono nata per questo.

Intravedo la base, faccio cenno a loro di fermarsi.

<<Ci vediamo tra poco.>>

Mi faccio strada da sola stando attenta ad ogni minimo rumore.

Mi accovaccio notando due uomini all'entrata.

Delle telecamere sono posizionate sopra il cancello.

Mi sposto a destra allontanandomi da esso.

<<Le squadre tre e sette sono arrivate>>
Riconosco la voce di Dylan.