Tre anni dopo...
<<Forza, coraggio. Non dirmi che sei già stanco>>
<<Naruto, sono io qua il maestro>>
<<Beh allora dica a Sasuke di allenarsi con me>> sbotta infastidito.
<<Non mi alleno con i perdenti>> lo istiga Sasuke, ignorando completamente la presenza di Kakashi.
<<Avanti ragazzi, è l'ora di cena. Non avete fame?>> implora Kakashi sperando che i suoi due studenti finiscano di allenarsi.
<<Noi restiamo ancora un po'>> annuncia il biondino, facendo cenno al loro maestro di andarsene.
Una volta che Kakashi li lascia soli, questi si scontrano in un duello e, trattengono un discorso che riesco a stento a sentire tra un pugno e l'altro.
<<Credi, che, ci, abbia, dimenticati?>> chiede Naruto al suo avversario, nonché compagno di squadra.
<<Non, m'importa>> risponde Sasuke continuando ad attaccare e a difendere.
<<Si che ti importa, sennò non saresti qui con me, tentando di diventare più forte per riportarla a casa>> constata Naruto.
<<Smettila di parlare>> il ragazzo dai capelli blu, con la sua sfuriata giornaliera, scatena tutta la rabbia che ha addosso a Naruto.
<<Andiamo>> Itachi mi poggia una mano sulla spalla sussurrandomi che è arrivata l'ora di tornare al nascondiglio.
<<Ancora un minuto>> dico mantenendo lo stesso tono di voce che ha usato con me.
Porto la mano destra sulla collana con il ciondolo del fiore di loto alato e con la sinistra stringo il braccialetto portafortuna che mi regalò Sasuke.
Il giorno in cui mi allontanai dai miei vecchi compagni di squadra, ricordo che Kakashi mi abbracciò, usò la scusa dell'abbraccio per potermi ridare la collana che mi diedero anni fa i miei genitori, infilandola nella tasca della tunica senza che io me ne accorsi.
Ora sono qui, a distanza di tre anni, tutti giorni, tutte le sere e tutte le notti, vengo con Itachi e Kisame a trovare i miei vecchi compagni di squadra. Non li ho mai abbandonati, come Itachi non l'ha fatto con suo fratello. Noi veglieremo sempre su di loro.
In quanto Kisame, alla fine devo dire che è molto simpatico, insomma se li fai un torto lui ricambia ma è molto leale e tiene molto alla fiducia.
Abbiamo legato molto in questi anni, essendo che quando passavo del tempo con Itachi, il suo compagno di squadra era sempre di fianco a lui, non mi era altra scelta che socializzare.
Tobi è il solito combina guai, pronto a fare festa quando ne ha l'occasione.
Con Deidara e Sasori ho preferito mantenere le distanze, non sono il mio tipo e, a quanto pare nemmeno io sono il loro. Non fanno altro che parlare di arte e finiscono pure per litigare per la concezione di arte che ha l'uno e l'altro.
L'ultimo rimasto è Madara, beh con madara passo la maggior parte del tempo, poiché è lui il mio maestro. Grazie ai suoi allenamenti sono migliorata tanto e dovrei essere quasi pronta per poter realizzare il sogno di mio padre.
In quanto all'accordo, solo io, Itachi e Kisame è permesso di andare a Konoha e da l'ultimo giorno che mi hanno vista, Kakashi e gli altri non sono più venuti a "salvarmi" come dicevano loro.
Tuttavia, ogni notte si ritrovano nel campo di allenamento, dove una volta anch'io ne facevo parte, per allenarsi e diventare più forti. Secondo loro, se diventano più forti, saranno in grado di riportarmi al villaggio, ma quello che non sanno, o fanno finta di non sapere, è che non ho intenzione di tornarci.
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L'Ultima Erede
FantasyUna ragazza che fin da bambina ha vissuto nelle menzogne e provato un dolore che insieme ai sensi di colpa con cui ci conviverà finché non diventerà grande. Cresciuta senza genitori, ma con solo l'affetto della migliore amica ormai deceduta e del su...