Mentre l'Albero Divino sboccia più velocemente del previsto, urla di terrore vagano nell'aria di guerra.
In un solo attimo, le radici e i rami della gigantesca pianta si scatenano in una danza movimentata, allungandosi nel tentativo di acchiappare ogni essere umano con una goccia di chakra presente nel suo raggio.
Tra le urla di terrore, una sola le sovrasta tutte... Quella di Madara, arrabbiato più che mai per avergli voltato le spalle.
<<RAZZA DI IDIOTA! TI UCCIDO!>> tuona lui mentre viene verso di me tagliando tutti i rami che lo inseguono.
Decido di ignorarlo rivolgendo la mia attenzione verso le due bolle rosse che ho creato come scudo ai miei amici. I rami cercano anche loro invano di arrivare alle persone che vi sono dentro, ma queste sembrano essere indistruttibili... per davvero.
Non ho tempo da perdere, devo prendere il controllo dell'Albero Divino o qua non ci sarà più anima viva. Ma a pensarci bene, da dove inizio?
Mi assale il panico quando vedo dei rami catturare molti ninja e risucchiare ogni loro goccia di chakra facendoli rinsecchire la pelle e chiudendoli subito dopo in dei bozzoli bianchi che poi rimangono appesi ai rami.
<<Shinju che faccio ora?!>> chiedo frettolosamente al mio Cercoterio sperando che mi risponda al più presto.
<<E io che ne so>> risponde lui alzando le spalle con indifferenza.
<<Stai scherzando vero?>>
<<Sei tu la più forte qua>> mi rinfaccia il mio potere Shinju, sapendo perfettamente che è la prima volta per me.
<<Tu sei l'esperto tra noi due>> continuo sperando che mi dica qualcosa.
So che sa, glielo leggo negli occhi, eppure non ha intenzione di dirmi come prenderne il controllo.
<<Cavatela da sola. Ho sonno. Notte>> risponde prima di rannicchiarsi su se stesso e chiudendo gli occhi per addormentarsi.
<<Nel bel mezzo di una guerra tu ti metti a dormire?! Sul serio?>> li faccio la predica.
Ma si potrà essere più stupidi di così?
In risposta apre un occhio per accertarsi della mia presenza e noto una scintilla di divertimento dentro di esso.
<<Lo stupido vuole dormire. Ciao>>
Okay, questa non me l'aspettavo. Ora sa leggere pure nella mia mente. Ma certo, lui vive dentro di me ed è ovvio che conosciamo i nostri pensieri.
Vengo catapultata di nuovo al centro dell'Albero Divino e i ninja ad essere sopravvissuti si possono contare sulle dita d'una mano.
Shinju si starà divertendo a vedermi fuori di testa in questo momento.
Razza di imbecille. Spero proprio che mi abbia sentito quell'idiota. Si dico proprio a te.
Sposto lo sguardo in cerca di Madara, ma non riesco a trovarlo da nessuna parte. Sarà che l'Albero lo abbia catturato? Dio, spero proprio di si.
Faccio come ho sempre fatto. Per avere il controllo di qualsiasi cosa, prendo un bel respiro profondo e svuoto la mente. Il rinnegan è tornato ad impossessarsi dei miei occhi e d'un tratto vedo i rami dell'albero calmarsi.
Controllo che le persone che sto proteggendo stiano bene... merda.
Madara è dentro la bolla che sta combattendo contro Naruto e Sasuke, mentre gli altri tre sono stesi a terra privi di senso, spero.
Il rinnegan scompare dai miei occhi e l'Albero ricomincia con la sua danza scatenata, molto più di prima.
La rabbia inizia ad assalirmi e urlo a squarciagola il nome della persona che odio più al mondo. Madara.
Quest'ultimo si gira verso di me rivolgendomi un sorriso pieno di malvagità mentre tiene Naruto appeso per il collo. Per fortuna Sasuke va in suo soccorso e riesce a liberarlo da quella presa mortale.
Come si è intrufolato la dentro? Lo scudo non presenta alcuna crepa ma quando il mio sguardo cade più in basso, vedo una grossa buca. Brutto figlio di...
Ha scavato una buca per proteggere se stesso. Astuto ma non più forte di me.
L'Albero Divino sembra ascoltare la mia ira, tant'è che i suoi rami si allungano attaccando la bolla dove è presente Madara. Gli attacchi che riceve lo scudo, sembrano iniziare a fare effetto, o forse sono io che voglio scioglierlo da una parte.
La mia attenzione ora non è rivolta ai ninja che stanno rischiando la loro vita per salvare se stessi da questa pianta, ma ai miei amici i quali rischiano la loro vita per me.
Tutto ciò che accade ora è inaspettato. La bolla che fa da scudo ad entrambi i gruppi si rompe. Ora Kakashi, Tsunade, Sakura, Naruto, Sasuke, Kisame e Itachi sono a rischio.
Ora che faccio?
Pensa Asami, pensa.
<<Shinju, razza di idiota, devi aiutarmi!!>> sbotto contro il Decacoda quando mi accorgo di averlo davanti. <<So che non stai dormendo!>> continuo a parlare vedendo ancora che ha gli occhi chiusi.
<<Che cosa vuoi ora>> risponde con la voce roca fingendo uno sbadiglio poco credibile.
<<Che cosa voglio!? C'è una guerra là fuori, sto chiedendo il tuo aiuto. Cosa che non ho mai fatto in vita mia e tu che fai? Dormi? Ma ti svegli!>>
<<Tecnicamente sei tu la causa di tutto ciò, e risolvere le cose da sola sarebbe il minimo per farti imparare la lezione>> mi rimprovera con tono pacato.
Qualcosa si smuove dentro di me. Sei tu la causa di tutto ciò. Come dargli torto quando ha completamente ragione. Se non fossi stata così curiosa, se avessi ascoltato i miei genitori dall'inizio, loro non sarebbero morti e tutta questa guerra non si sarebbe mai scatenata.
E' tutta colpa mia.
<<Il rinnegan...>> inizia a dirmi notando forse la faccia colpevole e piena di sensi di colpa che ho.
Alzo la testa di scatto come per fargli capire che ha tutta la mia attenzione e lo incito a continuare.
Non posso mostrarmi debole. Non ora.
<<...E' quella la chiave per controllare l'Albero Divino. Devi riuscire a tenere testa al potere oculare per prima, perchè se non dimostri abbastanza forza, tenacia ma soprattutto coraggio, il rinnegan potrebbe non attivarsi, e se si attivasse, potrebbe comunque dissolversi in qualsiasi momento>>
<<E se ciò accadesse...>>
<<Non accadrà>> tuona deciso interrompendo i miei dubbi.
<<Si ma se...>>
<<Tu sei forte cretina, io credo in te>> esclama ancora più deciso interrompendo i miei dubbi per la seconda volta nel giro di un minuto. <<Ora vai e rimedia ai tuoi errori>>
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L'Ultima Erede
FantasiUna ragazza che fin da bambina ha vissuto nelle menzogne e provato un dolore che insieme ai sensi di colpa con cui ci conviverà finché non diventerà grande. Cresciuta senza genitori, ma con solo l'affetto della migliore amica ormai deceduta e del su...