52. La Quercia

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Sono passate settimane dalla guerra. Settimane dalla morte di Madara e settimane da quella di... Itachi.

Le cose con il tempo sono migliorate, certo, nonostante finga che vada tutto bene, non riesco a sopprimere il dolore che ho dentro.

Troppi morti.

Prima Katsumi, poi mamma e papà, Madara, tutti i membri dell'Akatsuki e infine Itachi.

L'unico sopravvissuto dell'Organizzazione è Kisame, ma da quel giorno non si è fatto più vivo, nonostante alcuni giorni senta la sua presenza. Tutte le volte che capita di sentire il suo chakra nei paraggi, mi ripeto che è tutto nella mia mente.

La convinzione di voler almeno uno di loro vivo.

<<Io voto per il ramen!>>

<<Non avevamo dubbi, Naruto>>

E se Kisame fosse davvero vivo? Lui è... era il migliore amico di Itachi, non immagino come abbia superato il lutto... sempre se lo avesse fatto.

<<A me vanno le palle di riso. Tu che ne pensi Sasuke?>>

Se fosse davvero in vita, dovrebbe avere l'anello di Itachi, quello dell'Organizzazione dove contiene un po' del suo chakra, in modo da poterlo raggiungere nell'aldilà e condurlo verso la pace.

<<Sakura, ti ho già detto che mi è indifferente, l'importante è che sia commestibile>>

Alla fine non mi costa nulla andare a cercare Kisame, o almeno, quando sentirò di nuovo la sua presenza spero di avere il coraggio di parlargli. Sempre che tutto questo sia reale e non mi stia immaginando tutto. Nell'ultimo caso, direi di essere diventata pazza.

<<Konoha chiama Asami>>

Naruto scrocchia le dita davanti ai miei occhi e accantono i miei pensieri in una parte buia della mia testa. Ma non troppo buia.

<<A cosa pensi?>> domanda Sasuke d'un tratto totalmente interessato.

<<Starà pensando a cosa fare a quei capelli. Dio ma non credi che siano un pò troppo lunghi?>> risponde al posto mio Sakura. Ancora determinata nel voler conquistare Sasuke, nonostante sappia che è occupato.

<<Non saranno mai abbastanza lunghi quanto la tua lingua da vipera>>

Alla mia affermazione, Naruto mi batte il cinque da dietro la schiena senza farci notare e mi rivolge un occhiolino accompagnato da quel sorriso lucente che ha sempre stampato in faccia.

<<Guarda caso siamo davanti a Teuchi, quindi vada per il ramen!>> esclama il biondino una volta arrivati davanti 'all'amore della sua vita'.

Una volta cenato, ognuno si reca a casa propria, peccato che io una casa non ce l'ho.

A volte dormo da Kakashi, altre da Naruto e altre ancora da Sasuke, dipende dalla situazione, è capitato persino di dormire da Sakura, ma è stata la prima e ultima volta. Anche perchè mi sono svegliata sul pavimento del bagno perchè secondo lei occupavo troppo spazio.

Avevo ribadito tante volte che ero e sono in grado di vivere nel mio solito appartamento, bugia che ovviamente tutti hanno notato e dall'ora non ho scelta che dormire sempre in compagnia di qualcuno.

<<Stanotte stai da me?>> chiede Sasuke quasi sussurrando con la sua voce pacata e soave.

<<Scusami, ma devo sistemare alcune cose riguardanti le missioni con Kakashi>> rispondo mortificata, sperando mi creda.

<<D'accordo, ma domani non accetto un no come risposta>> mi punta prima di schioccare un bacio a fior di labbra, per poi posarne un altro carico di desiderio.

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