50. Sconfitta

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<<E ora? Chi vuoi avere sulla coscienza mia cara Asami?>>

Mi blocco. Tutto attorno a me sembra essersi bloccato. I ninja, piano piano, stanno prendendo coscienza e tornando alla loro forma carnosa aiutando chi ne ha bisogno, mentre Kakashi e Naruto stanno assistendo alla scena dal basso.

Mi tornano in mente vecchi ricordi vedendo questa situazione così famigliare.

Kisame che prende in ostaggio Sasuke e minaccia di ucciderlo se non fossi andata con lui...

Obito e Deidara che minacciano sempre lui e tutti coloro a cui tengo se non gli avessi seguiti...

Sembra che loro siano il mio punto debole, e l'unica ad averlo capito solo ora sono io.

Non posso continuare così, devo tagliare i ponti con tutti, non posso mettergli sempre a rischio per colpa mia.

<<Non lo fare>> dico con occhi imploranti a Madara mentre i due Uchiha restano immobili.

<<Rispondi. Chi vuoi avere sulla coscienza?>> richiede in tono aggressivo.

Sto studiando una tecnica per salvarli entrambi, non devo mostrarmi debole.

Con la coda dell'occhio vedo Kakashi e Naruto avvicinarsi e io prontamente gli faccio con un cenno di non fare nulla. Non posso permettere che accada qualcosa , né a loro né a nessun'altro.

Idea!

<<Vuoi davvero sapere quale morte avrò sulla coscienza?>> chiedo senza mostrare un minimo di terrore.

Madara in risposta aggrotta le sopracciglia alla mia prova di coraggio.

<<La tua!>> con uno scatto raggiungo colui che mi ha fatto da maestro in questi anni, mettendomi tra Itachi e Sasuke.

Succede tutto così in fretta, volevo usare l'Arte del Vento per allontanare i due fratelli, ma una presenza sulla mia schiena cambia i miei piani.

Il risultato ottenuto è quello a cui puntavo, Itachi e Sasuke sono ormai lontani dalle grinfie di Madara e ora mi trovo faccia a faccia con lui.

Ora capisco... Il formicolio che provavo lungo la spina dorsale e il fastidio che mi opprimeva la schiena... Sono delle cazzo di ali.

Quando ho raggiunto i tre Uchiha e stavo per adottare la mia tecnica, delle grandi ali d'Angelo bianche mi sono spuntate dalla schiena scaraventando i due fratelli lontano da Madara.

Tutta la mia figura si è illuminata e questa luce proviene proprio da esse.

Beh, hanno fatto la loro apparizione con grande stile. La prossima cosa che mi spunterà cosa sarà? La coda? Dio spero proprio di no.

<<Wow>> un coro si alza dal basso e quando mi volto mi ritrovo con gli spettatori che applaudono e rimangono scioccati, quasi quanto me, delle ali che mi sono spuntate.

<<Che scherzo è questo>> dice Madara. E' rimasto a bocca aperta anche lui.

<<Sono piena di sorprese, dovresti saperlo>> gli faccio l'occhiolino prima di ridargli indietro il calcio allo stomaco che mi diede poco fa.

Scaraventato lontano, mi fiondo su di lui, ma appena provo a volare, le ali sembrano non essere un tutt'uno con me.

<<Uooo, pistaaaa>> dico prima di rotolare involontariamente ai piedi di Naruto e Kakashi. <<Scusate, devo migliorare la partenza... e l'atterraggio... e forse anche...>> non faccio in tempo di finire che Kakashi si piazza alle mie spalle per affrontare Madara.

<<Hey, come va cugino>> chiedo rivolgendomi a Naruto.

<<C-cugino?>>

Giusto, lui non sa ancora del nostro legame. <<Ah giusto, finita la guerra ti devo parlare>> annuncio con leggerezza.

<<Ti pare il momento di queste tue fesserie?>> mi richiama Kakashi.

<<Ogni momento è buono per rimproverare Asami>> rispondo alzando gli occhi al cielo. <<Non vi preoccupate, considerate la guerra conclusa>> annuncio alla fine prima di scagliarmi di nuovo contro Madara. Questa volta lo raggiungo correndo.

Non faccio in tempo a raggiungerlo che sento qualcuno bloccarmi mani e piedi.

Quando abbasso lo sguardo, i miei occhi rischiano di lasciare il loro posto da quanto sono spalancati.

Dei rami mi tengono bloccata, ma non sono dei semplici rami, sono quelli dell'Albero Divino. Merda.

<<Ei, Albero, non sono io il nemico...>> cerco di comunicare con le prigioni che mi tengono mani e piedi <<...Puoi per cortesia lasciarmi?>> continuo invano.

Cerco di dimenarmi ma niente. Ho tentato anche con il rinnegan ma i rami non vogliono sapere di staccarsi da me.

<<Sai, anche io sono pieno di sorprese>> la voce di Madara mi giunge velocemente alle orecchie dopo aver fatto una di quelle sue risate da vero sadico.

Ora al posto del suo solito sharingan ha il mio stesso potere oculare... il rinnegan.

<<Ma che razza di scherzo è mai questo?>> do voce ai miei pensieri e, come sempre, dimentico di mordermi la lingua prima di parlare.

Un'altra risata sadica esce dalla bocca di Madara, come se avessi fatto una battuta. Ride così tanto da piegarsi in due e tenersi lo stomaco con le mani.

<<Che cazzo ridi razza di sadico che non sei altro>>

<<Oh piccola e ingenua Diavolo-Angelo. Hai perso, ora non ti resta che cedermi il tuo potere>> annuncia dopo aver quasi smesso di ridere.

<<Quello ingenuo devi essere tu se credi che ti dia il mio potere>> ribatto sicura di me.

Ecco che fa un'altra sua risata, ma prende parola subito dopo: <<Tesoro, come dirtelo... Ti ricordo che l'Albero Divino ti tiene prigioniera>> indica i rami che, effettivamente mi tengono bloccata e io seguo la direzione del suo indice con lo sguardo.

<<Tesoro un cazzo!>> Sasuke si scaglia contro Madara ficcandogli un kunai nell'occhio. Tuttavia, nonostante il dolore che immagino gli abbia inflitto, quest'ultimo non si abbandona a nessun urlo. Si limita soltanto a grugnire come un animale feroce.

I rami piano piano iniziano ad allentare la presa.

Ora che ha un'occhio in meno, sarà difficile per Lui controllare l'Albero Divino.

Quando Sasuke è abbastanza lontano dal bersaglio, intrappolo Madara in una bolla di cristallo, come quella che ho usato per proteggere i miei amici.

<<Fammi uscire!>> Nonostante i ripetuti richiami e i pugni che continuano a sbattere inutilmente contro la prigione spessa di cristallo, Madara non riesce a ottenere ciò che vuole.

I rami dell'Albero Divini si avvicinano lentamente alla loro preda, e deve essersene accorto pure Lui che ormai è spacciato.

<<Sei la delusione di tuo padre>> esclama mentre i rami prosciugano fino all'ultima goccia del suo chakra.

<<Peccato che tu non possa dirglielo>> rispondo orgogliosa del fatto che mio padre abbia trovato la pace mentre Madara marcirà all'inferno.

L'Ultima EredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora