40. Scelte

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<<Delle corna?!>> chiede stupito Kisame.

<<Già, sto diventando ogni giorno più forte>> dico fiera di me.

Il cielo è colorato dalle tonalità di rosso, mentre il sole sta scomparendo all'orizzonte, io, Kisame e Itachi stiamo andando a far visita a Konoha.

<<Se ora sei più potente, inizi a dimenticare gli altri, inizi ad essere arrogante e ad aggrapparti al tuo ego, un giorno sarai uguale a Madara. Non importa quanto sei forte, non cercare mai di sostenere tutto da sola>> mi informa Itachi sempre serio.

<<E se lo facessi, se volessi diventare come Madara?>> mi azzardo a chiedere.

<<Se lo fai, il fallimento è certo>> dice con tono pacato, mantenendo il nostro passo leggero e lento.

Decido di lasciare scorrere questa conversazione e di pensarci dopo se mi ricorderò ovviamente.

Dopo aver assistito all'allenamento si Sasuke e Naruto, riprendiamo a camminare verso il nostro covo.

<<Tu sai evocare il susanoo?>> domando a Itachi sapendo già la risposta.

<<Si e, no, non lo invocherai, consuma una grande quantità di chakra>>

Sempre disponibile insomma.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo stellato come una bambina e d'un tratto mi viene un'idea <<Potete aspettarmi qui? Devo fare una cosa>> chiedo prima di scomparire nel nulla senza ricevere una risposta da parte dei miei due amici.

So perfettamente che non avrebbero approvato, per questo sono scappata.

Salto tra gli alberi, fino a raggiungere quel pezzo di tronco uguale agli occhi degli altri.

Scendo da un ramo e raggiungo la base del nostro albero dove sono incise le nostre iniziali: A&S.

Sfioro quelle due lettere con i polpastrelli ormai gelidi delle dita e un velo di nostalgia si fa strada dentro me.

Non appena decido di salire sul nostro ramo, per ammirare le stelle come facevamo una volta insieme, una presenza mi fa nascondere in un ramo più alto.

Sasuke salta sul braccio dell'albero piegando una gamba e poggiando il braccio su essa, mentre l'altra penzola nel nulla.

Alza lo sguardo e lo punta sulle piccole palle di luce sparse in cielo.

Ammiro il suo profilo come se fosse la prima volta che lo vedo, pensando a quanto mi manca baciarlo, abbracciarlo e addirittura litigare con lui.

La tentazione di scendere, affiancarlo e stare con lui dimenticandoci di tutto è troppa, ora non c'è Itachi a fermarmi.

Tuttavia, quando faccio un passo, il ramo cigola spezzandosi in due. Il rumore è lieve, ma non sfugge all'udito di Sasuke che lo fa balzare in piedi sull'attenti.

<<Esci fuori>> grida lui avendo notato una presenza... la mia presenza.

Scatto in piedi e raggiungo Itachi e Kisame al punto d'incontro alla velocità della luce, abbandonando ancora una volta l'amore della mia vita.

Mentre corro, sembrano passare minuti... minuti in cui rifletto, penso a come la mia vita sarebbe stata se Sasuke fosse accanto a me.

D'altronde, nulla è perfetto, eccetto Lui... Lui ai miei occhi è sinonimo di perfezione.

Mi duole ammetterlo, ma rimarrai il mio più grande "chissà come sarebbe stato".

<<Tra quattro giorni avvieremo il piano>> annuncio.

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