<<Per quanto ancora dobbiamo camminare>> si lamenta Naruto per la centesima volta nel giro di cinque minuti.
Abbiamo le mani legate a delle catene che non ci permettono di usare alcuna tecnica ninja, ho provato a usarne qualcuna ma queste hanno risucchiato il mio chakra come se fosse cibo.
<<Che c'è ora non parli più?>> istigo il nemico.
<<Okay okay, ti dispiace se ci fermiamo un attimo? Ho le vesciche ai piedi e devo riposarmi>> dico con tono irritante.
Mi diverto a istigare i miei nemici, in qualsiasi situazione io mi trova.
Kisame tira uno sbuffo di esasperazione e ci concede cinque minuti di pausa, senza staccarci gli occhi di dosso.
<<E così, voi squali potete vivere anche fuori dall'acqua?>> chiede Naruto con il suo solito tono curioso.
<<Non sono uno squalo>>
<<Peccato, a quest'ora saresti già morto>> mi intrometto sfacciata.
<<Siete ancora qua?>>.
Una nuova voce si insinua nelle nostre orecchie portandoci a sollevare il capo e trovando una sagoma di un uomo mascherato seduto su un ramo di un albero.
<<E tu chi cazzo sei>> chiedo sprezzante.
<<Che cosa ci fai qui Tobi, non è tua la missione>> dice Kisame rivolgendosi all'uomo che al posto della faccia ha una maschera arancione a forma di vortice.
<<Ci hai messo troppo tempo>>
<<Beh, ho avuto a che fare con Kakashi, il Ninja Copiatore e Sasuke Uchiha>>afferma fiero di averli messi al tappeto.
<<Non azzardarti a pronunciare quei nomi>> li minaccia Naruto.
<<Sennò? Mi attaccherai?>> domanda Kisame ironico e consapevole del fatto che non possiamo fare nulla finché saremo legati a queste catene.
<<Vediamo se avrai fegato di parlare ancora quando non avremo queste catene intorno ai polsi>> lo minaccio.
<<Avevate la vostra occasione>>
<<Comunque piacere, io sono Tobi>> si presenta l'uomo mascherato venendoci incontro e stringendoci la mano con troppa enfasi.
<<Tu dovresti essere Naruto Uzumaki e tu Asami Tenshi del clan Akuma>>
Okay, questo tizio sembra sapere troppo su di me.
Nonostante i mesi passati con i miei genitori, sono poche le volte che ho chiesto del passato del nostro clan ma senza avere risposta. Ogni volta rimandavano al giorno dopo fino a farmi dimenticare di questa storia.
<<Come fai a saperlo>>
<<E' da molto che ti teniamo d'occhio, come sta tuo padre? E' da anni che non ci viene a fare visita>>
Tobi inizia a fare conversazione come se fossimo seduti in un tavolo davanti a una tazza fumante di thè, ma l'unica cosa fumante che c'è qui è il suo cervello che sta andando a fuoco, sempre che ne abbia uno.
<<Che cosa sai di mio padre, perchè indossate la stessa divisa che ha lui e da dove venite>> chiedo cogliendo l'occasione della bocca larga di questo tizio.
<<Beh, di tuo padre so tantissime cose, e oh, custodisce ancora la divisa? E' commovente. Qual era l'ultima domanda? Ah sì, facciamo parte dell'organizzazione Alba>>
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L'Ultima Erede
FantasiUna ragazza che fin da bambina ha vissuto nelle menzogne e provato un dolore che insieme ai sensi di colpa con cui ci conviverà finché non diventerà grande. Cresciuta senza genitori, ma con solo l'affetto della migliore amica ormai deceduta e del su...