29. Tobi

158 7 3
                                    

<<Per quanto ancora dobbiamo camminare>> si lamenta Naruto per la centesima volta nel giro di cinque minuti.

Abbiamo le mani legate a delle catene che non ci permettono di usare alcuna tecnica ninja, ho provato a usarne qualcuna ma queste hanno risucchiato il mio chakra come se fosse cibo.

<<Che c'è ora non parli più?>> istigo il nemico.

<<Okay okay, ti dispiace se ci fermiamo un attimo? Ho le vesciche ai piedi e devo riposarmi>> dico con tono irritante.

Mi diverto a istigare i miei nemici, in qualsiasi situazione io mi trova.

Kisame tira uno sbuffo di esasperazione e ci concede cinque minuti di pausa, senza staccarci gli occhi di dosso.

<<E così, voi squali potete vivere anche fuori dall'acqua?>> chiede Naruto con il suo solito tono curioso.

<<Non sono uno squalo>>

<<Peccato, a quest'ora saresti già morto>> mi intrometto sfacciata.

<<Siete ancora qua?>>.

Una nuova voce si insinua nelle nostre orecchie portandoci a sollevare il capo e trovando una sagoma di un uomo mascherato seduto su un ramo di un albero.

<<E tu chi cazzo sei>> chiedo sprezzante.

<<Che cosa ci fai qui Tobi, non è tua la missione>> dice Kisame rivolgendosi all'uomo che al posto della faccia ha una maschera arancione a forma di vortice.

<<Ci hai messo troppo tempo>>

<<Beh, ho avuto a che fare con Kakashi, il Ninja Copiatore e Sasuke Uchiha>>afferma fiero di averli messi al tappeto.

<<Non azzardarti a pronunciare quei nomi>> li minaccia Naruto.

<<Sennò? Mi attaccherai?>> domanda Kisame ironico e consapevole del fatto che non possiamo fare nulla finché saremo legati a queste catene.

<<Vediamo se avrai fegato di parlare ancora quando non avremo queste catene intorno ai polsi>> lo minaccio.

<<Avevate la vostra occasione>>

<<Comunque piacere, io sono Tobi>> si presenta l'uomo mascherato venendoci incontro e stringendoci la mano con troppa enfasi.

<<Tu dovresti essere Naruto Uzumaki e tu Asami Tenshi del clan Akuma>>

Okay, questo tizio sembra sapere troppo su di me.

Nonostante i mesi passati con i miei genitori, sono poche le volte che ho chiesto del passato del nostro clan ma senza avere risposta. Ogni volta rimandavano al giorno dopo fino a farmi dimenticare di questa storia.

<<Come fai a saperlo>>

<<E' da molto che ti teniamo d'occhio, come sta tuo padre? E' da anni che non ci viene a fare visita>>

Tobi inizia a fare conversazione come se fossimo seduti in un tavolo davanti a una tazza fumante di thè, ma l'unica cosa fumante che c'è qui è il suo cervello che sta andando a fuoco, sempre che ne abbia uno.

<<Che cosa sai di mio padre, perchè indossate la stessa divisa che ha lui e da dove venite>> chiedo cogliendo l'occasione della bocca larga di questo tizio.

<<Beh, di tuo padre so tantissime cose, e oh, custodisce ancora la divisa? E' commovente. Qual era l'ultima domanda? Ah sì, facciamo parte dell'organizzazione Alba>>

L'Ultima EredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora