46. Ti Amerò Per Sempre

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Un profumo familiare di arancia mi invade le narici, donandomi una strana sensazione.

Questo calore, queste mani che mi circondano, che sembrano vogliano proteggermi e la voce melodiosa che esce dalla sua bocca, sono inconfondibili.

<<M-mamma>> il suono che mi esce è strozzato.

<<Sono qui>> mi rassicura lei accarezzandomi i capelli.

Tutti i muscoli del corpo sembrano rilassarsi e con loro anche la mia mente.

Torno subito alla realtà ricordandomi del Decacoda che al momento si trova alle spalle di mia madre.

Quando mi stacco bruscamente da lei, noto delle catene che sbucano dalla sua schiena le quali tengono legato il Cercoterio.

Quando vede la mia faccia confusa non tarda a darmi spiegazioni e a farmi capire ciò che sta succedendo.

<<Mia madre faceva parte del clan Uzumaki...>> inizia tirando un sospiro, mentre il Cercoterio è calmo e legato alle sue spalle.

<<...Ho il sangue degli Uzumaki che mi scorre nelle vene... ecco vedi, Kushina, la madre di Naruto era mia sorella>>

Per un attimo il tempo sembra essersi fermato e i momenti trascorsi con Naruto, passano davanti ai miei occhi uno per uno.

L'ho sempre definito parte della mia famiglia, è l'unico che non mi ha mai abbandonata ed è il mio migliore amico. Sapere che abbiamo un legame di sangue mi rallegra molto, nonostante ne venga a conoscenza solo ora.

Tuttavia, una domanda mi passa per la mente.

<<Kakashi lo sa?>> non mi stupirei se rispondesse di 'sì', e prontamente, lo giustificherebbe dicendo lo ha fatto solo per proteggermi.

Ma rimango di nuovo spiazzata quando la vedo scuotere il capo in segno di no.

<<Gli unici che ne erano a conoscenza eravamo solo io e Kushina. Abbiamo tenuto tutti all'oscuro per l'incolumità di Naruto, essendo già la forza portante dell'Enneacoda gli ha portato non pochi problemi e se avessero scoperto che era imparentato con me, ne avrebbe avuti molti altri.>>

<<Perché me lo dici solo ora?>> chiedo innocente.

<<Perché l'unica cosa di cui mi pento, è quella di non averti detto la verità sin dall'inizio. Io e tuo padre credevamo che tenendoti all'oscuro di tutto, avresti vissuto la tua vita senza pericoli... e invece eccoci qua. Abbiamo sbagliato tutto>>

<<Io invece non mi pento di niente>>

Con questa affermazione, gli occhi lucidi di mamma, si alzano di scatto verso di me guardandomi con amore.

<<Insomma, guardami>> indico me stessa dalla testa ai piedi <<Se voi non avreste fatto ciò che avete fatto, io non avrei conosciuto Kakashi, non sarei diventata così forte e, probabilmente non avrei mai incontrato Sasuke>> rispondo abbassando la voce, un po' imbarazzata dall'ultima frase che ho detto.

<<Si ma non saresti qua a combattere e la tua migliore amica non sarebbe...>> la blocco all'istante prima che i sensi di colpa la divorino.

<<Non sarei viva>> le prendo entrambe le mani e le avvolgo in una stretta salda e piena di affetto <<Certo, non posso negare di aver sofferto, ma grazie al dolore ho capito di essere viva>>

Mamma scoppia in un pianto isterico, pieno di singhiozzi, mentre io mi ritrovo a consolarla.

<<Forza, abbiamo una guerra da vincere. Papà mi ha detto che mi avresti aiutata>>

L'Ultima EredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora