<<Perchè questo mammifero mi sta liberando?>> domanda Naruto riferendosi a Kisame.
<<Ho mantenuto la mia promessa>>
<<Sei grande, ma come hai fatto?>> continua tutto elettrizzato.
<<Ho i miei metodi>> rispondo.
<<Andiamo?>>
Naruto è già uscito dalla grotta, mentre io sono ferma dall'altra parte della soglia, ancora con le catene che mi legano i polsi e i membri dell'Organizzazione Alba alle spalle.
Come se potrei scappare, certo.
Non rispondo alla domanda, ma gli rivolgo un sorriso per rassicurarlo, ma quello che esce è uno di quei sorrisi tristi che cercano di rassicurare chi è davanti a loro.
Naruto scuote la testa in segno di disapprovazione e si mette a fare una risata isterica.
<<Asami, andiamo?>> ripete.
<<Mi dispiace>> è l'unica cosa che riesco a dire.
<<Per qualsiasi cosa, ti scuserai quando saremo a casa>> mi porge la mano per far sì che lo raggiunga ma sto con i piedi inchiodati per terra.
<<Tu vai, ti raggiungerò>> lo rassicuro, ma sembra non voglia crederci, anche perchè a stento credo ci sia un futuro per me.
<<Ti sembro un bambino? Mi avevi promesso che mi avresti salvato>>
<<E l'ho mantenuta>>
<<Senti...>> inizio a dire mentre vedo gli occhi di Naruto farsi sempre più lucidi.
<<...non mi accadrà nulla, è una mia scelta e l'unica cosa che puoi fare è rispettarla>> affermo con tono duro.
<<E cosa dico agli altri>> chiede con voce tremolante.
<<Di che dopo ciò che è successo ho deciso di andarmene e che ho bisogno di aria per distrarmi, starò bene>>
Naruto, dopo attimi di esitazione, oltre allo sguardo colmo di tristezza, riesco a capire che farà come ho detto, anche se è in disaccordo.
<<Promettimi che starai bene>> mi dice avvicinandosi a me.
Faccio due passi per raggiungerlo ma non riesco ad andare oltre la soglia che ci divide. Hanno messo una barriera per non permettere a nessuno di uscire e quel nessuno sono io.
<<Te lo prometto>> non aggiungo altro, perchè se mi permettessi di dire altre parole risulterebbe più un addio che un arrivederci.
Dopo avermi rivolto un ultimo sguardo con gli occhi pieni di lacrime, Naruto si gira e sparisce tra gli alberi per tornare a casa.
La stessa cosa faccio io, ma percorrendo il lungo corridoio con numerose porte affiancata dai tre membri dell'Organizzazione Alba.
Chissà perché la scelta più giusta è anche la più difficile da prendere.
<<Questa è la tua stanza>> l'uomo di cui non conosco ancora il nome, apre una delle tante porte uguali, facendomi accomodare nella stanza vuota e buia.
Non ci sono finestre e l'unica cosa presente è un letto.
<<Accogliente>> mormoro a bassa voce.
<<Senti, devo stare con queste cose ancora per molto?>> chiedo facendo riferimento alle catene ancora avvolte ai miei polsi.
<<Si>>
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L'Ultima Erede
FantasiUna ragazza che fin da bambina ha vissuto nelle menzogne e provato un dolore che insieme ai sensi di colpa con cui ci conviverà finché non diventerà grande. Cresciuta senza genitori, ma con solo l'affetto della migliore amica ormai deceduta e del su...