«Mi serve il tuo aiuto.»
Oh, cielo!
Solitamente le persone erano contente di rendersi utili e aiutare gli altri.Non io, non in questo momento almeno.
Non con quel faccino da innocentina che Surya si era stampata in viso. Perché se c'era una cosa che avevo imparato a care spese era proprio che Surya era tutto fuorché innocente.Lo dimostrava il giorno in cui ci eravamo scontrate, o meglio picchiate, rotolate nel fango, tirato i capelli fino a strapparli, in mezzo ai porci e alle galline che arruffavano le penne e ti beccavano ovunque per averle disturbate.
No, la bionda non era innocente. E nemmeno io, se è per questo. E il suo insolito atteggiamento mi faceva diventare nervosa.
Surya era entrata frettolosamente nella stalla incurante del fatto che mi stessi rinfrescando e fossi mezza nuda.
Mi coprii velocemente con una coperta.
Ora mi guardava un po' scettica e improvvisamente mi sentii a disagio.
Avevo mai detto di essere una persona estremamente riservata? No? Bene, lo ero.Cercai di coprirmi il petto abbondante mentre lei mi scrutava da sotto quelle ciglia chiare. Le lanciai un'occhiataccia spazientita.
«Veramente indossi ancora quel coso?» commentò indicando il corsetto appoggiato sul mio letto.
Estella abbaiò come se stesse approvando il disprezzo verso quell'indumento.
Avevo troppe forme per non usarlo, mi si sarebbe visto tutto. E quando dicevo tutto, intendevo veramente tutto.
«Se io avessi le tue enormi tette le metterei in mostra ad ogni ragazzaccio affascinante.»
«Surya!» arrossii pensando a quella scena sconcia.
Avrei mai avuto il coraggio di mostrarmi nuda? Per ora l'esperienza più vicina al sesso che avevo avuto era stata il bacio con Dankan. E quello era stato anche un bacio casto. Ero messa proprio male...
«Dimmi un po', c'è qualcuno in particolare a cui vorresti mostrare il tuo ben di Dio?» chiesi con un ghigno malizioso.
Ora sì che ero curiosa! E a giudicare dalle guance rosse di Surya ci avevo azzeccato. Diventò tutta paonazza e improvvisamente agitata.
«M-ma non dire sciocchezze.»
Certo come no. Risi della sua faccia e si imbestialì ancora di più.
«Stronza! E tu? Ce l'hai un maschio a cui farle vedere?» sgranai gli occhi non aspettandomi quella domanda, anche se probabilmente avrei dovuto sfacciata com'era.
Dankan valeva? Beh, un bacio era un bacio. Dankan era un cavaliere, estremamente bello, affascinante. Ma pensare a un atto così intimo con lui... diventai ancora più rossa.
«Io... penso di sì.»
«Tu pensi di sì?» mi chiese e annuii incerta.
Estella mi scodinzolava intorno chiedendomi di raccontare di più su quella questione.
«Ho conosciuto un cavaliere al palazzo e mi ha baciata...»
«E com'è stato?» Surya si sedette davanti a me in attesa della mia confessione. Era curiosa. Forse per capire se avesse speranze con il suo misterioso lui?
«Mi ha trasmesso pace.» ammisi ripensando alle fresche e morbide labbra di Dankan sulle mie, alla mano che stringeva forte la mia guancia, ai suoi capelli bianchi e gli occhi profondi che mi guardavano per tutta la sera.
Cavolo! Mi mancava!
Persino Surya aveva la faccia sognante, chissà cosa si stava immaginando. Estella si era accucciata, pensando forse a qualche cane maschio conosciuto da dove proveniva lei.
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La regina della vita e della morte
خيال (فانتازيا)Primo libro della saga Sanguis Ignis. Disponibile su Amazon in versione cartacea ed EPUB. ⚠️ La storia contiene contenuti espliciti e non adatti a persone sensibili. ------------------------- "E a me, e a lui, andava bene così. Perché in fin dei con...