Successe tutto così in fretta.
Ripresi i sensi ma l'aria mancava ormai da così tanto tempo, facevo uno sforzo immane per rimanere cosciente.
Sentivo mille punture nella gabbia toracica e sulla schiena, mille aghi che mi trafiggevano smorzandomi il respiro.
«Eileen!»
Qualcuno mi chiamò ma non riuscii a riconoscere la voce.
Ero troppo presa dal panico per rendermi conto di tutto quello che mi succedeva intorno.
«Portiamola dentro.» disse qualcun altro e mani forti e dalla pelle irregolare si strinsero su di me, dietro la mia schiena e dietro le mie ginocchia.
Per favore, aiutatemi.
Continuavo a sbattermi la mano sul petto per indicare che era lì il problema.
Un colpo.
Due colpi.
Tre colpi.Poi chi mi aveva presa in braccio mi accasciò su qualcosa di morbido, forse una coperta, e iniziò a impartire ordini.
Ci fu un cambiamento d'aria e capii allora di trovarmi dentro la tenda.
«Non respira.» disse qualcuno.
«Lo so, cazzo, e tu non aiuti. Fuori da qui.» rispose una voce bassa e glaciale.
Poi silenzio.
Continuavo a colpirmi il petto.
Poi qualcuno capì e impugnò la cerniera della mia tuta pronto a tirarla giù ma subito mi agitai, mi smossi da una parte all'altra, negavo con la testa e mi impanicai.Non volevo che vedessero.
Non volevo che capissero.«Ho detto fuori.» ripeté quella stessa voce dal tono di ghiaccio.
Poi si sentì un fruscio e un movimento scattante, come se qualcuno si fosse girato repentinamente e con nervosismo per lasciare la tenda.
La sua mano ritornò sulla mia cerniera e la abbassò ignorando i miei lamenti.
Tutto accadde così in fretta.
Un attimo prima arrancavo nel buio in cerca di un po' d'aria, l'attimo dopo uno squarcio sul petto che mi permise finalmente di incanalare l'ossigeno che mi serviva per respirare, per vivere.Il fresco mi lenì la pelle scoperta e piano piano riacquistai lucidità.
Il mio petto si muoveva veloce su e giù.
I muscoli iniziarono a rilassarsi.
Il panico ad affievolirsi.Il mio sguardo viaggiò per tutta la tenda e incontrò dei pianeti blu brillanti, pieni di sfumature d'oceano e carichi di emozioni nascoste. Due biglie luminescenti a cui mi ancoravo per riprendermi.
Ma presto quel blu fantastico si adombrò diventando del colore del mare in tempesta, del cielo durante una sera d'estate.
I suoi occhi fissarono il mio petto dove il corpetto era ormai strappato. Mi irrigidii.
Lui sapeva.
Lui adesso sapeva.Mi coprii immediatamente congiungendo le braccia al petto e indietreggiando all'indietro fino a incontrare il tessuto della tenda.
La mia testa vorticava nel vuoto.
Mi sentivo così fragile.
«Che cosa ti è successo.»
Non trovai il coraggio di sollevare lo sguardo e incontrare quegli occhi che sapevano leggermi così bene l'anima.
Anche con il velo...
Ci avrebbe trovato ogni sofferenza, ogni colpo, ogni frustata.
Ci avrebbe trovato tutta la mia vulnerabilità.
Il mio punto debole.
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La regina della vita e della morte
FantasyPrimo libro della saga Sanguis Ignis. Disponibile su Amazon in versione cartacea ed EPUB. ⚠️ La storia contiene contenuti espliciti e non adatti a persone sensibili. ------------------------- "E a me, e a lui, andava bene così. Perché in fin dei con...