42.~Come Te~

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YU RHEA

Il sole batteva dolcemente sul puntinato viso della ragazza, regalandole un dolce tepore che scaldava il suo infreddolito corpo. Intorno a lei c'era un silenzio paradossale, accompagnato dal canto leggero e lontano degli uccellini che svolazzavano liberi. La mano di Namjoon era ancorata alla sua, accompagnandola in quel percorso cieco e instabile, facendole stringere sempre di più la presa, con l'imminente consapevolezza di poter inciampare da un momento all'altro.

"Dove siamo?" chiese dolcemente sussurrando, sporgendosi verso il corpo di lui ed il calore da esso emanato.

"Lo sentirai" sussurrò dolcemente, sfiorandole con le labbra il lobo ghiacciato.

Sorrise istintivamente a quel contatto così intimo e dolce, lasciandosi inebriare da mille sensazioni. Sentì un vociferare intorno a lei, bambini felici che insistevano nell'entrare in quel posto sconosciuto, uomini che ridevano amorevolmente alle compagne.

"Ok piccola... davanti a te ci sono tre scalini" la guidò il ragazzo, avvolgendole la vita ed accompagnandole i movimenti.

Percepì l'apertura di una porta composta sicuramente da vetro dato lo scricchiolio cristallino, e poi il paradiso. L'aria si riempì di un profumo nobile, etereo e sublime. Un miscuglio biblico e angelico di fiori sbocciati da poco, inebriante ed euforizzante, un'infusione di spensieratezza e gioia le piombò al centro del petto. Quell'inverno freddo ormai inoltrato era stato spazzato via dopo l'apertura del cancello del paradiso.

"Nam... è una se-serra?" chiese estasiata con un luccichio estasiato.

"Quasi..." le disse accarezzandole il fianco "Siamo in un giardino botanico" concluse sorridente.

"I-io no-non..." la gola si sigillò dalla troppa emozione.

Lo stupore è quel sentimento suscitato dall'urto con una realtà imprevista, la quale eccede le attese e le schianta. È quel sentimento che invade il corpo e lo paralizza, quell'emozione che sconvolge, armonizza e rende felici. Una forte sensazione di meraviglia che toglie qualsiasi capacità cognitiva come la voce, il respiro o il solo pensare a qualsiasi cosa. Il senso di smarrimento che ci lascia completamente sospesi tra la realtà e la fantasia, mentre dentro di noi si realizza il tutto. Le guance si dipinsero di rosso, le ciglia sfarfallano e il corpo si rilassa lasciandosi accompagnare dalle sensazioni. Rhea stava delirando. Nessuno, nessuno le avrebbe potuto sconnettere i sensi e sconvolgerli così, senza preavviso come lo fece Namjoon. Lo stupore apre la porta ad altre emozioni, che scaveranno il loro solco nell'interiorità e spesso anche nel fisico. Percepì gli occhi intensi del ragazzo intenti a scrutarla, sapeva di essere completamente imbarazzante ma estremamente felice. La bocca semiaperta, intenta a esprimersi con scarso successo, barcollante e appigliata al suo braccio per sostenersi e un sorriso splendente. Il suo flusso sanguigno era accelerato rendendola accaldata, euforica in balia di sé stessa. Una vertigine la colpì intensamente rendendole le ginocchia molli, completamente di gelatina.

"Stai bene?" la preoccupazione era percettibile, Rm stava impazientemente aspettando un resoconto.

"I-io..." si lasciò sfuggire una risatina, voltandosi verso la voce soave di lui e allacciandosi al suo collo sussurrando "Grazie... grazie... grazie..." liberandosi in un pianto di pura e genuina felicità.

"Ehy..." sorrise il ragazzo portandosela sempre più vicino al petto ed accarezzandole i capelli "Non piangere" continuò baciandole la fronte, il naso e le labbra.

"Sei speciale..." soffiò fra le labbra soffici di lui, baciandole poi impercettibilmente.

Una curvatura soave invase il viso di Namjoon, rilasciando un calore che solo Rhea sapeva cogliere, lo sbuffo gioioso, le mani strette a sé e la testa chinata leggermente accompagnata da un altro bacio. Non servivano altre parole, non c'era bisogno di niente altro se la loro stessa presenza.

Teach Me ~ K.NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora