Il corpo di Rhea era inerme, tremolante e completamente assuefatto dal piacere. Aveva appena provato l'orgasmo più forte ed intenso che mai si sarebbe aspettata. Se era quello che si era privata in tutti questi anni, non ne avrebbe più fatto a meno. Se Namjoon era in grado di trasportarla in paradiso ogni volta che la toccasse, sfiorasse o solo parlasse, quella volta, qui pochi minuti prima le aveva fatto vedere l'inferno. E lei ci avrebbe vissuto per tutta la sua vita. Le braccia di lui la stavano ancora sostenendo dopo quella scarica di eccitazione, sorreggendola ed accarezzandola dolcemente alleviandole un po' la tensione muscolare, ed aiutandola a trovare di nuovo un equilibrio. L'imbarazzo si presentò violentemente quando sentì sotto di sé una sensazione di bagnato, sembrava come se le avessero rovesciato una bottiglia d'acqua addosso.
"Paradisiaco..." sussurrarono le labbra di lui, sfiorandole il collo. "Non avrei mai pensato a nulla di meglio" continuò baciandole la linea della mandibola, voltandola verso di sé e baciandole le labbra dolcemente. "Sei così bella Rhea... non riesco a farne a meno" condusse il suo corpo ad adagiarsi al materasso, continuando a sfiorarle il corpo e sistemandosi fra le gambe ed appoggiandosi sul seno. "Mi rendi completamente folle" baciò il suo cuore, accarezzandole i capelli e coccolandola. "Sei stanca?" chiese con una vena di preoccupazione.
Doveva essere sconvolta, spettinata e impresentabile. Le gambe si stavano via via riprendendo ed il respiro si stava regolarizzando. Il piacere era stato intenso, speciale, paradisiaco ma non erano arrivati ancora al vero compimento e lei non voleva essere l'unica ad aver provato piacere. Non era stanca, era solo stravolta. Voleva unirsi a lui, voleva essere un tutt'uno con quel ragazzo che si era impossessato della sua mente, della sua quotidianità e del suo cuore. Voleva essere sua in tutto e per tutto. Era sicura di donarsi a lui. Sentiva, provava sensazioni mai vissute, solo lette nei suoi innumerevoli romanzi, sapeva che lui era quella persona per la quale avrebbe venduto l'anima al diavolo pur di saperlo felice. La sua prima volta era lui.
"N-no... Non sono stanca Namjoon" rispose con voce sottile. "Io sono..." si bloccò, realizzando che esprimersi a parole era quasi impossibile ed estremamente imbarazzante.
Agì, avvolgendo il viso di lui con le sue piccole mani, avvicinandoselo alle labbra e dando inizio ad un bacio casto, amorevole, confortante. Picchiettò con la lingua quella piccola fessura creatasi dallo stupore improvviso per la presa di posizione, inserendosi furtiva fra le sue carnose e dolci labbra, intensificando il loro scambio di affetto e assicurandolo delle intenzioni che aveva. Sperava interpretasse, capisse cosa voleva veramente. Non doveva esitare, lui era padrone di quel corpo, sovrano assoluto del suo mondo piccolo e nero, comandante dell'esercito di emozioni che la possedevano. Scivolò con le dita verso l'elastico dei boxer in cotone, che dividevano ancora il loro filo conduttore, la loro unione. Sfarfallo le ciglia, alzandosi lentamente ed accompagnando quel indumento verso le cosce, polpacci e poi a terra. Finalmente anche lui era nudo, esposto e libero.
"Ok... Ok..." rise dolcemente, soddisfatto delle sue iniziative e della sua richiesta implicita.
Si impadronì delle labbra di lei, spingendola di nuovo al cuscino sottostante ed adagiandola sul materasso. Vicino al suo viso l'avambraccio sinistro di Namjoon sorreggeva il suo peso, così da non opprimerle il corpo. La mano destra segnò, disegnò il profilo del suo naso, sfiorandole le labbra scendendo verso il seno, tracciando la rotondità di quelle montagnole rosee, procedendo sul fianco sempre più giù verso la coscia, il ginocchio soffermandosi alla caviglia. Si posizionò meglio fra le sue gambe, piegandole leggermente e divaricandole quanto bastasse per essere libero di muoversi al loro interno. Le baciò il ventre, lo stomaco, il petto e le labbra, leccandole dolcemente.
"Rilassati e segui il mio tocco" sussurrò con voce bassa e roca, accompagnando la sua mente a seguire ogni sua richiesta. "Divarica le gambe un po' di più" istruì avvolgendole la coscia destra e portandosela al fianco, non smettendo mai di accarezzarla e confortarla. "Farà male Rhea..." le confessò baciandole le labbra. "Ma passerà" baciò di nuovo la bocca "Te lo prometto" finì lasciandole un ultimo bacio a fior di labbra ed alzandosi leggermente dal suo corpo.
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Teach Me ~ K.Namjoon
Fanfic~Completa~ PRESENZA DI SMUT❤️🔞 ARGOMENTI SENSIBILI🚫 ANGUST. Non servono gli occhi per vedere, Non serve il naso per odorare, Non servono le orecchie per sentire, Non serve la bocca per gustare e Non servono le mani per toccare. L'amore non ha biso...