"Vuoi entrare?" la voce le tremava ancora per la sorpresa.
"Si mi farebbe piacere" la voce profonda ma estremamente rassicurante.
Rhea si spostò mettendosi dietro la porta facendolo accomodare, nascondendosi leggermente imbarazzata dalla figura imponente su di lei. Sentiva la sua presenza così vicina, così possente e così dannatamente calda da farle fondere ogni sua inibizione. Sentì poi il contatto delle loro pelli, Namjoon si era posizionato perfettamente dietro di lei, cingendola per i fianchi, allacciandosi saldamente. Quelle attenzioni, quei contatti così pericolosi ma così intimi la stavano mandando completamente in iperventilazione. Che diavolo stava succedendo? Tutt'un tratto lui era così vicino, così affiatato, così frenetico, così impaurito. La paura che emanava era palpabile e la ragazza la percepiva, i suoi tocchi non erano più sicuri e convinti come sempre, sembravano studiati attentamente, riflettuti prima di essere compiuti. Un soffio lambì la pelle candida del suo collo, lasciandole mille scariche che la fecero diventare d'oca. Un sorrisino sfuggì dalle labbra di lui, facendolo poggiare con il mento sulla spalla della rossa, strofinandosi delicatamente sull'incavo del collo, lasciando poi un bacio di sfuggita.
"Andiamo..." sussurrò Rm.
Il calore del suo palmo rivestì la sua mano accompagnandola. Si lasciò trascinare completamente sconvolta, confusa, turbata ed incredula. Aprì le labbra più di qualche volta, ma uno sbuffo frustrato era l'unica cosa che usciva. Le parole morivano completamente in gola. Questo era il potere che lui aveva, renderla completamente impotente. La mano si sciolse da quella presa, sentì lo scricchiolare del divano, segno che si fosse seduto, fino a che un calore ormai conosciuto fece pressione su entrambe le sue cosce invitandola a piegare le ginocchia. Le gambe di Rhea si poggiarono ai lati del bacino di Namjoon facendola finire a cavalcioni. Un fuoco si impossessò del suo puntinato viso, facendole abbassare la testa coprendosi con i suoi capelli.
"Non coprirti..." le sussurrò all'orecchio baciandole il collo "Non con me" prese poi il lobo pressandolo solo con le labbra e lasciandolo con lentezza e sensualità.
Cinse con estrema fretta il busto di lui, nascondendosi imbarazzatissima nel suo petto. Fu fiabesco, il petto vibrò e un suono soave, quasi leggero come il fumo si espanse per quel salotto. Namjoon stava ridendo e tutto diventò colorato, tutto prese senso, forma, significato. Rhea sentì una luce accendersi e illuminare la sua anima, tutto restava buio, nero, ma non più triste, non era più tetro e pauroso, la solitudine e la consapevolezza di essere solo un puro e ingombrante problema erano sparite. Ora era un nero pieno, c'era quella sfumatura quasi argentea che lo rendeva perfetto, impeccabile e prezioso. Namjoon rendeva tutto prezioso e necessario. Alzò il capo, seguendo il profilo del busto, sentendo il tessuto morbido di una felpa con dei disegni ricamati, le spalle possenti dove stava appoggiato il cappuccio, il collo poderoso, il mento, la mascella, gli zigomi, il naso e finalmente le labbra. Un mugolio impercettibile scivolò da lui, stavano venendo sfiorate dai polpastrelli delle sue mani fredde e piccole. Era ancora lì, stampato e indelebile, quel sorriso era lì per essere visto da lei.
"Mi-mi dispiace..." confessò Rhea continuando a sfiorargli il viso.
"Sono un disastro Rhea..." si percepiva la frustrazione nel tono rauco "Non voglio tu abbia paura di me" confesso chinando il capo.
"Non ho paura di te" rispose convinta sollevandoli il volto "Mi fai sentire troppo viva per esserne terrorizzata" continuò avvicinandosi a lui fino a sfiorare i loro nasi.
"Piccola..." bisbigliò sfiorandole le labbra, sembrava quasi un avvertimento.
"Namjoon... Non lasciarmi sola" si avvicinò ancora di più, socchiudendo le palpebre e sfiorando così ad ogni parola le loro labbra.
Le mani di Namjoon si strinsero nei fianchi, spingendola a lui, facendole perdere l'equilibrio e appoggiandosi completamente. I loro petti in completo contatto, i cuori che battevano all'unisono, con quel gesto i loro bacini si sfiorarono lasciando una scarica di brividi ed eccitazione in entrambi i corpi.
"Piccola non tentarmi troppo" il tono malizioso fece percepire il ghigno stampatogli in faccia, facendo arrossire la rossa di prepotenza.
"I-io..." di nuovo quel suono fiabesco "Nam... non prendermi in giro..." abbassò il volto sorridendo dolcemente.
Fu di nuovo inaspettato, le labbra di Rm si impossessarono delle sue, portandola di nuovo in una dimensione completamente differente dalla realtà. Strinse leggermente le guance di lui, non avendo ancora lasciato la presa dal suo viso, mentre le mani di Namjoon si intrufolarono con estrema e straziante calma sotto la sua felpa, ricominciando ad accarezzarle la schiena, salendo leggermente fino al gancetto del reggiseno e scendendo subito dopo fino al bordo dei jeans. L'elettricità era troppa e stava ormai stretta in quella stanza ricoperta dallo schioccare dei baci tra i due. L'atmosfera ed il bacio si fecero più caldi, più intimi e il romanticismo stava diventando passione, fuoco ardente. Namjoon avvolse la natica di Rhea avvicinandola ancora di più a quel bacio, facendola ansimare tra le labbra. Sentì come il corpo di lui si irrigidì a quel suono, imponendosi ancora di più sul suo corpo. Risalì il fondo schiena tornando a contatto con la sua pelle, con l'indice cominciò a sfiorare, solleticando sensualmente la sua pelle, risvegliando calori e sensazioni nuove nella mente e nel corpo di lei. Passò per il fianco salendo e passando il contorno dell'ombelico continuando poi verso lo stomaco, arrivando al sotto seno toccandolo sfuggevolmente percorrendo poi con l'altra mano lo stesso percorso nella parte opposta, scoprendole così il busto, tenendola comunque al sicuro e le sue intimità ancora riservate. Le sensazioni erano raddoppiate e il bacio sempre più fugace e poco casto. I respiri sincronizzati ed ansimanti, i corpi ormai completamente connessi e in preda ad uno stato incosciente e privo di freni. Namjoon stava letteralmente toccando ogni lembo di pelle possibile che appartenesse a lei, accompagnando quella danza di labbra con movimenti impercettibili ma cullanti di bacino.
"Rhea..." sussurrò con voce calda e roca, appoggiandosi alla fronte di lei con fiato spezzato.
"Mh-mh..." mugolò lei in completa ecstasy.
La mente della rossa non era più stabile, ragionevole o in grado di pensare lucidamente. Sentiva che tutto era al posto giusto, che tutto era chiaro e distinto, il cuore al massimo ma completamente sollevato, lo stomaco in subbuglio ma con milioni di fuochi d'artificio, le gambe molli e tremanti ma leggere come piume. Si sporse lentamente verso le labbra ormai gonfie di Namjoon assaporandole ancora ed ancora. Le carezze sul ventre lasciavano quelle sensazioni di appartenenza, quei tocchi la portavano nel suo posto, a casa.
"Piccola... fermiamoci qui" sussurrò lasciandole un ultimo bacio a stampo.
Un rumore di chiavi si sentì forte riecheggiare per quel salottino, l'aria era calda e passionale, ma bastò un semplice schiarimento di gola per renderlo imbarazzante. Rhea si sporse infilandosi colpevole nell'incavo del collo di Namjoon, sapendo e percependo benissimo e scottante lo sguardo di mamma Cho. Un tremolio del petto di lui rese il tutto ancora più imbarazzante, sentì le mani calde e possenti pettinarle i capelli, rilassando ogni nervo e muscolo che possedesse. Sbuffò ispirando una buona dose di miele e tabacco, impregnando ogni sensazione ed ogni angolo della sua mente.
"Comoda signorina?" sentì pronunciare dalla voce vissuta della mamma.
"Salve signora Cho" salutò Namjoon con disinvoltura, come se in quel preciso istante non fossero in una posizione scomoda o imbarazzante.
"Buonasera caro" la voce aperta e chiara, segno che stesse sorridendo.
"Spero di non essere di disturbo" continuò lui alzando il busto e portandosi con se la imbarazzata ragazza.
"Non lo sei mai caro... Anzi mi fa davvero piacere vederti" continuò la mamma girando per casa "Ora vado a lavarmi e poi penso che mi coricherò sono davvero stanca" concluse salutandoli.
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Teach Me ~ K.Namjoon
Fanfic~Completa~ PRESENZA DI SMUT❤️🔞 ARGOMENTI SENSIBILI🚫 ANGUST. Non servono gli occhi per vedere, Non serve il naso per odorare, Non servono le orecchie per sentire, Non serve la bocca per gustare e Non servono le mani per toccare. L'amore non ha biso...