Il potere di un selfie

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Firenze era una città magnifica, Emma se la ricordava vagamente perché ci era stata con i suoi genitori quando era piccola, ma all'epoca non era certo in grado di apprezzare tutte le meraviglie architettoniche e artistiche che la caratterizzavano. Quel weekend, poi, il tempo era stato particolarmente clemente e la città era molto affollata. Anche Emma, Elisa e Greta si divertivano a fare le turiste, scattandosi in continuazione selfie che poi finivano puntualmente sulle loro storie di Instagram.

"Guardate come siamo gnocche qui! Questo adesso lo mando a Rafa e gli dico di farlo vedere a Brahim" sghignazzò Greta mostrando un selfie di loro tre che lanciavano occhiate maliziose alla fotocamera mentre si stavano preparando per la serata di Halloween che prevedeva aperitivo, cena fuori e discoteca.

"Non ti azzardare a scrivergli una cosa del genere Gre!" strillò Emma ben sapendo che la sua amica ne sarebbe stata più che capace.

"E dai ma perché no?" domandò l'altra "Magari se ha qualche dubbio questa foto potrebbe farglielo passare".

"Se lo fai giuro che racconto a Rafa di quella volta che in terza liceo la prof ti ha beccata a metterti le dita nel naso come i bambini dell'asilo" la minacciò Emma.

"Ufff e va bene, posso almeno dirgli genericamente di farla vedere ai suoi compagni di squadra? Tanto a quest'ora avranno finito l'allenamento e magari vedere tre belle ragazze li risolleva un po' dalla sconfitta di ieri sera".

"Eh adesso esagera!" sbottò Elisa scoppiando in una risata.

Io dico che siamo delle gran gnocche in questa foto ma secondo Elisa (la ragazza con i capelli castani) esagero. Tu cosa ne dici? Anche le opinioni degli altri tuoi compagni sono ben accette

"Ecco cosa gli ho scritto!" disse Greta sollevando il cellulare perché le amiche potessero leggere il messaggio che aveva inviato con la loro foto.

"Tu sei tutta scema!" rise di nuovo Elisa mentre un trillo annunciò l'arrivo di un messaggio su Whatsapp. Greta lo lesse, poi lanciò il cellulare lontano come se scottasse e si mise le mani davanti alla bocca come per soffocare un urlo. Emma sorrise, adorava questo lato melodrammatico dell'amica: questa sua caratteristica, insieme alla dolcezza di Elisa, erano state determinanti per aiutarla a superare il periodo nero seguito alla rottura con Gabriele.

"E ora che succede?" domandò Elisa altrettanto divertita dalle reazioni esagerate di Greta.

"RAGAZZE" disse quella afferrando il cellulare e sollevandolo di nuovo in direzione delle amiche. "LEGGETE QUA".

La vostra foto ha fatto il giro dello spogliatoio ed è stata molto apprezzata. Ma quando torni? Non mi basta più continuare a vederti solo in foto, ti voglio qui

"Non mi starai mica facendo innamorare Rafa Leão!" strillò Emma prendendo l'amica per un braccio. "In tre giorni ti ha già scritto due volte che gli manchi, qui le cose si fanno sospette! E comunque digli che si deve impegnare di più, non come ieri, altrimenti non gliela fai vedere nemmeno col binocolo!"

***

A Milanello, Rafa Leão stava finendo di vestirsi dopo la doccia quando ricevette un messaggio su Whatsapp. Il portoghese era ancora di cattivo umore a causa della partita della sera precedente: aveva giocato solo il primo tempo, durante il quale la sua squadra era andata in svantaggio di due goal, poi era stato sostituito ma il Milan, pur avendo accorciato le distanze nella ripresa, non era comunque riuscito a trovare il pareggio. Era stata una sconfitta pesante che aumentava le distanze tra la sua squadra e il Napoli primo in classifica, ma non era l'unico motivo di tensione per Rafa. Presto avrebbe dovuto prendere una decisione riguardo il possibile rinnovo del contratto con il Milan: il ragazzo era indeciso tra restare a Milano dove indubbiamente stava bene e godeva di ottima considerazione da parte dell'allenatore e dei compagni, o provare una nuova avventura all'estero che gli avrebbe permesso di fare il salto di qualità di cui la sua carriera calcistica aveva bisogno in quel momento, oltre che di guadagnare molto di più. In ogni caso, qualsiasi decisione sul suo futuro avrebbe dovuto aspettare: la testa del portoghese era infatti già proiettata al Qatar dove, poche settimane dopo, sarebbe iniziato il campionato del mondo.

Colpo di testa | Brahim DíazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora