Quando Emma uscì da casa di Brahim era da poco passata la mezzanotte. Dopo un primo momento in cui era rimasta accanto a lui, aveva sentito il bisogno di andare via; con la scusa di doversi alzare presto l'indomani per andare in università, si era rivestita in fretta ed era uscita.
Era già la seconda volta che scappava da quella casa. Ma se la prima volta era solo furiosa e delusa, adesso c'era una vera e propria battaglia in corso tra il suo cervello e il suo cuore, tra la razionalità che per tutta la sera le aveva imposto di evitare con tutte le sue forze di incontrare lo sguardo di Brahim e l'istinto che l'aveva fregata non appena si era lasciata andare a quello che avrebbe dovuto essere un ultimo atto di debolezza, un'ultima occhiata al ragazzo dei suoi sogni, un ultimo bacio prima di dirgli addio.
Piovigginava ed Emma si passò una mano tra i capelli per cercare di liberarli dalle goccioline che vi si erano incastrate mentre camminava per raggiungere la sua auto. Aprì la portiera e si sedette all'interno del veicolo, poi appoggiò le braccia sul volante e la testa su di esse. Si sentiva ancora addosso il profumo di Brahim, anzi a dire il vero sentiva ancora quel maledetto ragazzo in ogni parte di sé. Perché doveva essere tutto così maledettamente difficile? Perché non era riuscita ad essere forte?
Una parte di lei avrebbe voluto poter cancellare quello che era appena accaduto, mentre un'altra accettava ciò che era successo ma aveva una paura fottuta delle conseguenze. Paura che la sua ormai non fosse più solo una cotta, paura che Brahim non l'avrebbe più cercata, e paura che se l'avesse fatto l'ombra della sua ex avrebbe continuato ad oscurare il loro rapporto. Per non parlare del fatto che c'era sempre la possibilità che lui lasciasse Milano per tornare a Madrid, a fine campionato.
Aveva bisogno di parlare con qualcuno o sarebbe impazzita. Elisa a quell'ora già dormiva ma Greta probabilmente no, a meno che fosse in giro con qualcuno. Le scrisse un messaggio prima di mettersi alla guida e subito l'amica le telefonò.
"Gre meno male, pensavo stessi distruggendo qualche altro povero disgraziato a forza di paragonarlo a Rafa Leão" disse Emma ridendo, sollevata di potersi sfogare con l'amica.
"No già fatto ieri, stasera sono stata a casa" sbuffò Greta. "Ho una voglia di vederlo Em, spero almeno domani in campo" aggiunse poi in tono lamentoso.
"Beh sono gli ottavi di finale dei Mondiali, magari non giocherà dall'inizio ma spero che a un certo punto possa avere spazio, se lo merita" commentò Emma.
"Già... va beh domani vedremo. Piuttosto raccontami, come è andata stasera con Brahim?" domandò curiosa Greta.
"Mi ha raccontato tutta la storia, quello con la sua ex è stato un rapporto di due anni parecchio tormentato, lui non riusciva a staccarsene finché non è stata lei a dire basta all'inizio dell'estate scorsa" raccontò brevemente Emma.
"Quindi lui è ancora innamorato di lei, oh cavolo Em mi dispiace così tanto, io ci credevo tanto in te e lui insieme!" esclamò l'amica. "Come stai adesso? Vuoi che ci vediamo?"
"Ho fatto una cazzata Gre" intervenne Emma con un sospiro. Nel frattempo aveva iniziato a diluviare e lei cercava di concentrarsi sulla guida ma le mani sul volante le tremavano leggermente.
"Cioè???" strillò l'altra preoccupata.
"Sono andata a letto con lui" sputò fuori Emma. Non poteva fare a meno di sentire ancora brividi e scariche elettriche percorrerla da capo a piedi al solo pensiero di quello che lui le aveva fatto provare, del modo in cui le era entrato non solo dentro il corpo, ma sotto la pelle, dentro l'anima, ovunque. Greta, dall'altra parte della comunicazione, rimase in silenzio.
"Gre dimmi qualcosa!!! Dimmi che sono una deficiente, una cretina, insultami ma ti prego parla!" la implorò Emma che non riusciva a sopportare il silenzio dell'amica.
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Colpo di testa | Brahim Díaz
FanfictionEmma è una ragazza diciannovenne che vive in una cittadina a nord di Milano con i genitori e il fratellino di dieci anni, Riccardo. Nell'estate 2022 il bambino viene scelto per giocare nelle giovanili del Milan, squadra di cui tutta la famiglia è ti...