IG Stories e DM

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Emma chiuse il libro di Psicologia Generale e aprì la portafinestra della sua stanza. Uno sbuffo di aria fredda la raggiunse, ma lei non si fece intimorire dal clima rigido di quel sabato pomeriggio di fine novembre e, nonostante indossasse solo una felpa, uscì sul grande terrazzo. Si affacciò al parapetto e si perse per un attimo ad osservare la strada sotto il suo palazzo, le automobili che andavano e venivano, le persone che camminavano, la vita che scorreva, sei piani sotto i suoi piedi.

Il suo pensiero tornò all'estate precedente: quel terrazzo era stato un po' il suo rifugio, era lì che si era rintanata a studiare per l'esame di maturità ed era lì che si era persa a riflettere nelle settimane che avevano preceduto l'inizio dell'università. Come le mancava l'estate, con le sue giornate lunghe, il caldo, il sole.... Faceva sembrare tutto più facile. Nelle ancora lunghe giornate di fine agosto-inizio settembre, il pensiero delle nuove esperienze che l'attendevano non l'aveva certo intimorita, anzi, era stata contenta di lasciarsi alle spalle l'ultimo anno di scuola, le bugie di Gabriele per non parlare di quelle di Camilla, le chiacchiere dei compagni e le spiegazioni che aveva dovuto dare a chi gliene aveva chieste, e non erano stati pochi. Parlarne con Brahim, invece, era stato molto più semplice e immediato di quanto avrebbe potuto immaginare, forse perché lui era totalmente estraneo a tutta la vicenda e lei non aveva provato nessun imbarazzo, nessuna vergogna nel condividere con lui quei momenti, non si era sentita in alcun modo giudicata. Certo, l'incontro con Camilla aveva accelerato tutto, Emma non avrebbe mai raccontato al calciatore spagnolo del suo passato proprio quella sera se non ci fosse stata di mezzo la sua ex amica, ma non era assolutamente pentita di averlo fatto.

Brahim. Erano già passati dodici giorni dalla sua partenza e chissà cosa stava facendo in quel momento? Emma se lo chiedeva spesso, ma dall'ultima volta che si erano incontrati non riusciva a pensare a lui come al ragazzo con cui si era lasciata andare a baci roventi e appassionati sotto il suo palazzo. Brahim Diaz rimaneva quello che era sempre stato ai suoi occhi: un calciatore di Serie A, affascinante e irraggiungibile, appartenente ad un mondo lontano anni luce rispetto al suo. Si sentiva meglio a pensare che non si sarebbero più rivisti, era il suo modo di mettersi al riparo da eventuali possibili delusioni che, lo sapeva, sarebbero certamente arrivate. Emma rimaneva convinta che le loro vite fossero incompatibili, inconciliabili, e forse preferiva che tutto finisse ancora prima di cominciare piuttosto che prendersi una delusione più avanti, quando fosse stata ancora più coinvolta. Una parte del suo cuore sperava davvero che lui non si facesse vedere mai più, e una parte del suo cervello ne era fermamente convinta.

Una notifica del suo cellulare la riscosse dai suoi pensieri, gettò un'occhiata al display e sentì un fremito scuoterla quando lesse la scritta sul display: brahim ha aggiunto qualcosa alla sua storia

Aprì immediatamente Instagram seguendo la notifica con il cuore in gola, non sapeva nemmeno lei cosa immaginarsi che lui avesse postato. Fino a quel giorno lo spagnolo sembrava aver dimenticato l'esistenza dei social; Emma sbirciava quotidianamente anche le storie di Samu Castillejo, ma lui postava solo foto con la sua fidanzata. E forse era meglio così, meglio non sapere nulla di dove fosse Brahim e di cosa stesse facendo; d'altronde l'aveva voluto proprio lei.

Quello che si trovò davanti agli occhi fu una semplice immagine del mare con il sole che calava al tramonto. Non c'erano persone nella foto, niente tag di luoghi, niente scritte, nè emoticon. Emma si morse il labbro e pensò che probabilmente lui quel tramonto lo stesse guardando con una bella ragazza tra le braccia. Di sicuro si era già dimenticato di lei e non ci sarebbe stato nulla di strano. In ogni caso, i giorni che mancavano al ritorno dello spagnolo ormai non erano molti, la squadra si sarebbe riunita a Milanello il venerdì successivo ed Emma avrebbe saputo molto presto se le sue sensazioni negative erano azzeccate oppure no.

Colpo di testa | Brahim DíazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora