Una semplice busta bianca

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Tenendosi mano nella mano, Emma e Brahim avanzarono in direzione di Greta e Davide che erano sempre più vicini.

"Scusate l'interruzione, Gre posso parlarti un attimo?" intervenne Emma. Nonostante fosse parecchio brilla, Greta notò subito la mano della sua migliore amica intrecciata con quella dello spagnolo e il suo sorriso divenne ancora più ampio e luminoso.

"Scommetto che te ne stai andando via con lui!" esclamò battendo le mani eccitata come una bambina. "Sono così contenta che avete fatto pace! Beh divertitevi e mi raccomando dateci dentro!"

Emma arrossì leggermente a quelle parole. "Davvero non ti dispiace se ti lascio sola con Elisa?"

Greta tirò Emma verso di sé con un sorrisetto divertito, costringendola a lasciare la mano di Brahim e si avvicinò poi al suo orecchio. "Stanotte avrò un bel regalo di compleanno da scartare" sussurrò lanciando un'occhiata allusiva verso Davide "quindi pensavo di lasciare la stanza in hotel a Eli e Christian".

Emma indietreggiò di un passo come se le labbra dell'amica accanto al suo orecchio scottassero. "Gre ma sei impazzita?" proruppe d'istinto.

"E perché?" domandò l'altra un po' seccata.

"Ma perché lui è fidanzato! E se qualcuno vi becca?"

"Questo non è un problema mio. Lui dice di essere in pausa con la sua ragazza e comunque io non ho mica intenzione di sposarmelo sai! È il mio compleanno e voglio divertirmi, non vado a letto con un ragazzo da quasi due mesi e ne ho proprio una gran voglia quindi non venire a dirmi cosa devo o non devo fare" ribatté Greta che aveva improvvisamente perso tutta la sua allegria e guardava in direzione del bancone appena fuori dal privé a cui Rafa Leão era appoggiato, intento a flirtare con la barista.

"Ma allora la hai visto! Lo fai solo per ripicca verso di lui, vero?" proruppe Emma nel disperato tentativo di far ragionare l'amica.

"Assolutamente no" rispose Greta scuotendo la testa. "Non me ne frega proprio niente di quella testa vuota di Rafael Leão, lo faccio solo perché Davide mi piace e perché ho voglia di andarci a letto. Anzi dillo tu ad Elisa che può portarsi Christian in hotel e che ci sentiamo poi domani mattina" concluse in fretta.

"Dai andiamo a ballare!" esclamò poi a voce alta prendendo per mano Davide e trascinandolo fuori dal privé. Emma rimase per un attimo a guardarli: Greta camminava dondolando sui tacchi altissimi e il capitano del Milan, con le mani appoggiate saldamente sui suoi fianchi, la seguiva come un cagnolino. Quando giunsero in prossimità del punto in cui si trovava Rafa che, ormai parecchio ubriaco, dava loro le spalle, Greta ondeggiò ancora di più facendo sì che Davide urtasse involontariamente il portoghese, il quale si voltò e lanciò un'occhiataccia al compagno.

La ragazza nel frattempo si era fermata e, consapevole di avere addosso gli occhi del numero 17 rossonero, aveva iniziato a ballare, muovendosi in modo particolarmente provocante. Subito dopo si avvicinò a Davide, gli prese le mani e se le appoggiò di nuovo sui fianchi. Gli cinse le braccia attorno al collo e si avvicinò per sussurrargli qualcosa all'orecchio, qualcosa che lo fece sorridere, mentre le mani di lui scesero più in basso fino a raggiungere il sedere di Greta. Rafa, che osservava la scena con gli occhi sgranati, stava per alzarsi con uno scatto repentino, ma Brahim aveva già capito tutto e, con l'aiuto di Theo, lo fermò appena prima che si gettasse sul compagno di squadra.

Non fu semplice trascinare il portoghese fuori dal locale, ma alla fine i due amici riuscirono a convincerlo. Il fantasista spagnolo e il terzino francese avevano concordato che Rafa sarebbe salito in auto con Brahim ed Emma mentre Theo li avrebbe seguiti con l'auto di Rafa per riportargliela a casa dove poi sarebbe arrivata a recuperarlo Zoe.

Colpo di testa | Brahim DíazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora