Brahim sbuffò rumorosamente e si passò una mano tra i capelli. La partita contro la Fiorentina, l'ultima di campionato prima della sosta per il Mondiale, stava per cominciare e lui doveva assolutamente cercare di tenere a freno la tensione e il nervosismo che sentiva in corpo, non voleva che il mister e i compagni di squadra si rendessero conto del suo stato d'animo.
Brahim era sempre stato un ragazzo allegro e solare e anche in quei giorni rideva, scherzava e sembrava stare bene, ma chi lo conosceva un po' più a fondo aveva intuito, seppure lui non lo avesse mai detto apertamente, che non essere tra i convocati della nazionale spagnola per giocare il Mondiale in Qatar era stata per lui una delusione cocente. Ci aveva sperato con tutto se stesso, si era impegnato a fondo con il Milan dall'inizio del campionato, anche se nelle partite più recenti non era riuscito a brillare, e forse era stato proprio questo suo rendimento altalenante a condizionare le sue possibilità di partecipare al Mondiale.
Quando aveva saputo che non sarebbe partito per il Qatar con la sua nazionale, Brahim aveva subito chiamato l'ex compagno di squadra e amico Samu Castillejo. Anche il campionato spagnolo, ovviamente, si sarebbe fermato e Samu, già consapevole che la convocazione per lui non sarebbe arrivata, si era organizzato da tempo per un viaggio con la fidanzata ed alcuni amici spagnoli che aveva in comune con Brahim da quando avevano giocato insieme nelle giovanili del Malaga. Il numero 10 rossonero aveva quindi deciso di aggregarsi alla combriccola, sicuramente una vacanza al caldo lo avrebbe aiutato a distrarsi e a superare la delusione per la mancata convocazione.
Il ragazzo era consapevole di non essere riuscito a dare il meglio di sé soprattutto nelle ultime gare di campionato; si rendeva conto di essere spesso distratto, da qualche settimana i suoi pensieri, sia agli allenamenti, sia durante le partite, tendevano ad allontanarsi dal terreno di gioco e a volare lontano. Fuori da un anonimo palazzo marrone dove viveva un'altrettanto anonima ragazza che in una notte d'autunno come tante altre aveva deciso di stabilirsi definitivamente nella sua testa e di non uscirne più. Brahim si era trovato a ripensare a lei più di quanto si sarebbe mai aspettato, a pentirsi di non aver nemmeno provato a baciarla, a sentire un fremito attraversare il suo corpo ogniqualvolta una chiamata o la notifica di un messaggio appariva sul display del suo cellulare, anche dopo aver realizzato con certezza che lei non si sarebbe mai fatta sentire.
Aveva voglia di rivedere quegli occhi verdi, quel viso dall'aria innocente, aveva voglia di toccare ancora quella pelle setosa e riempirsi le narici del suo profumo fresco e fruttato. Lui le piaceva, era evidente, e Brahim non aveva nemmeno preso in considerazione la possibilità che lei non morisse dalla voglia di rivederlo. Invece, a quanto pareva, era proprio così.
"Potresti farle una sorpresa, tanto lo sai dove abita, no?"
Le parole che l'amico Theo Hernandez gli aveva rivolto erano rimbombate nella sua testa per quesì due settimane. E se inizialmente Brahim l'aveva considerata un'assurdità, man mano che il tempo passava si rendeva conto che invece quell'idea lo stuzzicava sempre di più.
"Rafa! Vieni qui, mi serve un favore".
***
Nello stesso momento, Emma e Riccardo erano posizionati davanti alla televisione in attesa che iniziasse Milan-Fiorentina. I rossoneri non potevano permettersi di non vincere, sia per restare sulla scia del Napoli capolista, sia perché le altre avversarie più temibili avevano già giocato e vinto le rispettive partite. Il match sembrò subito partire bene, con un goal di Rafa Leão dopo solo un minuto di gioco, ma in effetti poi le cose andarono diversamente. Gli avversari si resero pericolosi in diverse occasioni, mentre il Milan non riusciva a creare azioni degne di nota. Il nervosismo di Brahim Diaz era diventato ormai evidente, cercava di mettersi in mostra ma riusciva solo a collezionare falli, ricevendo a un certo punto anche un cartellino giallo.
STAI LEGGENDO
Colpo di testa | Brahim Díaz
FanfictionEmma è una ragazza diciannovenne che vive in una cittadina a nord di Milano con i genitori e il fratellino di dieci anni, Riccardo. Nell'estate 2022 il bambino viene scelto per giocare nelle giovanili del Milan, squadra di cui tutta la famiglia è ti...