Steve Rogers

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Ho evitato tutti per più di due settimane concentrandomi solo ed esclusivamente sulle mie emozioni. Credevo di aver perso Bucky. Ci sono stato male, è stato difficile andare avanti. Ma dopo settant'anni congelato l'ho ritrovato e tutte quelle sensazioni sono sparite di colpo. Ho perso Peggy. Ma la consapevolezza della sua vecchiaia e della sua malattia hanno reso la cosa più facile da digerire. Ho perso i miei genitori durante la guerra ma anche in questo caso i ricordi sono cosi confusi che è difficile rimpiangere  quei momenti di desolazione.

E infine ho perso per la seconda volta la donna che amo. Ad oggi, posso dire con assoluta certezza, la donna della mia vita. Cassie fin dalla prima volta che ha messo piede al complesso, mi ha attratto come una calamita. Non riuscivo a spiegarmi come mai una ragazza cosi giovane potesse interessarmi cosi tanto. Poi mi ha sorriso e maledizione con quel sorriso ho perso tutto il mio fottuto autocontrollo.

Per lei ho fatto cose che non credevo possibili: ho letto infinite volte il suo dossier, ho visto i video dei suoi primi allenamenti, l'ho osservata di nascosto tutte le volte che potevo imparando a conoscerla standole però sempre alla larga. Se non ci fossimo dichiarati, forse oggi non vivrei con questo grande rimorso: quello di non essere riuscito a salvarla.

Mi è scivolata tra le dita. Il suo corpo è precipitato nel vuoto ed è solo ed esclusivamente colpa mia. Eppure ciò nonostante, questa mattina quando ho aperto gli occhi il mio pensiero è andato a lei.

Alla mia migliore amica. A colei che c'è sempre stata per me. Alla quale ad oggi sono convinto di doverle qualcosa. Natasha sta soffrendo proprio come me. Cassie era la sua migliore amica, la sua confidente. Facevano coppia fissa ormai da mesi e questo aveva aiutato ad avvicinarle ulteriormente. E anche se quel giorno, è stata lei ad ordinare a Clint di non tornare indietro per portare a termine la missione non posso odiarla. Soprattutto se stava esaudendo una richiesta di Cassie.

Perciò conoscendo i suoi orari e sicuro di trovarla già sveglia, gironzolo un pò per il complesso arrivando poi nella zona del suo ufficio. E' li, seduta con le mani in fronte e gli occhi puntati sulla sua scrivania. Davanti a lei una serie di video a caso. Ma il soggetto è sempre lo stesso. Non ho la minima idea di cosa stessero facendo ma risentendo la sua risata capisco che dev'essere stato un bel momento.

"Un dollaro per i tuoi pensieri?" chiedo attirando la sua attenzione.

"Ehi..." sussurra sorpresa staccando subito il video che stava visionando. "S..s-te... Steve stai bene?"

"Dovrei chiedertelo io." ammetto sincero facendo il giro della scrivania cosi da starle accanto. "Da quanto tempo non dormi?"

"E' il tuo modo carino per dirmi che faccio schifo?" chiede divertita. "Lo so...dovrei farmi il colore."

Quando l'ho conosciuta I suoi capelli era rosso acceso. Ora invece con il passare degli anni ha tentato di nascondere il suo rosso con un biondo più spento. Che per carità le sta da dio...se non fosse per la ricrescita.

"Te lo avevo detto di non farti bionda, maledizione." la prendo in giro sperando che mi regali un sorriso. "Voi donne e questa voglia di cambiare colore di capelli."

"Che ci vuoi fare..." sussurra compiaciuta. "Siamo testarde."

"Oh, lo siete eccome." concordo incrociandomi le braccia al petto. "Davvero... come stai?"

"Domanda di riserva?"

Ovviamente. Cosa mi aspettavo?

"Mi perdonerai mai per essere sparito?"

"Tu mi perdonerai mai per aver ordinato a Clint di proseguire?" chiede a sua volta pronta.

"Prima tu." sussurro.

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