Jessica Hansen

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"Allora mi metto all'opera." annuncia Tony risoluto ritornando a prendere posto alla sua scrivania. Abbiamo abbozzato un mezzo piano. Ma è ancora tutto da decidere: il primo passo è rintracciare Andrew. Poi il resto verrà da se.  Steve non è stato per nulla contento di sapere della missione che il direttore, ovvero Coulson, mi ha affidato. Ma non mi è venuto contro.

"Io ho bisogno di una doccia." ammetto necessitando vivamente di rilassarmi un pò. "Ma voi non avete fame? Io muoio di fame."

"Non siamo mica incinti." puntualizza Tony divertito.

E con questo cosa vorrebbe dire?

"Mi stai dicendo che sono grassa?" chiedo corrucciando la fronte perplessa.

"Non mettermi parole in bocca che non ho detto." ribatte pronto sulla difensiva.

"Okey ora di andare." annuncia Steve fin troppo diplomatico. "Tony, ci vediamo dopo."

"Sono ingrassata?" chiedo preoccupata mentre Steve ed io usciamo dal suo ufficio andando dritti verso l'ascensore.

"Non dire assurdità." sbotta sincero.

"Me lo diresti vero se sono ingrassata?" domando ancora.

"Sei bellissima piccola." sussurra con uno strato tono di voce Steve spingendomi dolcemente all'interno della cabina. E' tutto molto veloce: ancor prima che le porte si richiudano, mi spinge contro la parete facendomi sgranare gli occhi per la sorpresa. "Promettimelo." ordina serio.

"Cosa?" balbetto confusa.

"Promettimi che qualunque cosa ti passa per la testa." inizia sottovoce. "Mi coinvolgerai."

"E' ovv..."

"Non è ovvio." mi interrompe secco. "A Nashville ci eravamo promessi niente più cazzate, niente più rischi e guarda cos'è successo."

"Me lo stai rinfacciando per caso?" chiedo perplessa afferrando solo una parte del filo del discorso.

"No, certo che no." chiarisce prontamente. "Ti sto solo chiedendo di non fare cazzate senza di me."

"Non voglio coinvolgerti."

"Sono già coinvolto. Dopo tutto quello che ti hanno fatto...come potrei non esserlo?"

Come posso dirgli di no? Ha paura per me. Per noi. La sento... è cosi forte, cosi vivida.

"Sei già sparita una volta nel cuore della notte... ti conosco, ne saresti capace ancora."

"Più persone sanno e peggio è." puntualizzo. "L'ordine arriva dal presidente."

"Le persone in questione sono la nostra famiglia." mi ricorda razionale. "E il piano ideato in parte li coinvolge."

"Lo so ma..."

"Ma nulla." mi interrompe di nuovo. "Promettimelo. O giuro che... ti lego al letto della mia stanza e non ti lascio andare fin quando questa storia non è finita."

Uh, questo si che è interessante.

Cosi interessante che l'immagine si insinua nella mia mente facendomi eccitare di colpo. "Perchè non al mio poi?" sussurro provocandolo.

"Privandomi cosi della possibilità di darti piacere quando mi pare?" mormora strusciandomi il naso sul viso prima di spostarsi sul mio collo. "Non prendere tempo e promettimelo."

Merda. Lo odio. Usare il sesso per farmi dire ciò che vuole sentirsi dire. E'... ingegnoso.

"Promettimelo piccola." bisbiglia contro il mio collo facendomi venire la pelle d'oca ed emettere un mugolio eccitato. Per amore, non posso e non voglio dirgli di no. Perchè se fosse il contrario, farei la stessa identica cosa per lui.

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