Nightmare

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 C'è un odore strano in giro.

Un misto di alcol e pelle bruciata.

Mi guardo intorno con non poche difficoltà vista la luce bianca davvero troppo forte.

"PERCHE' E' COSI RECIDIVA? PERCHE' NON ESEGUE I MIEI ORDINI?"

Questa voce.

Non può essere.

Aaron?

Seguo la direzione di quella voce, vedendolo in una stanza adiacente mentre sbraita contro un uomo che indossa un camice bianco.

"Stiamo... stiamo per scopri-rlo signore." balbetta quest'ultimo spaventato.

"Sarà meglio per te altrimenti sai già che fine ti aspetta!" sbotta il capo dell'Hydra guardando proprio nella mia direzione.

Mi irrigidisco di colpo, mentre lui avanza lentamente verso di me. C'è una lastra di vetro a separarci eppure tento di attivare il mio potere pronta a difendermi.

Ma nulla. Non esce nulla dalle mie mani.

"E' più forte di quanto pensassi..." sussurra compiaciuto guardando qualcosa alle mie spalle.

Mi volto lentamente, scontrandomi faccia a faccia con ... me.

Una me piena di lividi, capelli sporchi, viso stanco e dolorante, legata mani e piedi ad un lettino di ferro.
Non ho la minima idea di dove sono ma... i pochi ricordi che ho nonostante l'amnesia aiutano a rispondere alla mia domanda: sembra un'infermeria ma è in realtà la stanza dove mi tenevano prigioniera.

Che sta succedendo? Mi sono... teletrasportata nella mia mente?

Ma no... impossibile.

Eppure... come posso spiegarla una cosa cosi? Solitamente sento delle semplici voci o vedo poche immagini davanti agli occhi...

"Signore... c'è un... un problema." annuncia il medico attirando la mia attenzione. Mi volto di nuovo verso di loro, notando subito la faccia sconvolta del dottore.

"Cosa?" chiede Aaron spazientito ritornando da lui strappandogli il foglio da mano. Lo visiona velocemente prima di alzare lo sguardo scioccato. "COSA?"

"E' tutto vero signore... io... io non so come sia potuto succedere."

"MI VUOI PRENDERE PER IL CULO?" urla spazientito Aaron facendomi sobbalzare per la paura vista la reazione spropositata. "Non te ne sei accorto prima?"

Cosa può esserci mai scritto in quel pezzo di carta da farlo innervosire cosi?

"Che succede?" domanda una terza voce arrivando in stanza. E' alto e biondo. Indossa una tuta e un maglioncino a collo alto che mette in risalto le sue spalle larghe ed allenate.

Andrew Campbell. Il nipote del segretario Ross.

"Succede che l'agente Sullivan è incinta!" urla di nuovo Aaron furioso lanciando Il foglio per aria facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa.

Cosa?

Quando le mie orecchie sentono questo, il mondo inizia a vacillare.

Ma no... impossibile.

Mi volto institivamente verso il mio corpo stordito, puntando poi lo sguardo verso il mio ventre fin troppo piatto.

"Che cosa?" sussurra Andrew sconvolto.

"Si signore... di circa 8 settimane. Deve averlo... averlo nascosto... in qualche modo."

Otto settimane?

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