Phil Coulson

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 "Agente Sullivan? Qui è l'agente Dornan dall'hangar dello SHIELD di Washgton DC. E' richiesta conferma che il velibolo in avvicinamento sia il suo."

"Qui agente Sullivan." rispondo tenendo premuto il tasto della strumentazione di bordo. "Codice identificativo delta/beta 4254. Chiedo permesso di atterrare all'hangar da voi designato."

Pochi minuti e atterrerò a casa. Cioè... in quella che era casa mia fino a qualche mese fa. Dove ho fatto l'addestramento. Dove ho passato quattro anni della mia vita circondata da coloro che oggi sono cari amici.

"E' bello risentire la tua voce Cassie... è stato un volo tranquillo?" domanda Jamie premuroso.

"Non mi posso lamentare, Jamie." rivelo sincera.

"Come stai?" chiede ancora facendomi irrigidire. "Avrei voluto chiamarti ma sai... qui sono stati chiari a riguardo."

"Bene... sai bene che lo SHIELD è fin troppo rigido." affermo divertita. "Avresti potuto farlo... non ci sarebbe stato nessun problema."

Lo so facendo a posta? Si.

Mi sto divertendo a farlo? Da matti.

"Quanto di fermi a DC? Vorrei offrirti un caffè... in onore dei vecchi tempi. " propone all'improvviso facendomi accennare un sorrisetto.

Qui nulla può essere frainteso. E' abbastanza ovvio che Jamie ed io abbiamo avuto un piccolo, piccolissimo aggiungerei, trascorso. Nulla di serio ma... ora mi sta ritornando utile.

Sto per rispondergli, quando un braccio si posa sopra alla mia testa andando dritto sul tasto della strumentazione di bordo solo per attivare di nuovo la comunicazione con la sala comandi.

"Posso venire anch'io?" domanda Steve infastidito spingendomi a voltarmi leggermente trovandolo vicinissimo a me e al mio volto. Qualche secondo di silenzio, durante i quali sento Sam e Bucky schiniazzare sul retro del quinjet.

"Chttt.... Capitano Rogers? E' lei signore?" domanda Jamie visibilmente più distaccato.

"In persona." ribatte Steve secco. "Allora abbiamo finito?" sbotta parlando al plurare fulminandomi con lo sguardo. Io in tutta risposta scrollo le spalle ignorandolo completamente.

"M...m-mi dispiace signore non ... non sapevo sarebbe stato anche lei dei nostri." si scusa Jamie professionale. "Il piano di volo dell'agente Sullivan era..."

"Beh correggilo questo piano di volo." afferma Tony deciso palesando anche la sua di presenza accanto a me essendo lui oggi il mio copilota. "C'è l'intera squadra a bordo di questo velivolo. Ora... visto che ho bisogno di sgranchirmi il culo e liberare la vescica... e il tuo flirtare con Cassie sta solo prolungando questa agonia..."

"Signor Stark?" lo chiama Jamie più che sorpreso. "Signore ha... frainte... cioè no, non ha frainteso nulla ma..." puntualizza sulla difensiva con voce preoccupata. "Merda... dicevo... hangar di atterraggio cinque."

La comunicazione si interrompe e quando vedo il quartier generale dello SHIELD ormai in lontananza inizio le procedure di discesa.

"Sbaglio o ha ammesso che ci stava provando con Cassie?" chiede retorico Clint.

"Scommetto cinquenta bigliettoni che Cap gli fa il culo ora che scendiamo." afferma Falcon sicuro di se rigirando il coltello nella piaga.

"Io cento che Jamie non si farà vedere per tutta la durata della nostra visita." gli da corda Nat.

Li ignoro categoricamente fingendo di non sentirli mentre con fare esperto premo vari tasti e faccio scendere il carrello per l'atterraggio.  "Jamie?" ripete una voce maschile profonda alle mie spalle attirando la mia attenzione.

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