SHIELD

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"Sicura che te la senti?" chiede Tony preoccupato mentre arriviamo nella zona allenamenti.

Quando ha progettato questo complesso per gli Avengers ha pensato davvero a tutto. Perfino ad una palestra ad un piano sotterraneo dove poter creare delle vere e proprie simulazioni di guerra.

"Ho scelta?" chiedo retorica avanzando lungo il corridoio che dall'ascensore ci porta all'ingresso. "E' lo SHIELD... starò bene."

Sono trascorsi circa dieci giorni dal mio ritorno a casa. Pensavo che la soluzione migliore fosse rimanere chiusa in stanza e invece grazie all'aiuto di Bucky e Wanda giorno dopo giorno capisco qualcosina in più sui miei nuovi poteri. A tal punto che Fury mi ha chiesto una sessione di allenamento con alcuni agenti dell'organizzazione solo per addestrarli a lottare contro una potenziata.

"Se... dovesse diventare insostenibile se... basta che mi fai un cenno e noi interrompiamo questa farsa." mi rassicura Tony dolcemente.

"Non sei preoccupato che possa fargli il culo?" chiedo divertita.

"Spero che tu gli faccia il culo." mi corregge con fare teatrale. "Fagli vedere cosa sai fare."

Mi molla li all'ingresso visto che lui assisterà dalla sala di comando al piano superiore. Dopo aver tirato un grande sospiro, entro finalmente in palestra attirando l'attenzione su di me di alcuni agenti.

"E' lei." sussurra uno di loro mentre mi avvicino.

"Dio che emozione!" afferma una ragazza bionda euforica.

Mi osservano come un topo da laboratorio. Ma credo sia normale visto che... hanno di fronte a loro una potenziata dell'Hydra.

"Ciao a tutti." saluto fredda pentendomi amaramente di aver accettato questa cosa. "Iniziamo?"

"Con piacere." acconsente un ragazzo alto e grosso fisicamente che mi sorride minaccioso.

Davvero? Fai sul serio?

L'allenamento inizia e con nessuna difficoltà riesco a mettere ko i primi due agenti dei sette presenti in sala. Solo con il combattimento corpo a corpo. Sono scaltri e veloci devo essere sincera. Ma io sono stata addestrata da Maria Hill e Natasha Romanoff. Difficile che possano battermi. Metto a terra altri tre agenti lasciandone solo due in gara.

Due ragazzi. Uno mi ricorda Clint visto che tira con l'arco davvero bene. L'altro invece è il coglione che mi ha sfidato prima. Quest'ultimo prende dalla fondina la sua pistola e mi spara addosso. Sono abbastanza veloce da parere I suoi colpi con un piccolo scudo che riesco a creare solo incrociando I polsi davanti a me a mo' di protezione.

Figo.

Mi ricorda lo scudo di Steve per certi aspetti. Imitando appunto il capitano, sperando che funzioni e non faccia cilecca, con una sola mano lancio questa proiezione sul mio nemico. Quasi come se fosse uno scudo reale, lo colpisce disarmandolo. Poi ritorna da me ma quando tocca le mie mani svanisce di colpo.

"Non male." sussurro compiaciuta.

Ma questa sensazione di fierezza viene subito sostituita da timore quando percepisco alle mie spalle, l'arrivo di una freccia scoccata proprio nella mia direzione. Mi volto giusto in tempo per bloccarla con entrambe le mani grazie alla mia energia blu che si palesa di nuovo. Guardo in direzione del ragazzo fulminandolo con lo sguardo.

"Non ti hanno mai detto che è di cattivo gusto colpire il nemico alle spalle?" chiedo nervosa.

"C...ch-chiedo scusa." balbetta il ragazzo sincero. "Io... io mi sono lasciato prendere dalla situazione."

"Fuori." ordino risoluta indicandogli l'esterno dell'aria di addestramento dove sono il resto dei suoi colleghi. Alzo per un secondo lo sguardo verso la sala di comando, vedendo subito Tony e Steve in prima fila entrambi con le braccia incrociate osservarmi fieri. Li ignoro, cercando di non farmi coinvolgere dalla vista del capitano, e sto per voltarmi verso l'ultimo agente rimasto quando improvvisamente sento uno sparo di pistola. Vengo colpita inaspettatamente in pieno braccio, emettendo un grido di dolore lancinante che risuona in tutta la palestra.

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