Rescue

156 10 16
                                    

 "Ti sto mandando dei video... ma credimi, non ti piaceranno."

Siamo in viaggio da quasi tre ore ormai. Sam guida il quinjet spedito, diminuendo secondo dopo secondo la distanza che ci separa da quella dannata cittadina russa che per mesi è stata base dell'Hydra.

"Dimmi solo questo... è viva?" domando speranzoso con il cuore a mille davanti al pc nel lato posteriore del velivolo. Dietro di me c'è Bucky raggiunto dopo qualche secondo da Sam che nel frattempo ha inserito il pilota automatico.

"S..s-si." balbetta Mike annuendo ripetutamente con il capo con gli occhi lucidi. Chiaro segno che ha pianto.

"Che... che succede?" chiedo confuso. "Che... che le hanno fatto?"

Mike non mi risponde ma al contrario riproduce sui nostri schermi un video. L'inquadratura non è ben centrata, non si vede granchè forse anche a causa della poca luce. Si intravede solo un lettino e al di sopra un paio di gambe.

"Allora, allora, allora... che novità ci sono?"

Ho risentito la sua voce nella mia testa per le ultime settimane. E' lui non mi sto sbagliando.

Aaron Carter.

"E' stabile signore."

Chi è stabile?

Pochi secondi dopo, Aaron appare nell'inquadratura facendo un sorriso inquietante per I suoi spettatori.

"Quando il capitano Rogers lo saprà... verrà da noi." annuncia facendomi irrigidire di colpo visto che I suoi occhi sono fissi nei miei quasi come se sapesse che prima o poi avrei visto queste immagini.

"Non promette nulla di buono." sussurra Sam alle mie spalle.

Un secondo video inizia. Ma questa volta, la telecamera è posta decisamente meglio.

E infatti la vedo subito. Riconosco il suo viso e I suoi capelli biondi anche se le riprese sono in bianco e nero.

"Oh merda." sussurra Bucky alle mie spalle.

Cassie è li. Viva.

"Come si sente agente Sullivan?" domanda Aaron Carter con il suo accento russo.

Cassie resta in silenzio, con una espressione di dolore sul viso guardandosi intorno ripetutamente. E' legata con alcune fasce ai polsi e alle caviglie ad un lettino posto però in verticale.

"Ha rischiato di rimanerci secca, lo sa?" aggiunge con fare teatrale. "Le ho salvato la vita."

"Co....co-sa diavolo mi avete fatto?" sussurra Cassie facendomi risentire la sua voce dopo settimane. Settimane dove credevo fosse morta. Tenta di divincolarsi muovendo freneticamente I polsi ma è tutto inutile. "Liberatemi subito!"

"Che caratterino la donna di capitan America, eh ragazzi?"

La donna di capitan America.

Lui sapeva che era la mia donna. Ecco perchè la tiene prigioniera cosi.

Per colpa mia.

"Mi dispiace agente... non possiamo. Tu sarai la mia carta vincente per avere Steve Rogers." aggiunge gironzolando per la stanza che sembra essere tanto un'infermeria.

"Sei uno stupido se pensi che lui verrà qui." ribatte Cassie ironica. "Lui crede che Io sia morta. Non verrà a cercarmi... non l'avrai."

E lo pensa davvero. Non è solo una questione di realtà di fatti. Crede davvero di non avere scampo.

"Tu lo porterai da me." rivela Aaron accarezzandole la guancia con il dorso della mano.

HybridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora