Is it a yes?

154 11 18
                                    

 "Ho messo la modalità non disturbare per un motivo, no?... Mi lasci tornare a dormire?... Ma che razze di domande fai?"

Apro gli occhi lentamente, costatando che la stanza di Steve è ancora avvolta nel buio più totale. Ma dalle tende intravedo tanta luce quindi deduco che il sole sia sorto da un pezzo.

"Chi è?" sbotto con la voce impastata dal sonno allungandomi per stiracchiare il corpo dolorante. Sarà per tutto il sesso fatto.

Steve sentendo la mia voce si irrigidisce di colpo e quando mi volto verso di lui, lo trovo già verso di me. "Bucky." rivela staccando la chiamata bruscamente posando il cellulare sul comodino.

"Digli di non rompere le palle." sussurro contrariata girandomi completamente solo per poggiare la testa sul suo petto.

"Mi dispiace averti svegliato." ammette sincero abbracciandomi.

"Lui ha svegliato te." puntualizzo. "A proposito... che ora sono?"

"Le quattro del pomeriggio." afferma facendomi sgranare gli occhi. Alzo la testa di scatto verso di lui solo per capire se sta dicendo la verità. "Lo so... neanch'io ho mai dormito cosi tanto... ma credo sia normale... abbiamo fatto le ore piccole."

"Merda le quattro." sussurro incredula mettendomi seduta sul letto coperta solo da un lenzuolo.

"Avevi qualche impegno?" chiede preoccupato imitandomi.

"No, certo che no." lo rassicuro accarezzandogli dolcemente il viso. "No... è solo che... mancando entrambi capiranno che... beh sai... siamo insieme."

"Ed è un problema?" afferma perplesso. "Tony... Tony sa di noi. A meno che... tu non sia preoccupata di un'ipotetica reazione di Sam..."

Tony sa...ma certo. Non l'ha saputo da me e la cosa mi dispiace ma... non ho più nulla da temere. "Ma ti pare?" domando retorica spingendolo di nuovo a stendersi sul letto prima di mettermi su di lui.

"Stai bene vero?" chiede giocando con i miei capelli mentre io sono appoggiata con il mento sul suo sterno.

"Mai stata meglio." sussurro sincera. "Tu?"

"Ora si." ammette emozionato.

Ora. Ma stanotte non era cosi. L'ho sentito.

"Stanotte... ti sei rigirato spesso tra le lenzuola..." gli faccio notare preoccupata. "Hai... hai ancora gli incubi?"

"Chi ti ha detto degli incubi?" chiede confuso quasi come se la cosa lo mettesse a disagio.

"Secondo te?"

Forse era meglio se mi facevo i fatti miei... Steve è in difficoltà, quasi come se lo avessi messo alle strette. 

"Bucky..." sbotta contrariato alzando gli occhi al cielo. "Ma certo..."

Perchè sembra nervoso?

Non sembra. Lo è. Posso percepirlo.

"Perchè reagisci cosi?" chiedo spostandomi con la testa sul mio cuscino cosi da guardarlo meglio. "Cosa c'è?"

"E me lo domandi?" sussurra ironico. "Non... io..."

Sensi di colpa.

"Io... mi sei scivolata tra le mani." rivela dispiaciuto. "Io... dovevo prenderti, dovevo... quale uomo lascia cadere cosi la donna che ama?"

"Steve..." sussurro scioccata visto ciò che le mie orecchie hanno appena sentito. "Te ... t-te l'ho già detto non puoi e non devi punirti cosi."

"Non ci riesco." ammette alzandosi solo per mettersi seduto con la schiena contro la testiera del letto. "Non... non riesco a non pensare a quel momento."

HybridDove le storie prendono vita. Scoprilo ora