First aid

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 "Siamo a casa." annuncia Clint mentre pilota il quinjet. E' lui a spezzare il silenzio dopo quasi un'ora dove nessuno e sottolineo nessuno ha proferito parola.

Ho perso le staffe davanti una ventina di agenti dello SHIELD. Costringendoli a puntarmi un'arma contro dopo la riunione a cui abbiamo presto parte.

"Perdi sangue dalla fronte." sussurra Nat premurosa tentando di toccarmi. Ma io sono troppo nervoso per essere toccato. Da chiunque.

"Sto bene." sussurro a mo' di rassicurazione.

"Posso capire cosa diavolo ti è preso?" sbotta Tony contrariato.

Ho esagerato. Lo so.

"E' stato lui ad iniziare." puntualizza Bucky venendo in mio aiuto.

"E' stato lui ad iniziare?" ripete Tony ironico. "Ma che siamo all'asilo?"

"Capo forse è il caso di calmarci..." propone Wanda razionale.

"Una volta a casa..." inizia Tony ignorando completamente il consiglio di Wanda. "... di sicuro riceverò una noiosa telefonata dal nuovo segretario di stato dove mi chiederà come mai, il famoso capitan America, abbia perso le staffe contro un agente dello SHIELD colpendolo a tal punto da procurargli quasi una commozione celebrare!" sbotta tutto d'un fiato.

Le cose non sono andate proprio cosi. Josh Beckett sta bene e di certo non ha una commozione celebrare. Il naso rotto sicuramente. Qualche dente mancante pure. Ma è ciò che si merita per averla anche solo nominata.

"E io cosa dovrei dirgli?"

"Che è un coglione." rispondo pronto.

"Cap..." ricomincia Tony pronto a farmi la paternale. "Maledizione lo so che è una situazione nuova e difficile... credimi lo è per tutti."

"No, non lo è." ribatto secco. "Pepper non si è dimenticata del vostro amore e non è diventata una potenziata."

"Steve..." sussurra Nat mentre una sua mano è sul mio ginocchio. "Vedrai che si ricorderà di voi. Lo sta già facendo in parte, devi solo ..."

E' vero. Ho visto il modo in cui mi guarda. L'incontro ravvicinato in corridoio ieri ne è la prova, se non fosse stato per lei avrei mandato a puttane tutte le raccomandazioni che i medici ci hanno fatto in merito alla sua amnesia. Ma che posso farci? Non riesco a starle lontano, sono attratto da lei come una calamita lo è con un pezzetto di ferro.

"Devi solo... calmarti." conclude Tony facendomi innervosire ancora di più.

"Calmarmi?" ripeto alzandomi dai sedili posteriori del velivolo fronteggiandolo. Natasha e Bucky fanno un passo verso di me preoccupati forse di una mia ipotetica reazione spropositata. "Tu avresti fatto lo stesso se avessi sentito come parlava di lei."

"Se hai reagito cosi non voglio neanche immaginarlo." urla Tony furioso.

"E infatti non ti piacerebbe sentirlo credimi." puntualizzo sicuro di me. "Ha avuto quello che si meritava, punto fine del discorso. Se il segretario di stato dovesse chiamarti, sarò più che felice di rispondere per te."

"Non si tratta di questo, non è quello che..."

Tony si blocca di colpo quando nonostante i rumori del motore del velivolo, una volta entrati nell'hangar si sente in tutto l'ambiente musica ad alto volume. Io la riconosco subito visto che è la canzone preferita di Cassie. Ma per il resto della squadra... è una grande novità. Ci guardiamo tutti perplessi e confusi, fin quando Clint non atterra il mezzo aprendo poi il portellone posteriore permettendoci la discesa.

"Ma che diavolo...?" domanda Sam perplesso.

L'hangar è vuoto. Non c'è nessuno se non noi. Ma allora da dove viene questa musica?

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