A life for a life

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Due giorni dopo la festa di Clint, Steve mi ha svegliato con insistenza urtandomi ripetutamente il braccio costringendomi a fuggire dalla braccia di Morfeo per iniziare una nuova giornata.

"Tony ha trovato Andrew Campbell." mi ha annunciato tremendamente serio.

Ecco il motivo del perchè, di nascosto di tutti, siamo in viaggio verso un'isola sperduta della Grecia.

Ha utilizzato un telefono locale e grazie ad alcune telecamere abbiamo scovato la sua piccola imbarcazione a motore che secondo i registri contabili arriva a Corfu tutti i giovedi, fa un pò di scorta di cibo e poi riparte nascondendosi da tutto e tutti. "Che stai pensando?" domanda Steve al mio fianco facendomi ritornare alle realtà.

"Nulla." mento spudoratamente. "Cioè... perchè telefonare? Rischia molto facendo quella semplice telefonata."

"Cosa pensi?"

"Che c'è qualcuno che gli copre le spalle." ammetto prontamente. "O chissà... forse ha una famiglia?"

"Dal suo dossier però non è uscito nulla."

"Barton con l'aiuto di Coulson ha nascosto bene le tracce di Laura e dei bambini per anni." gli ricordo. "E se... avesse fatto anche lui lo stesso?"

"Non voglio mettere in dubbio le tue capacità di informatica..." inizia misterioso con aria divertita. "Ma non potresti rintracciare la chiamata?"

"Potrei farlo, si." mormoro ragionando bene come fare. "Ci metterò un pò però."

"Abbiamo tutto il giorno." mi punzecchia.

"E io che pensavo ti andasse di fare altro." sussurro maliziosa slacciandomi la cintura.

"Quello sempre." ribatte prontamente.

"Te la caverai?" domando alludendo al pilotaggio del quinjet.

"Ho capito di essere negato ma... non esagerare."



Andrew Campbell non è in casa quando Steve ed io facciamo irruzione. Siamo atterrati dall'altro lato rispetto alla sua piccola abitazione, nascondendo per tutto il tempo il quinjet con l'effetto dissolvenza. La sua barca però è attraccata al pontile chiaro segno che è nei paraggi.

"Non male." afferma Steve dietro di me.

"Circondato da acqua su quattro lati?" chiedo perplessa alludendo a come è rimasto congelato settant'anni prima.

"Ora che ci penso... non è una buona idea."

Sto per rispondergli quando la mia attenzione viene attirata da un paio di passi sul porticato in legno che scricchiola a causa del peso di qualcuno.
Esattamente due secondi dopo, la porta di casa si apre rivelandoci un bagnato Andrew Campbell con alcuni pesci in mano ancora attaccati alle lenza.

Non accorgendosi minimanente di noi, nonostante siamo ben visibili e per nulla nascosti, prosegue verso la cucina superando l'isola posando il suo bottino nel lavandino.

Ci fa o ci è questo, non capisco?

Tocco rapidamente l'orologio attivando cosi la telecamera posizionata da me affinchè tutta la scena possa essere ripresa e poi mostrata al presidente.
"Sono impressionata." esclamo con fare teatrale attirando la sua attenzione. Come una molla, Andrew Campbell prende dal retro della sua schiena una pistola e me la punta contro.
Agito leggermente le mani attivando cosi il mio potere: l'arma viene sbalzata da tutt'altra parte, disarmando cosi il mio rivale."Bella casa." ammetto guardandomi intorno. "Fammi indovinare... eredità di famiglia?"

"Non so se essere più preoccupato che sia stata tu a trovarmi e non lui." afferma Andrew facendo il giro ritrovandosi ora a pochi passi da me. Solo cosi, si rende conto di chi c'è con me. "Cap..."

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