Capitolo 2

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Melanie

- Dopo 5 giorni.

«Si mamma sono atterrata proprio ora».

Mentre esco dall'aeroporto trovo una figura conosciuta.

«Ti devo lasciare ora, ti chiamo quando arrivo in hotel» l'avverto.

«Va bene tesoro, chiamami appena puoi. A dopo». E con un ultimo saluto, chiudo la chiamata e mi avvicino a quella persona.

«Sapevo quanto ti piacesse la palestra, ma non credevo che fosse quasi una passione» commento alle sue spalle. Josh si gira e spalanca la bocca appena mi vede.

«Non ci credo... Melanie!!'», si avvicina per abbracciarmi e per la prima volta non mi scanso. Sanno tutti quanto odio il contatto fisico, ma è pur sempre un mio amico.

«Ti ricordi quali sono le regole? Niente abbracci se si tratta di Melanie Long» preciso staccandomi.

«Hai ragione, ma dimmi un po'... Cosa ci fai qui?».

«Starò qui per qualche giorno e poi tornerò a casa. Domani avrò un colloquio molto importante che deciderà quale che sarà il mio futuro» ammetto.

«Pensi di venirti a trasferire qui a Los Angeles?» chiede.

«Non me la voglio gufare, però se entro due settimane, a partire dal giorno del colloquio, mi faranno sapere qualcosa allora sì. Ho già trovato una piccola casa quasi vicino al centro e a 10 minuti dal luogo in cui dovrei andare a lavorare perciò spero di riuscirci» rispondo onestamente.

«E la Melanie che voleva trasferirsi a Las Vegas dov'è finita?» domanda ridacchiando.

Mi rabbuio al ricordo di quella città.

«Diciamo che quella vita non fa per me. Ho passato tutta la fine dell'anno, gli ultimi due mesi in pratica, a Las Vegas ma preferisco di gran lunga voltare pagina. Molto probabilmente se ci fossi andata con persone diverse, allora la penserei in maniera diversa» confesso sospirando.

«Chi c'era con te?».

Aspetto un po' prima di rispondere sapendo quanto odio c'è stato tra i due.

«Jason» rispondo e lui sgrana gli occhi.

«Quel Jason?», annuisco e spalanca la bocca.

«Cioè fammi capire... Tu e lui insieme?».

«A quanto pare...», scrollo le spalle e guardo altrove.

«Qualcosa mi dice che sei cambiata, perché se non ricordo male tra voi due non scorreva buon sangue» commenta guardandomi dalla testa ai piedi.

«Chi sei veramente?» aggiunge.

Scoppio a ridere.

«Credimi sono sempre la stessa, però diciamo che sono cambiate parecchie cose. Sicuramente sono molto più matura» rivelo guardandolo.

«Niente più sesso occasionale?» chiede sorridendo.

Scuoto la testa e dico: «No, non più. Erano altri tempi quelli».

«E che tempi...» dice modestamente con aria da spavaldo. Alzo gli occhi al cielo e rido insieme a lui.

«Melanie», una voce pronuncia il mio nome alle mie spalle. Mi giro e mi impietrisco quando vedo Jason.

«Eccolo il mitico donnaiolo» commenta al mio orecchio Josh.

«Per l'amor di dio non farti sentire» dico poco prima di trovarmelo di fronte.

«Andiamo?» chiede Jason.

«Cosa ci fai qui?».

«Ti sono venuto a prendere, adesso andiamo?».

«Non mi saluti?» chiede Josh guardandolo negli occhi. Sposta lo sguardo su lui e dice: «Non ti conosco nemmeno».

«La tua amica invece sì».

Jason stringe i pugni lungo i fianchi e cerca di avanzare verso di lui.

«Che hai detto?» ringhia a denti stretti.

«Ok andiamocene», lo tiro via per la giacca senza nemmeno salutare Josh.

«Lasciami» dice mentre ci allontaniamo. Cammina davanti a me fino a condurmi vicino un auto.

«È tua?» chiedo sorpresa.

«Sali» risponde freddo mentre mi prende la valigia.

Salgo in macchina e lo aspetto.

«Che ci fai qui? Chi ti ha detto che sarei atterrata a quest'ora?» domando confusa e curiosa.

«Tua madre», accende in moto la macchina e parte.

«Guarda che ho una camera di Hotel che mi aspetta» confesso guardandolo.

«Lo so già, ti ci sto portando» spiega guardando la strada. Rimango in silenzio senza aggiungere altro.

One night more 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora