Capitolo 36

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Jason

Non appena esco trovo tutti lì.

«L'hai convinta?» mi chiede Collin.

«No, ma ci penserà ha detto».

«Mi auguro che accetti» replica Charlotte.

«Vedrai che lo farà» la rassicura mia madre.

«Come la vedi? Sta bene?» domanda Jo.

«Sembrerebbe però sentite non c'è tempo da perdere. Melanie ha detto che penserà a cosa è meglio fare, ma io nel mentre farei quello che c'è da fare per poter avere i risultati compatibili il prima possibile» confesso.

«Dici di sottoporci ad un esame?».

«Esame o meno dobbiamo trovare qualcuno compatibile con Melanie e che chiaramente qui dentro sia disposto a sacrificarsi».

«Tutti lo faremo» commenta Collin.

«Io no» aggiunge Jo.

Di scatto la guardo.

È forse scema? È sua sorella. Lei più di chiunque altro ha un'alta probabilità di avere una buona compatibilità con Melanie. Che cazzo dice.

«Ho un valido motivo per tirarmi indietro perciò non iniziate a giudicarmi» aggiunge.

La madre sta zitta e abbassa la testa. Quando i suoi occhi incrociano i miei non riesce a dire una parola.

«Io ci sto» dice Josh intromettendosi.

«Non è necessario che tu lo faccia» ringhio.

Non abbiamo bisogno del suo aiuto. Siamo in tanti, almeno uno di noi sarà compatibile con lei no?

«Sono abbastanza grande da decidere quello che è meglio per me e specialmente quello che è meglio per Melanie. È sempre stata una persona importante nella mia vita, perciò questo è il minimo che posso fare per lei specialmente dopo tutto quello che ha fatto per me» dichiara.

«Qui nessuno ha bisogno del tuo aiuto, perciò se vuoi proprio aiutare Melanie sparisci», mi avvicino a lui con fare minaccioso. Lui fa altrettanto.
Una bella mossa azzardata devo dire.

«Jason smettila, ma ti pare il caso di metterti a litigare con lui qui in ospedale? Ma che ti dice il cervello? Se lui vuole fare questo splendido gesto lo farà e basta, e tu non sarai nessuno per impedirglielo». Charlotte si mette in mezzo infuriandosi come una iena.

«Come fai a dire questo dopo quello che le ha fatto?». le chiedo.

L'ha usata per anni. Era consenziente, quindi è stata una cosa reciproca ma cazzo...

«Che le ha fatto?» ripete.

«Niente signora Charlotte, niente» risponde lui.

Ah eccoci. Ora capisco perché lei lo difende così tanto. Non sa la verità. Molto probabilmente saprà che si stavano frequentando o peggio ancora che erano fidanzati, quando in realtà il finto amico, che casualmente più volte a settimana arrivava a casa loro dicendo a tutti che dovevano studiare insieme, se la scopava.

«Jason hai sentito Charlotte? Ti prego non qui. Se Melanie lo venisse a sapere ti lascerebbe nell'immediato» aggiunge mia madre allontanandomi da lui. Per questa volta è andata bene ma non finisce qui. Non appena avrò occasione di parlargli, lo minaccerò e non gli permetterò mai più di riavvicinarsi a Melanie. Mai più.

«Fate che cazzo vi pare, io adesso vado a parlare con il dottore per capire il da farsi», supero tutti fin quando, una volta svoltato l'angolo, non mi ritrovo davanti il padre di Melanie.

«Jason dov'è Melanie? Sono corso il prima possibile ma ho dovuto prendere il volo successivo agli altri per motivi impellenti» dice preoccupato.

«È nella sua stanza, svolti l'angolo e infondo vedi tutti. Io adesso vado a parlare con il dottore, ci vediamo dopo». Freddo come sempre cerco di rispondergli chiaramente, per poi superarlo completamente andando in cerca del famoso dottor Chapman.

One night more 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora