Capitolo 43

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Jason

Quando rientro in casa tutti prestano attenzione alla televisione. O meglio dire quasi tutti.

Christian è seduto sulla poltrona e mi scruta attentamente. È un pagliaccio se crede di poter competere con me.

Mentre mi avvicino alle scale mi sento afferrare per una spalla.

«Dove cazzo credi di andare» ringhia lui al mio orecchio senza urlare troppo.

Mi volto a malapena e, con fare minaccioso, dico: «Toglimi le mani di dosso».

«Perché altrimenti che fai?». So quanto sia bravo a provocare le persone, specialmente le donne ma non so quanto gli convenga farlo con me.

Mi scrollo dalla sua presa più veloce che mai.

«Ti conviene tacere se non vuoi che ti rovini quella bella mandibola che hai».

«Non mi intimorisci bello» continua lui spingendomi all'indietro.

«Stai messo proprio male. Credi sul serio che possa. cedere alle tue provocazioni? Con quale scopo? Mettendomi a cattiva luce davanti a tutti se solo partissi per primo? Mi dispiace caro ma io non sono così figlio di puttana».

Queste sono state le mie ultime parole prima di ritrovarmi a terra con il naso sanguinante.

«Amore mio» urla mia madre.

«Jason...».

Senza l'aiuto di nessuno mi alzo in piedi e scanso mia madre quando vedo che si sta per gettare su di me. Rivolgo lo sguardo all'inizio della scale e gioisco quando mi accorgo che Melanie ha assistito a tutta la scena.

La vera merda qui dentro non sono io, è lui.

«Melanie io... Cioè lui...». Balbetta come un bimbo di 3 anni in cerca di una frase sensata.

«Stai zitto, in questo momento l'unica cosa che puoi fare è starmi lontano», stringe forte i denti e lo guarda in cagnesco. Non l'avevo mai vista così, ma mi piace il fatto che mi stia difendendo in un momento così.

Sono stato uno stronzo con lei in questi mesi. La ignoravo, non rispondevo ai suoi messaggi e alle sue chiamate ma questo non è bastato a fermarla.

«Amore stai bene?» mi chiede mia madre.

«Si mamma non stressarmi», rispondo togliendomi le sue mani di dosso.

Si gira verso l'uomo che mi ha appena colpito e dice: «Per molti sarai pure un grande uomo di affari e un imprenditore vero, ma qui davanti a tutti questa sera ti sei dimostrato per quello che sei: un vigliacco».

Guardo compiaciuto mia madre e cerco di trattenere una risata. Quando prova a scusarsi viene interrotto dal telefono di casa Long che suona.

«Jason vai in bagno a medicarti», mi consiglia Charlotte. Annuisco e salgo le scale.

Melanie mi segue e mi apre gentilmente la porta del bagno.

«Grazie» dico, credendo che fosse l'ultima mia parola rivolta a questa giovane ragazza per stasera, ma quando chiude la porta alle sue spalle e gira la chiave dentro la serratura, deduco che non sia così.

«Che fai?», chiedo come se non avessi già capito le sue intenzioni.

«Voglio aiutarti».

«Non è necessario» ammetto.

«Lo è, lascia fare a me», si avvicina lentamente al mio viso toccando delicatamente l'inizio della narice sinistra. Di scatto muovo la testa all'indietro per il fastidio.

«Lo so lo so, ma cerca di resistere».

Resto fermo e in silenzio mentre aspetto che Melanie abbia finito.

«Mi dispiace per prima» dico serio.

«Me lo merito».

Beh è vero, ma ho esagerato.

«Hai finito?» chiedo.

«Sì» risponde staccandosi.

«Grazie».

Non risponde ma la vedo trattenere un sorriso.

Prima che possa fare qualcosa mi blocca il passaggio e si mette davanti a me.

«Possiamo parlare?».

«Di cosa?».

«Mi dispiace per come ci siamo lasciati l'ultima volta» confessa incastrando lo sguardo sul mio.

«Non importa».

«Importa invece, perché ho sbagliato tanto con te». Si avvicina alle mie labbra mentre sussurra a malapena le parole.

Improvvisamente bussano alla porta e, istintivamente, la invito ad allontanarsi spingendola indietro.

«Jason sei lì?». È mia madre.

Apro la porta.

«Sì, ho finito».

«Fammi vedere». Prova a toccarmi la parte colpita ma riesco a scansarla.

«Lasciatemi in pace cazzo», me ne vado lasciandola da sola con Melanie. Prima che qualcuno possa fermarmi esco fuori dalla casa e mi avvio verso la mia macchina.

One night more 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora