Capitolo 28

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Melanie

Il mio sorriso si spegne quando sul tavolo vedo solo il giornale. Un'articolo di 2 giorni fa.

Afferro il giornale e inizio a leggere.

Il noto imprenditore Christian Stewart ha forse trovato l'amore? Per la prima volta dopo tanto tempo si è presentato in pubblico ad un incontro di gala con una giovane donna. Il suo nome è Melanie Long, ha 19 anni e proviene da una piccola cittadina della Georgia. I due sono stati avvistasti per la prima volta insieme solo la scorsa notte, ma chissà che cosa ci nascondevano già da tempo. Questa giovane coppia non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione ma di una cosa siamo certi, tra i due c'è del tenero.

Sotto questa breve introduzione appare l'immagine che uno dei tanti fotografi presenti alla cena di Gala ci ha fatto.

Il signore ha sempre gestito la sua fama in maniera autonoma, mostrandosi spesso da solo sia ad eventi che in foto, ma questa volta sembra diverso. Attraverso alcune voci ci è stato riferito che a voler immortalare questo splendido ricordo insieme è stato proprio il signor Stewart. Insomma... Nulla è ancora ufficiale, ma ci aspettiamo che molto presto lo sia.

Guardo subito di quando è l'articolo.
Questa è pura follia.
La data coincide con il giorno seguente al meet di Gala.

«Jason non è come sembra», esco dalla cucina per dirigermi verso il salotto ma non lo trovo. Mi affaccio alla finestra per vedere se è in casa e per fortuna la sua macchina è ancora fuori.

«Jason!!».

Controllo in camera ma niente, provo nel bagno. Quando faccio per aprire la porta la maniglia non si gira.

«Jason aprimi per piacere» lo scongiuro.

Non risponde.

«Jason dobbiamo parlare» insisto.

Quando aziona il getto dell'acqua calda capisco che le mie grida sono inutili fin quando non uscirà fuori.

Sbuffo e mi siedo a terra difronte alla porta.
I minuti sembrano non passare mai.

Quando finalmente la porta si apre, Jason esce fuori dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita. Le gocce sul suo corpo rendono tutto ancora più sexy.

Mi alzo subito in piedi.

«Non crederai mica a quelle cavolate vero?» chiedo.

Lui non mi risponde e si avvia in camera. Mi sbatte la porta in faccia ma io non gliela do vinta. Apro subito la porta prima che possa chiuderla a chiave.

«Hai intenzione di non parlarmi più?».

«No, ho solo intenzione di trattarti come mi hai trattato te per tutta questa settimana» risponde.

«Che intendi?».

«Mi hai completamente ignorato. Ti dicevo di chiamarmi e non lo facevi mai, sono stato sveglio quasi per una notte intera aspettando una tua chiamata, che chiaramente non è mai arrivata. Ti ho sentita distante e adesso capisco perché. Eri a farti la storia di amore con il capo», si gira di scatto e mi urla addosso tutto quello che teneva dentro da quasi una settimana.

«La mia storia d'amore? Io non ho nessuna storia con lui. È il mio capo e non so perché la stampa ha scritto quelle cavolate, ma ti giuro che non è successo niente».

«Ah no?», prende il suo telefono e digita qualcosa.

«Come lo giustifichi questo allora?», rivolta lo schermo del suo cellulare verso di me.

One night more 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora