Capitolo 52

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Melanie

Le labbra morbide baciavano la mia pelle calda mentre il suo sguardo si posava sul mio petto.
Sotto il suo tocco mi sentivo morire dentro.
Non lo facevamo da troppo tempo, eppure le emozioni che mi trasmetteva rimanevano sempre uguali.

Lo guardai disperata infilarsi il preservativo.
Ero ammaliata dal ciuffo che gli ricadeva sulla fronte, dalle labbra socchiuse e dalla lucentezza dei suoi occhi.

Ormai nudi e distesi sul letto di Collin, portai le mie braccia dietro la sua schiena per attirarlo a me.

Intrecciai la lingua con la sua e con una spinta suave entrò dentro di me.

Mi sentii libera e questa volta lo ero da tutti. Da ogni vibrazione negativa che girava ormai intorno a me da mesi ormai.

Jason si resse sui gomiti mentre iniziava a prendere il ritmo con le gambe.

«Ti sono mancato?», mi chiese guardandomi negli occhi. Annuii.

«Ho bisogno che tu me lo dica» mormorò sulle mie labbra.

Presi coraggio e pronunciai quelle parole.

«Sì, mi sei mancato».

Malgrado sapessi benissimo dell'errore che stavo commettendo, non lo volevo fermare. Desideravo che continuasse a riempirmi, spinta dopo spinta, fino allo sfinimento.

Noi siamo fatti così, siamo sempre stati così.

Lo sentii respirare profondamente mentre prese un seno tra le mani. Inarcai la schiena verso di lui mentre lasciò un lungo e appassionato bacio sulla mia clavicola.

Ho perso il conto delle volte a cui ho pensato a questo esatto momento. Più passavano i giorni, i mesi e più sentivo il bisogno del suo tocco, delle sue mani sul mio corpo, delle sue labbra sulla mia bocca e della sua voce roca.

Improvvisamente si tolse da dentro di me, mi prese per i fianchi e mi fece voltare bruscamente. Sussultai per il gesto inaspettato e mi piegai in avanti aspettando che mi riempisse un'altra volta.

Le sue mani mi strinsero talmente forte i fianchi che, malgrado il fastidio, non riuscì a non pensare a quanto mi piacesse quel tocco su di me.

Con una mano mi afferrò i capelli per tirarmi la testa all'indietro ed è proprio in quel momento che è un gemito mi scappò fuori dalle labbra.

Mi riempi nuovamente e le gambe iniziano a tremare.

Lunghi e dolci baci presero il sopravvento sul mio corpo: prima sul collo, poi sulle spalle e successivamente sulla schiena.

Ho sempre amato questo suo modo di fare.
Ogni spinta rude, violenta e profonda mi fa capire che in questo atto non c'è solo desiderio e passione, ma ben altro. Ci siamo noi e quel sentimento che forse da ambo le parti non è ancora sparito.

Lo sentii gemere mentre accelerava con le spinte. Alzai lo sguardo sullo specchio difronte a me.
Rimasi senza parole a vederlo in quello stato.

Era bellissimo e tremendamente sexy.

I suoi muscoli si muovevano al di sotto della sua pelle e le vene che si intravedevano sulle braccia e vicino all'inguine mi fecero impazzire.

Pur sapendo quanto odiasse perdere il controllo, ribaltai la situazione e pochi istanti dopo ci ritrovammo uno difronte all'altro. Io sopra, lui sotto.

Mi muovevo lentamente sulla sua natura per assaporarne ogni centimetro, ogni stimolo.

I suoi muscoli si tesero mentre il mio respiro divenne affannoso.

Mi invitò a continuare premendo forte le mie natiche tra le sue mani. Quel gesto mi fece uscire di senno.

Sebbene non riuscissi a muovermi bene a causa del dolore alle anche, mi feci coraggio per prendere più velocità.

Poco dopo fu lui a sedersi sul letto.
Per un momento credevo che avrebbe rovinato quell'attimo, tornando ad essere lui il padrone di quella stanza e invece, con grande sorpresa, mi baciò il petto e i seni.

Era famelico: mordeva e succhiava con forza ogni parte di me, del mio corpo.

La sua presa mi tolse il respiro.

Le mani finirono sul mio collo i suoi occhi si incastrano perfettamente nei miei.

Quello era il momento che più temevo, ma che allo stesso tempo desideravo.

«Vuoi che venga così?».

«Sì» sussurrai sulle sue labbra mentre il mio sguardo calava sul basso ventre.

«E allora guardami».

Tornai a guardare i tuoi occhi lucenti e quello mi bastò per concedermi a lui un'ultima volta.

La stanza si riempì di gemiti ed io mi riempii di lui.

Insieme cademmo sul letto, petto contro petto, e aspettammo qualche istante prima di liberarci da quella presa che sembrava non volerci far dividere di nuovo.

Sentivo il suo cuore battere forte ed era da tanto che non succedeva. Le sue carezze mi fecero rabbrividire.

«Stiamo per tornare alla vita di tutti i giorni e questo mi fa paura». Alzai lo sguardo sul suo volto e lo vidi freddo e distante.

Mi lasciò un dolce bacio sulle labbra e senza proferire parole, scese dal letto. Rimasi per qualche istante a guardarlo incerta e poi capì che per lui era finito tutto.

Prese le sue cose e iniziò a vestirsi sotto il mio sguardo. Scesi dal letto e feci lo stesso.

Nella stanza calò un silenzio agghiacciante, quasi da far paura. I nostri respiri suonavano a tempi diversi, e non più come pochi minuti fa.

Mentre lo vidi prendere il preservativo buttato a terra, una domanda mi uscì spontanea: «Perché sei venuto a letto con me se sei legato a lei?».

Continuò a guardare per terra.

«Mi rispondi?».

«Non tutto è così semplice da spiegare». Il suo sguardo gelido mi perforò l'anima, ma non mi impedì di avvicinarmi.

«Non hai mai avuto problemi con me, perché adesso mi tratti con tutta questa freddezza?».

«Perché le cose sono cambiate: tutto è cambiato, ed è l'ora che tu apra gli occhi. Questa non è una favola, non finiremo con la frase e vissero per sempre felici e contenti». Sputò tutto con acidità e tremore.

«Non sei tu a dover decidere».

«Melanie nemmeno tu sai cosa vuoi. Niente di tutto questo ha senso».

«Quindi non è significato niente per te?», chiesi visibilmente irritata.

«Non ho detto questo, sto solo cercando di proteggerti». Un passo dopo l'altro me lo ritrovai davanti. Ero terrorizzata dalle sue parole, non sapevo dove volesse arrivare.

«Proteggermi da chi?».

«Dalla mia mente malata» rispose prima di lasciarmi un bacio sulla fronte.

E proprio come si era avvicinato, lo vidi andarsene e scomparire dietro la porta di quella fottuta stanza.

Che cosa voleva dirmi con quella frase?

One night more 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora