6 - Warm Blanket

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Ray



Non ci ascoltano. Come al solito.

Io e Ahmed stiamo sostenendo lo stesso argomento, davanti al resto della Congrega, nella Sala Grande. Eppure, i Gardner continuano a opporsi, a contestare, a tempestarci di dubbi e domande.

«Comunque la si voglia vedere, Kara Shirazi è venuta qui con l'intento di danneggiare questa Congrega, e ferire i suoi membri» continua Gardner.

«Comunque la si voglia vedere, Kara Shirazi ha superato l'Iniziazione» ribatto io.

«Il superamento della cerimonia di Iniziazione non è tuttavia una garanzia di fedeltà alla Congrega e ai suoi valori» si intromette l'Anziano Ruskin. «Ne sono un esempio i traditori che siamo stati costretti a estirpare, soprattutto negli ultimi tempi.»

Si riferisce a Edward, quello schifoso. Forse anche a Stephanie. Come se la sua morte non fosse colpa di questo posto. Come se avesse scelto lei stessa di impazzire.

«Tuttavia, penso che la ragazza si meriti un'opportunità» interviene Taylor Hunter, l'insegnante di spada, da diverse sedute alla mia destra. «A maggior ragione perché, a quanto ho capito, ha superato la cerimonia senza alcun tipo di aiuto. E non siamo in molti ad aver superato l'Iniziazione alla vecchia, qui dentro.»

Sorrido, grato di avere qualcuno dalla mia parte. In molti, in troppi, hanno praticamente barato durante la loro cerimonia di Iniziazione. O perché erano figli e nipoti degli Anziani, o perché stavano simpatici al Maestro, per qualche motivo, a quasi tutti i membri che si sono uniti alla Congrega negli ultimi dieci anni è stata fornita una qualche sorta di sostanza stupefacente, per alleviare il trauma dell'Iniziazione.

In altre parole, più dei tre quarti delle persone che mi circondano sono dei codardi.

Ma Kara Shirazi non lo è. Quindi lei, più di chiunque altro, si merita un posto in questa Sala.

«Esatto» intervengo di nuovo io, annuendo appena in direzione di Taylor. «Siamo rimasti in cinque. Io, Taylor Hunter, Senan Sheridan, Tessa Gardner,» conto con le dita della mano, «e, da oggi, Kara Shirazi.»

Qualche borbottio si alza dalle sedute degli Anziani, ma è di nuovo il Maestro Gardner, di tre sedute alla mia destra, a rivolgersi a me. «E che cosa potrebbe portare alla nostra Congrega, questa Kara Shirazi?» mi domanda.

È un sollievo. Come minimo sta cominciando ad accettare l'idea di permetterle di unirsi a noi.

Prima che io possa rispondere, però, la voce di Ahmed si fa sentire, dall'altro lato della Sala Grande. «Kara è una ragazza forte,» inizia a dire, «non solo fisicamente. La sua resistenza mentale è ciò che le ha permesso di superare tanto egregiamente l'Iniziazione nonostante non avesse la minima idea di ciò a cui stava andando incontro.»

Il Maestro annuisce, poi fa cenno ad Ahmed che può smettere di parlare. Torna a guardare me. Vuole che aggiunga qualcosa.

«Sa fare a pugni» dico io, alzando le spalle. «Voglio dire, è riuscita a tenermi testa in uno scontro corpo a corpo.»

Non dico che mi ha colto alla sprovvista. Non mostrerò i lividi che mi sono procurato dopo lo scontro con lei. Il mio orgoglio non vale il suo ingresso nella Congrega. Non dirò niente che mi metta in ridicolo, se non sarà necessario.

«Ha ragione» interviene di nuovo Ahmed. «Kara pratica kickboxing da anni, ormai. Ed è sempre stata una bambina e una ragazza intelligente.»

«Non sta cercando di far entrare Sua sorella in una scuola prestigiosa, Shirazi» commenta qualcuno tra gli Anziani, suscitando la risata dei suoi vicini.

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