Kara
Ho passato tre mesi ad allenarmi. Tre mesi a impegnarmi per diventare una Spadaccina migliore. Tre mesi a imparare a controllare lo Spirito con precisione e velocità.
Tre mesi lontana da casa.
Mamma è stata chiara. Non metterà mai piede ad Irey, anche se significa non vedere mai più i suoi figli. Ho preso un rischio, quando ho deciso di entrare qui dentro, e una scelta, quando ho preferito la Congrega alla morte.
Ma mi vuole ancora bene. Me ne vuole ancora di più, forse. Si è detta fiera del mio coraggio.
Ho cercato di spiegarle che la mia non è stata davvero una scelta, ma per lei non fa alcuna differenza. Devo restare, e combattere. Ormai, questo è il mio destino. Forse lo è sempre stato.
Con Ray, invece, ho passato tre mesi a lavorare, e a complottare per trovare un modo di smantellare questa Congrega senza farci ammazzare.
Se si trattasse semplicemente di fuggire lontano, sarebbe anche semplice. Ci basterebbe prendere il volo con lo Spirito, e svanire nel nulla.
Ma Ray vuole che la Congrega smetta di esistere. E l'unico modo per farlo succedere è chiudere il portale. Sconfiggere i mostri una volta per tutte.
E questo dovrebbe essere l'obiettivo della Congrega stessa, ma più tempo passo dentro queste mura, più anch'io mi rendo conto che non è affatto così.
L'obiettivo della maggior parte dei membri di questa Congrega è restare al sicuro. È mandare noi giovani Spadaccini in prima linea, a difendere questo posto, forse a morire. È tenere impegnate le menti più brillanti con esperimenti inutili senza fornire loro gli strumenti di cui avrebbero bisogno per raccogliere davvero dei dati.
L'obiettivo è sopravvivere, anziché tornare a vivere.
Persone come me e Ray sono troppo giovani per sapere come fosse la normalità prima che si aprisse quel portale. Abbiamo sempre vissuto sapendo che i mostri esistono, che sono pericolosi, che la Congrega serve a proteggerci.
Più tempo passerà, più ci sembrerà impossibile smantellare tutto questo. Nel giro di una generazione o due, tutti dimenticheranno che i mostri non dovrebbero esistere. Le persone non dovrebbero nemmeno crederci.
Ma se questa Congrega non ha interesse a chiudere quel dannato portale, dobbiamo trovare noi stessi il modo di farlo.
Senan e Ahmed ci aiutano come possono – il primo con le sue ricerche in biblioteca e sul web, il secondo con le sue proposte ai colleghi al laboratorio.
Io e Ray dobbiamo limitarci a obbedire, ad affilare le Lángkard, e forgiarne di nuove.
E, di tanto in tanto, dobbiamo assistere o essere cavie nei continui esperimenti condotti nelle celle sotterranee.
E oggi sarà la prima volta per me, da sola di fronte a una cella, pronta a intervenire se qualcosa dovesse andare storto. E non ho ancora idea di chi sia la cavia.
La mia Lángkard è pesante, nel fodero legato al mio fianco sinistro. Non ho bisogno di guardare la lama per sapere che la fiamma all'interno è agitata. Lo sono anch'io. E quella fiamma è parte di me.
Sarei ingenua se dicessi che tutto è tornato alla normalità – qualunque fosse la normalità per la Congrega, prima che ci mettessi piede io.
Non si tornerà mai alla normalità. Perché abbiamo avuto prova che quella normalità può essere disturbata, spezzata, sostituita con la paura. E ora la sfiducia scorre in questa Congrega come sangue nelle vene.
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The Darkest Thing
Paranormal[Paranormal/Horror] TW: blood, violence, abuse, suicide. Serie Darkest, libro 1 La Congrega di Nipagan Waters esiste per proteggere il mondo dai mostri. Da più di trent'anni, questi esseri incomprensibili, fatti di oscurità, si nutrono di paura e di...