Ray
Kara ci sta mettendo troppo.
Non riesco a stare qui senza fare nulla, fermo. Non riesco a stare qui, solo, con tutti questi mostri attorno.
Non ho bisogno che Kara torni a salvarmi. Ho le mie Lángkard. Ho il mio Spirito. Non sto rischiando di morire. Non credo, almeno.
Ma stare qui dentro mi inquieta, in un modo che non riesco a controllare. E la mia inquietudine è ciò di cui i mostri si cibano. E quindi mi si avvicinano.
Accarezzano i contorni della sfera bianca che è il mio Spirito, che mi protegge. Sembrano delle dita curiose di scoprire che sapore ha il fuoco.
I mostri, penso. Un pensiero che non sembra neanche mio. I mostri non hanno paura.
Forse dovresti cercare di essere un po' più simile a loro.
Scuoto la testa. Ora l'oscurità è anche in grado di entrare nella mia testa? Senza nemmeno toccarmi?
No, cerco di dirmi. Sono solo nervoso.
Prendo un respiro profondo, e stringo la presa attorno alle Lángkard.
Ray.
Rabbrividisco. È solo uno scricchiolio. Il metallo, forse. La porta di una cella che viene divelta, magari. Non è il mio nome.
Ray!
La voce si fa più insistente, accompagnata da un botto. Poi da un altro.
Mi accorgo che viene dalle mie spalle.
Trattengo il respiro.
Ho gli occhi spalancati, e sto tremando, quando mi volto.
«Ray! Apri la porta!»
Lascio andare il respiro, quando riconosco la voce di James.
Muovo qualche passo verso la prima porta, rinfoderando una spada e ripescando la chiave elettronica da una tasca interna della mia tunica.
Il mio Spirito mi circonda ancora, proteggendomi. Ma ora voglio permettere a James di entrare.
«Che ci fai qui?» gli chiedo, chiudendo subito la prima porta dietro di lui, in modo che nemmeno un lembo di oscurità tenti di fuggire verso il mondo esterno.
«Ho sentito che Tessa era in pericolo» risponde lui, forse davvero sincero.
Non lo aspetto, e cammino lungo il corridoio, fino alla seconda porta. James si affretta per seguirmi, per rimanere all'interno della sfera di luce che può proteggerci.
«Se ne sta già occupando Kara» dico io.
«Shirazi è lì dentro?» si sorprende James, spalancando gli occhi, e facendo vagamente cenno alla seconda porta.
Io mi limito ad annuire.
Come se quello fosse stato il mio segnale, la porta si apre cigolando, e venendoci incontro.
Le lingue di oscurità sembrano mani pronte ad afferrare ogni cosa, a tastarla, a comprenderla. Perché l'oscurità è cieca, e sorda, ed è guidata solo dall'odore della paura, e dalla fame.
Mi sforzo di non arretrare di un passo, ma piuttosto allungo una mano oltre il confine del mio Spirito.
Qualcosa ci si attorciglia attorno, ma capisco subito che è la mano di Kara. È calda.
Con un colpo secco, la strattono verso di me. Sto per chiederle dove sia Tessa, quando noto che se l'è caricata sulle spalle, assicurandola con lo Spirito attorno alla sua vita.

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The Darkest Thing
Paranormal[Paranormal/Horror] TW: blood, violence, abuse, suicide. Serie Darkest, libro 1 La Congrega di Nipagan Waters esiste per proteggere il mondo dai mostri. Da più di trent'anni, questi esseri incomprensibili, fatti di oscurità, si nutrono di paura e di...