41 - Brother

109 21 372
                                        

Kara



Cosa significa?

Non so cosa dire. Non so cosa pensare. Mi rendo conto di non sapere assolutamente niente. E mi chiedo se il giovane uomo incatenato nella cella diagonale alla mia sia davvero mio fratello.

Lui continua a guardarmi.

«So come funziona il portale» inizia a dire, «più o meno. Ne ho avuto un'intuizione, e Heinrich ha confermato ogni mia ipotesi. È stato lui a rivelarmi che non solo i mostri, ma anche le persone possono viaggiare attraverso il portale. Ed è ciò che ho fatto io stesso. Ciò che ha fatto anche lui. Veniamo dall'altro lato del portale.»

Scuoto la testa, incapace di interpretare queste informazioni. «Ma come è possibile? Noi non siamo... mostri» balbetto, senza capire la logica dietro le parole di Ahmed.

«Vorrei poterti spiegare meglio» dice ancora lui. Abbassa la testa, e una ciocca di capelli copre l'unica parte del suo viso che posso ancora vedere. «Vorrei poterti dire di più.»

La sua voce è sottile, sul punto di spezzarsi. Quando alza di nuovo il capo, non mi stupisce vedere un paio di lacrime che rigano il suo volto. «Chiedi a Mamma, va bene? Lei lo sa. È lei che mi ha portato qui.»

Annuisco, anche se sono piena di domande. Spero che avrò modo di tornare a Burntail, o anche solo di parlarle ancora. Sento che sto per morire, ma sento di non poter morire senza prima sapere la verità.

«Ed è per questo che ho aiutato Woolf.»

Le parole di Ahmed mi lasciano ancora una volta paralizzata. Spalanco gli occhi, cercando di dirmi che devo aver sentito male, ma trovando subito la conferma di ciò che più temo nell'espressione colpevole di mio fratello.

«Che cosa?» È la voce di Ray a farsi strada, a emergere appena sopra la superficie della mia percezione. È un sussurro. Un sibilo. Una minaccia.

«Anche lui viene dall'altro lato, e in questo senso è l'impostore. Ha sostituito se stesso, e ha comunicato con l'altro mondo per tutto questo tempo» continua Ahmed, senza sostenere lo sguardo di Ray, ma continuando a guardarsi le mani. «Lui mi ha riconosciuto. Mi ha spiegato tutto. Kara,» alza allora gli occhi per guardare me, «nostra madre... è lei la vera traditrice. La traditrice della vera Congrega. È fuggita quando ero solo un bambino.»

«Cosa significa... la vera Congrega? C'è un altro—» ho paura di dirlo, e Ahmed mi interrompe.

«Un altro mondo, sì. Lo specchio di questo, ma più lontano dal buco nero o qualsiasi cosa sia da cui supponiamo che si originino i mostri.»

«Quindi, il Maestro a cui Gardner stava parlando sarebbe...» inizia a dire Ray.

Ma Ahmed scuote la testa. «È complicato» taglia corto. «Ma dovete fidarvi di me. E nostra madre vi aiuterà entrambi a capire.»

Ora cerca di rivolgersi sia a me che a Ray, ma mentre io sto facendo sempre più fatica ad ascoltare nonostante voglia capire, Ray sembra sempre più convinto che mio fratello non stia dicendo altro che bugie. Lo capisco dal suo tono irritato. Più irritato del solito. «Questa è la vera Congrega. L'unica dannata Congrega di Nipagan Waters che esista.»

Ahmed scuote la testa, calmo. «In effetti, non si può dibattere su quale sia più vera dell'altra, in questo senso. Entrambe sono nate nello stesso identico momento, quando i nostri mondi erano ancora paralleli e sovrapposti, e non così... sbilanciati.»

«Sbilanciati?» chiedo io, ancora più confusa.

«Sì» conferma Ahmed. «Da quando i mostri sono arrivati, materializzandosi dal nulla, da qualche angolo del cosmo, i nostri mondi si sono divisi. Il tentativo della Congrega, quella da cui veniamo io e Heinrich Woolf, è di riportare l'equilibrio.»

The Darkest ThingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora