DOPO 3 ANNI....
JULIETTE
"Signorina Juliette la colazione è pronta." È Tiana, la domestica. Da quando ho tentato di suicidarmi mia madre ha deciso di lasciarle la stanza degli ospiti, così da stare con noi (con me) tutto il giorno, ogni giorno.
È una donna alta e robusta, avrà cinquant'anni circa. Non mi da alcun fastidio, è molto simpatica, se non fosse che mi sta attaccata ogni secondo della mia vita. Spesso mi porta a scuola, a fare la spesa, mi scrive quasi ogni ora per accertarsi che io sia viva. Un tempo, stava con me anche quando andavo in bagno, fissandomi costatemente le mani e i polsi...Un esperienza che non auguro neanche al mio peggior nemico.
Con il tempo, ho rassicurato leggermente mia madre sulla mia situazione. Non nascondo più la mia sofferenza, semplicemente la controllo. Sento ovviamente la mancanza di mio padre, ma ho promesso a mia madre di continuare a vivere anche per lui. D'altronde glielo devo. Se mia madre non avesse trovato la copia delle chiavi nella sua borsa, probabilmente adesso non sarei qui, seduta sul mio letto a leggere.
Dopo quel terribile episodio, sono stata portata in un ospedale psichiatrico, dove sono rimasta per almeno sei mesi. Più precisamente 189 giorni, il 190 esimo sono uscita da quel postaccio. Passavo le giornate a leggere e a parlare con i dottori. Ogni pomeriggio, dalle 13 fino alle 15 dovevo andare in una stanzetta a parlare con il mio psicologo, denudandomi da ogni preouccupazione che mi opprimeva. La sua presenza nella mia vita è stata molto di aiuto, poiché ascoltava i miei pensieri e mi dava consigli per vivere, o meglio, sopravvivere. Ogni giorno era uguale a quello precedente, e sarebbe stato identico a quello successivo. L'unica mia valvola di sfogo sono stati i libri. Dei mezzi di trasporto ancora non studiati dagli scienziati, che riuscivano a teletrasportarmi in qualsiasi mondo io volessi.
Ricordo ancora le nottate in bianco che facevo per leggere il mio libro preferito "Noi due fino all' alba". Un romanzo sentimentale che narrava di un amore adolescenziale magico. In questo libro, avevo ritrovato la dolce sensazione che si prova quando si ha le farfalle nello stomaco. Specialmente quando leggevo tutte le scene di Mason, il protagonista maschile della storia: un ragazzo di diciannove anni, alto, moro, con gli occhi scuri, sicuro di sé e con la battuta sempre pronta.
Ai miei occhi Mason era fantastico, simpatico ma non banale, dolce ma non sdolcinato, romantico ma non ingenuo, perfetto... Ma non reale.
Mi dispiace molto per i ragazzi che ci proveranno con me, hanno degli standard molto alti da superare."Signorina Juliette! Insomma!" mi grida Tiana. Forse è meglio sbrigarsi, non voglio che Tiana mi veda con il pigiama con gli orsacchiotti (anche se a mio avviso, è un pigiama assolutamente dignitoso e rispettabile).
Mi cambio, ed esco il più velocemente possibile dalla stanza."Come mai tutto questo tempo signorina Juliette?" Mi chiede Tiana con tono ansioso.
"Mi ero addormentata e non l'ho sentita." Mento io.
Tiana mi afferra velocemente le braccia, spogliandomi delle maniche, in modo tale da vedere i miei polsi. Che appaiono lisci e senza alcun graffio "Tiana, puoi stare serena, sto imparando ad amare la vita, e poi lo sai... Ho fatto una promessa a mamma e papà."
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Un amico immaginario
FantasyTrama: Juliette, una ragazza di 18 anni che dopo un periodo terribile della sua vita trova rifugio nei libri, innamorandosi come tutte le lettrici/lettori del personaggio principale del suo libro: Mason. Juliette, dopo gli ultimi 2 anni passati in a...