LYDIA
In questo momento mi ritrovo con la testa appoggiata sulla spalla di Jacob, che stranamente sembra accogliere ogni mio gesto o parola, senza tirarsi indietro. È un peccato che un cuore così dolce venga nascosto da questa aria del ragazzo "bello e dannato". Per quel poco che conosco, preferisco il Jacob che mi sta consolando, nonché quello vero, secondo me.
Ho la gola secca e la pelle umida per le lacrime. Vorrei con tutto il cuore correre da Juliette e dirle che sono con lei e che tutto andrà bene, ma in questo momento, ho paura di risultare soltanto un peso. Ha bisogno di Charlie, lui ha più autocontrollo di chiunque altro al mondo, riuscirà a tranquillizzarla nonostante tutto, ci riesce sempre."Sono davvero un egoista..." dichiaro ad alta voce.
"Non lo sei Lydia...Se andassi da Juliette, scoppieresti a piangere più forte di lei, e ciò cosa servirebbe?"
"A farle capire che per lei io ci sono." Qualche secondo di silenzio nasce tra noi.
"Va bene... Guido io."
"No, tranquillo, riesco a guida-"
"Lydia non farti implorare, nelle tue condizioni è meglio che al momento non stai alla guida."
"Ok...grazie."
Ci alziamo dalla panchina, dirigendoci verso la mia macchina. Sto per aprire lo sportello, ma Jacob mi precede.
"Oh..."
"Sono pur sempre un gentiluomo..." per quanto questa affermazione possa essere banale, o addirittura fuori contesto, al momento risulta l'unica frase capace di strapparmi un sorriso.
Ci accomodiamo all'interno dell'auto. Niente radio, nessuna parola, solo il rumore del mio pianto. Dopo pochi minuti, Jacob decide di fermarsi qualche metro prima, parcheggiando la macchina e bloccandone le portiere."Perché hai chiuso?"
"Lydia... guardati. Sei stata tutto il tragitto a piangere, sei sicura di andare da Juliette così?"
"Si, è la mia migliore amica."
Scendo dall' auto. Jacob si trova dietro di me, sembra quasi timido di farsi vedere da Juliette o Charlie.
Arrivo a destinazione: Juliette sdraiata sul muretto, sofferente, tra le braccia di Charlie.CHARLIE
Lydia corre velocemente, raggiungendoci, o meglio, raggiungendo Juliette. Appena i loro sguardi si incrociano, Juliette si stacca dalle mie braccia, correndo verso Lydia. Sono incantato dalla scena, talmente tanto, da non osservare Jacob alle sue spalle. Ha ancora la chiazza di sangue sotto il naso, credo sia meglio andarci a parlare mentre Juliette è in salvo con Lydia.
Lo raggiungo, posizionandomi di fianco a lui."Scusami tanto per il pugno. Sono stato un coglione a dubitare di te. Mi spiace."
"Tranquillo, acqua passata..."
Cala il silenzio tra noi."Si vede che ci tieni a quella ragazza..."
"Puoi dirlo forte... Non so cosa farei per quelle due bambine."
I miei occhi, ricadono sui loro volti bagnati di lacrime: Juliette si nasconde sotto il collo di Lydia, mentre Lydia la stringe a sé."Sei stato con Lydia?"
"Oh, in realtà lei ha trovato me... L' ho avvertita della terribile vicenda, e sono rimasto con lei, non potevo lasciarla. Non se lo merita neanche lei..." nessuno di noi merita tutto questo.
"Grazie mille, con questa vicenda non ho nemmeno pensato a Lydia.."
"Tranquillo, l'ho fatto io."
Do una piccola pacca sulla spalla di Jacob. Una di quelle pacche che dichiarano "grazie di cuore".JACOB
Passano circa venti minuti scarsi. Il ristorante è chiuso, la zona isolata, sarebbe meglio tornare a casa.
"Ragazzi, è 00.34 credo sia arrivato il momento di tornare a casa..."
"Si hai ragione." Conferma Charlie.
"Se volete io posso accompagnare Juli-" cerco di proporre, peccato che nessuno mi abbia sentito, poiché Charlie mi sta parlando sopra.
"Juliette, ti porto io ok?"
"Si, grazie..." risponde Juliette.
Se non fosse una situazione così tragica, sinceramente, ci sarei rimasto molto male, ma d'altronde anche io nella sua posizione avrei preferito rimanere con i miei due amici di vita."Lydia tu?" Chiedo.
"Tranquillo, ho la mia macchina non ci sono problemi grazie..."
"D'accordo." Mi sa che farò un bel tragitto solo, immerso nei miei pensieri, ipotizzando qualsiasi finale migliore della serata. Per esempio: io e Juliette ci troviamo benissimo assieme, camminiamo per il ponte e infine sfugge un piccolo bacetto innocente. Peccato che questa storia non finirà mai così.
CHARLIE
Lydia e Jacob si recano verso le loro rispettive macchine. Accompagno Juliette verso la mia moto, porgendole il casco della mia sorellasta.
"T-ti prego, metti il casco anche tu..." penso di non aver mai sentito in vita mia, richiesta più dolce di questa.
Appoggio le labbra sulla sua fronte, lasciandole un leggero bacio."Lo metto subito, ok?"
"Si grazie..."
Afferro il secondo casco e lo indosso. Almeno con questo potrò piangere senza che qualcuno mi veda.
Infine, rilascio un profondo respiro per cercare di eliminare ogni emozione e concentrami sulla strada.
È il momento di partire.
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Un amico immaginario
FantasyTrama: Juliette, una ragazza di 18 anni che dopo un periodo terribile della sua vita trova rifugio nei libri, innamorandosi come tutte le lettrici/lettori del personaggio principale del suo libro: Mason. Juliette, dopo gli ultimi 2 anni passati in a...