Capitolo 80

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JULIETTE

Seduta nei gradini del giardino, osservo il cielo stellato. Inquadrando però, soltando la stella più luminosa tra tutte: mio padre. Conoscendolo, in questo momento, vorrebbe catapultarsi a fianco a me, per mantenere la promessa che mi aveva fatto da bambina.

"Posso...?" Ecco che risento quella voce. Ormai la conosco troppo bene.
Mi alzo, per girarmi verso il suono di quella voce, nonché la voce di Mason. È vicino alla porta, vestito più elegante del solito: camicia bianca, pantalone stirato, scarpe lucide, giacca e cravatta.

"Mason... Non sapevo saresti tornato..."

"Che compagno di avventure sarei, se non ti salutassi per bene prima di andarmene? Sono un angelo educato." Il cuore mi si spezza e mi si scioglie nello stesso momento.

"Te-te ne andrai? Per sempre?" Sussurro, con gli occhi lucidi. Mason si avvicina a me, e appoggia la sua fronte alla mia, prendendo aria.

"Io sarò sempre con te. Lo sono sempre stato. Ti amo di bene dal primo istante in cui ti ho vista, e continuerò a farlo per sempre, finché entrambi non ci spegneremo.
Io ho mantenuto la mia promessa...Ti sono stato accanto finché non hai ritrovato la tua strada, ma ora c'è l'hai, ed io non ti servo più. Andrai avanti per il tuo percorso..."

"E se mi perdessi? E se avessi bisogno di te?" Cerco di trattenere le lacrime, solo per riuscire a parlare.

"Io ci sarò. Anche se tu non mi vedrai." Mi spiega.
Poggia le sue labbra sulla mia fronte, lasciandomi un tenero bacio. Dopodiché mi prende una mano, mentre l'altra l'appoggia sulla mia schiena. Vedo il suo sforzo e la sua fatica, ma nonostante questo, non si decide a lasciarmi andare.

"Non sarò al livello di tuo padre... Ma prima di andarmene volevo poter colmare questo piccolo vuoto da parte sua..."

"Non potrei esserne più contenta."

Le lacrime finiscono di scendere ad entrambi. Questo non è un addio, ma un arrivederci. Lui non mi abbandonerà, semplicemente si nasconderà ai miei occhi, come ha sempre fatto.
Iniziamo a ballare sotto le stelle brillanti. Entrambi siamo avvolti da un nuvola di ricordi che abbiamo vissuto assieme. Percepisco le splendide emozioni che Mason trasmette tramite la sua presenza, le fisso nel mio cuore, creando uno dei ricordi più belli di tutta la mia vita.
La musica mi entra nelle orecchie ed il suo tocco mi incanta. Mi sembra di percepire le stesse emozioni che provai quando ballai con mio padre. Qui non c'è sentimento. Non mi sognerei mai di baciare Mason, o di esserne innamorata. In lui vedo soltanto tutto ciò che non ho avuto in tutta la mia vita. Lui è ciò che ha colmato il mio vuoto più nascosto. Ed io, non gli sarò mai abbastanza grata.

"Tu mi lusinghi..." mi dice, con sguardo ammiccante. Per quanto dolce sia, rimane sempre Mason.

"Basta leggermi la mente!" Entrambi ci mettiamo a ridere, come due bambini. Mason è un ballerino bravissimo, sembra quasi un professionista: i suoi passi sono decisi e controllati.
Ad un certo punto però, il suo ritmo inizia a rallentare, finché si blocca completamente, con le mani stringe delicatamente il mio viso, osservando ogni tratto di esso.

"È ora che vada...C'è qualcuno per te." Sussurra.

"Mason..." il suo nome viene lasciato al vento, insieme a lui stesso. Che in questo momento mi ha lasciata sola, in questo giardino. Ma a colmare la sua assenza, è un vecchio amico.

"Charlie!" Esclamo, trovandomelo davanti alla porta, vestito elegante.
Lui si avvicina a me, con passo deciso.

"Cosa? Non capisco, tu eri... Poi...  Hai letto il messaggio? Quando se-" mi prende per la vita, tenendomi stretta fra la sue braccia, e baciandomi. Il cuore inizia ad esplodere dentro il mio petto, mentre le farfalle nello stomaco stanno iniziando a volare ovunque. Penso che questo sia l'amore. Ed ora che l'ho sperimentato, posso capire il motivo per cui le persone lo cerchino con tanta premura.

"Perdonami, ma volevo farlo da sette anni." Mi risponde, tenendomi il volto tra le sue mani dolcemente.

"Ti perdono solo se mi baci in questo modo per altri sette anni." Rispondo.

"Solo sette? Io pensavo per tutta la vita." Mi fiondo di nuovo sulle sue labbra, perdendomi in quella sensazione magica, che mi fa sentire completa.

"Mi va benissimo." Rispondo, con un grande sorriso.

MASON

Sono in piedi sulla cima di un grattacielo. In questo momento non mi sentirai, ma sto urlando il tuo nome come se fossi allo stadio. Esaltando come un pazzo, nel vederti finalmente felice, con la persona giusta per te. Per fortuna non mi vedi e non mi senti, sennò, conoscendoti, mi rimprovereresti guardandomi con gli occhi leggermente socchiusi, dicendomi per l'ennesima volta che "Io e Charlie non stiamo bene assieme! Non siamo fatti per stare insieme! Lui non mi ama! Bla bla bla" Beh Juliette. Inutile dire che "Te l'avevo detto".
Ora sono usciti anche Jacob e Lydia. Jacob vi guarda scioccato, mentre Lydia è saltata addosso a Charlie per tirargli uno schiaffo sul collo per non averla avvertita e per non essersi fatto vivo. Infondo lo sanno tutti, che Lydia  usa l'aggressività per esprimere il bene che vuole a Charlie. Percepisco le sue emozioni da qui.
Tu mi sembri contenta finalmente. Non hai più ansie che ti tormentano. I demoni sono finalmente scappati via.
Sai, tuo padre è a fianco a me.
So che non te l'ho mai confessato, ma tuo padre è sempre stato accanto a te, anche se potevo vederlo solo io.
Spesso mi chiedeva di te, poiché nonostante potesse vederti per qualche ora, non riusciva mai a seguirti completamente.
Ora siamo entrambi qui. Siamo in piedi, sulla cima di un grattacielo, a guardare la nostra soddisfazione più grande: tu.

"Vedo che alla fine sei riuscito a proteggerla." Afferma Josh, incantato nel guardarti.

"Come sempre..." rispondo. Anche io sono ammaliato da te.

"È bello vederla veramente felice..." 

"Già...Lo è."

Arrivederci, cara dolce July.

Un amico immaginarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora