LYDIA
Guido con attenzione verso casa mia. Ho sempre avuto occhi dappertutto durante la guida, ma questa sera l'ansia mi costringe ad analizzare ogni singola cosa nei minimi dettagli: i segnali stradali, i pedoni, la spazzatura lasciata per terra dagli incivili, persino gli uccelli che volano sopra la mia auto. Ma nonostante questa mia analisi, un piccolo grande dettaglio mi sfugge: la macchina di Jacob è dietro di me.
Probabilmente mi starà seguendo perché ho dimenticato qualcosa, perciò mi decido di chiamarlo per avere spiegazioni."Hey ciao, scusami, ho visto solo adesso che sei dietro di me. Per caso ho dimenticato qualcosa?"
"No, in realtà sto solo andando verso casa mia."
"Ah bene... Ipotizzo che probabilmente vivremo nello stesso paese..."
"Sbaglio o tu abiti nella casa rossa e bianca vicino al parco?"
"Si... Come fai a saperlo? Non te l'ho mai detto."
"Semplicemente ti vedo prendere il bus ogni mattina."
"Oh bene percio ho una spia personale." Credo che un briciolo di sarcasmo mi servirà per guidare più serenamente.
"Ops..."
"Non si fa Jacob, lo sai?"
"Scusa ma mi piace curiosare."
"Da quale casa mi guardavi?"
"Vuoi sapere dove abito?"
"Si, voglio sapere a quale indirizzo mandare la denuncia per stalking." Sento dal vivavoce del telefono una risata, che nonostante non sia la mia, mi rende felice ugualmente.
"Abito nella piccola villetta bianca vicino alla statua di Apollo, non so se hai presente."
"Assolutamente, abiti di fianco a casa mia. Penso di sapere dove." dico con un briciolo di ironia.
"Grazie per prima..."
"Per cosa?" Gli chiedo curiosamente.
"Per esserti fermata, quando mi hai visto seduto da solo sulla panchina."
"Figurati, è questo quello che fanno gli amici, no?"
"Siamo amici?"
"Si, da oggi si."
La telefonata si chiude accidentalmente, ho entrambe le mani sul volante, non voglio rischiare di nuovo di digitare il numero, potrebbe essere pericoloso. Aspetto che mi richiami.
Sento il telefono squillare, e senza guardare rispondo."Hey Jacob, scusa ma era caduta la linea."
"LYDIA DOVE CAZZO SEI! E CHI CAZZO È JACOB?!" Mia madre.
Penso che adesso morirò ufficialmente, perché lei mi ucciderà."Mamma, è tutto apposto fidati. È successa una cosa brutta a Juliette, un emergenza. Sono dovuta correre, dopo ti spiego meglio..."
"Pensi che sia nata ieri Lydia?! Chi è questo Jacob?! Ti rendi conto della paura che abbiamo avuto io e tuo padre?!"
"Mamma lo so...Ti spiego a casa."
"Spiegarmi?! Spiegarmi cosa?! Che sei una lurida?!"
Comprendo il suo punto di vista, in ogni sua sfaccettatura, ma non riesco a credere che mia madre pensi che sia scappata di casa per un ragazzo. Per di più chiamandomi "lurida" nonché un aggettivo che rappresenta il mio esatto opposto.
Gli occhi lucidi sbucano di nuovo. Un insieme di paura e rabbia mi sta perseguitando. Mia madre non mi crede. Mia madre non si fida di me. Mia madre mi sta dando letteralmente della poco di buono, come se non mi conoscesse.
Riaggancio, non voglio sentire altro. Parcheggio l'auto e appoggio la testa sul volante, lasciando che le lacrime mi bagnino il volto.
Sto per raggiungere l'apice della mia agonia, quando sento un rumore sul vetro. Jacob mi ha bussato al finestrino.
Scendo dall'auto.
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Un amico immaginario
FantasíaTrama: Juliette, una ragazza di 18 anni che dopo un periodo terribile della sua vita trova rifugio nei libri, innamorandosi come tutte le lettrici/lettori del personaggio principale del suo libro: Mason. Juliette, dopo gli ultimi 2 anni passati in a...