Capitolo 79

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JULIETTE

... A ballare, sono una vera e propria incapace.
"Avanti Juliette. Segui il ritmo!" Esclama mio padre, che al momento sta sprecando ogni singola energia in corpo per insegnarmi a ballare un semplice lento.

"Papà sono un tronco di legno! Letteralmente!" Rispondo, calpestandogli per sbaglio un piede.

"Tesoro quando sarai grande ti servirà saper ballare." Mi spiega. In effetti, ho solo undici anni, e ancora non ho avuto la necessità di imparare a ballare, poiché il ballo di fine anno viene organizzato solo alle superiori. Ma papà ha il vizio di mettere la musica mentre lavora, e quando sono scesa dalle scale per raggiungerlo, è partita "Can't Help Falling in Love" di Elvis Presley, perciò non ha perso occasione per afferarmi ed insegnarmi a ballare.

"Papà ma è davvero necessario imparare adesso?"

"Non è mai troppo presto per imparare qualcosa di nuovo." Mi spiega, guardandosi attentamente i piedi per evitare che glieli calpesti di nuovo. Dopo qualche minuto di traballamenti ed incertezze nel muovermi, riesco a prenderci la mano, finché il mio corpo non si muove a ritmo di musica.

"Papà mi prometti che un giorno balleremo assieme?"

"Amore stiamo già ballando."

"No, tu mi stai insegnando. Io voglio ballare con te veramente. Senti un po'..."

"Sono tutto orecchie."

"Quando avrò diciott'anni, e sarò abbastanza grande da poter indossare un lungo abito con dei tacchi a spillo bellissimi. Voglio ballare con te. Così, come stiamo facendo."

"Amore non ti vergognerai di ballare con un vecchio?" Mi domanda, scioccato dalle mie parole.

"Non mi vergognerei mai di ballare con te papà." Non mi vergognerò mai dei miei genitori. Loro mi hanno protetta e amata. Io non posso fare altro che ricambiare il loro amore...

Questo è uno degli ultimi ricordi belli che ho avuto con mio padre. Buffo pensare che mi sia venuto in mente nel preciso momento in cui sono partiti i lenti. Penso di essere rimasta l'unica seduta, persino gli insegnanti ed i bidelli si stanno divertendo. La pista da ballo è piena di coppie innamorate, felici di essere in quel preciso istante con la persona giusta. "Io la mia l' ho persa probabilmente..." penso. Scuoto la testa, cercando di cacciare via i brutti pensieri. Mi alzo, in modo tale da dare meno nell'occhio (poiché ero l'unica ragazza seduta in un panchina lunga sei metri). Mi avvicino alla pista, ma non per ballare, ma solo perché è la strada più vicina per l'uscita. Un po' d'aria fresca mi farà bene.
Appena arrivo alla porta d'uscita, mi giro, presa dalla malinconia. Nella pista vedo Lydia e Jacob abbracciati, Lydia ha detto qualcosa a Jacob all'orecchio, e lui si mette a ridere. Chissà cosa si staranno dicendo quei due. Persino Charlotte ha trovato l'amore: è attaccata a Theo, e sul viso di entrambi intravedo una felicità ed un sorriso timido che non ho mai visto prima. Chi l'avrebbe mai detto che per rendere felice la regina cattiva, bastava una carezza.
Esco da quella sala. Lì ero veramente di troppo.

LYDIA

"Non ci posso credere! Il più figo della scuola sta ballando con la ragazza più difficile di tutto il mondo! Questo si che è uno scoop!" Esclama Edward, il giornalista della scuola, che si è avvicinato a noi mentre ballavamo, per farci una foto.

"Non ho capito, dovrei prenderlo come un complimento?" Domando confusa.

"Ragazzi, scusate se vi interrompo, probabilmente sono un rompiscatole in questo momento, ma.."

"Togli il 'probabilmente'." borbotta Jacob, al che mi metto a ridere, anche se cerco di trattenermi.

"Potete darvi un bacio? Così ho la foto per il giornalino!" Esclama.
Mi giro, leggermente imbarazzata. Non dovrei esserlo, ma ancora devo farci l'abitudine. Non sono abituata ad avere Jacob come "il mio ragazzo".

"Bacio...bacio...bacio...bacio..." Edward inizia a chiamare i cori. Circa dieci ragazzi e ragazze (per lo più i nostri compagni di classe) si girano verso di noi, assecondando la voce di Edward e creando un vero e proprio coro.

"Mi sa che il pubblico vuole qualcosa..." sussurro.

"Ti va di baciarmi?" Domanda Jacob con un ghigno soddisfatto. Sa che non direi mai di no.

"Sempre." Rispondo.

"Sdolcinata."

"Pensa a baciarmi e non rompere!" Rispondo, afferrando il suo viso ed avvicinandolo al mio. Le nostre anime sembrano sciogliersi ed unirsi, entrambi stiamo assaporando il momento. Siamo talmente presi da questo bacio, che soltanto quando ci stacchiamo, notiamo che tutti i coristi avevano ripreso a ballare ed Edward è sparito da un bel po'.

"Ogni volta che ti bacio mi perdo completamente." Mi sussurra Jacob.

"Chi era la sdolcinata?" Lo stuzzico. Ma questa volta vengo zittita con classe. Vengo zittita in un mondo talmente bello, che perdo la capacità di parlare. Vengo zittita con un altro bacio. E così, riprendiamo a ballare. Una stella ed un Sole.

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